“Il Cielo di Berlino” di Bosco è un brano che esplora la fine di una storia d’amore, caratterizzato da
una malinconia sottile ma anche da una rinnovata speranza. Il testo parla di un amore che giunge
al termine, deciso dall’altra persona, segnato dalla distanza e dal distacco emotivo. Bosco lascia
spazio alla sua voce e alle parole, che trasmettono con delicatezza il dolore della separazione e la
consapevolezza di dover lasciar andare. Nonostante il tema della perdita, la canzone si arricchisce
di una sensazione di rinascita e forza, trasformando il dolore in speranza per il futuro.
Ci racconti com’è nato il tuo amore per la musica…
Sin da piccolo ho avuto la fortuna di avere due genitori che mi hanno sempre fatto ascoltare
musica, da Battisti agli Abba, da Rino Gaetano ai Led Zeppelin. Ho coltivato per molto tempo
questa passione cantando sotto la doccia, poi ho capito che volevo esplorare di più di questo
mondo e ho iniziato a studiare e a scrivere canzoni mie.
Qual è stato il momento più importante o gratificante della tua carriera musicale finora?
Negli anni ho avuto il piacere di togliermi qualche soddisfazione cantando in grandi palchi come
quelli del festival di Castrocaro o del Festivalshow, ma sicuramente il momento più importante e
prezioso è quando ho iniziato a lavorare con Modia, produttore con cui ad oggi sto scrivendo i miei
nuovi pezzi.
Vuoi raccontarci di cosa parla il tuo nuovo singolo?
Il Cielo di Berlino racconta della fine di una storia d’amore, concentrandosi sulla consapevolezza di
dover lasciar andare l’altra persona, che è libera come noi di provare nuove emozioni e nuovi
amori. Lasciar andare è sempre un ostacolo insormontabile, ma con il tempo sono riuscito a
trovare la mia pace.
Vuoi spiegare ai nostri lettori com’è nata l’idea della cover?
È nata grazie al lavoro con Ruggero Perenzin che da sempre cura le mie grafiche. Questo brano
farà parte di un EP in cui raccoglierò i miei pezzi più vecchi (questo risale a sei anni fa) che non ho
mai rilasciato, e ciascuna forma presente all’interno delle varie cover rappresenta un pezzetto del
mio passato. In questo caso le forme della luna e della sfera rappresentano il cielo, mentre il cuore
a metà rappresenta la parte di me che ho lasciato all’altra persona.
Quanto è importante per te trasmettere emozioni al pubblico?
Ad oggi è la cosa che mi rende più felice. Sapere che qualcuno ha provato un’emozione
ascoltando un mio brano mi gratifica nel profondo, per questo non potrei che fare musica nella mia
vita.
Hai già in programma altri brani o hai pensato ad un album?
Come già anticipato, questo brano farà parte di un EP i cui brani andranno a comporre un quadro
di ciò che sono stato in passato: ho bisogno di “buttare fuori” quella parte di me che nessuno ha
ancora sentito. Dopodiché farò uscire i nuovi pezzi su cui sto lavorando ora.