GENERIC ANIMAL
“IL CANTO DELL’ASINO”
PER LA PRIMA VOLTA LIVE A ROMA CON IL NUOVO DISCO VENERDì 21 FEBBRAIO
ALCAZAR – ORE 22
Il nuovo album (La Tempesta Dischi) è fiabesco, epico e distopico, scritto tra sarcasmo e placida ironia. Il tour – curato da DNA concerti – prosegue a Terni il 22 febbraio; il 26 febbraio a Milano, il 28 febbraio a Bologna e a Torino l’1 marzo.
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LE PROSSIME DATE:
25 gennaio 2025 Piacenza – Musici Per Caso
21 febbraio 2025 Roma – Alcazar
22 febbraio 2025 Terni – Baravai
26 febbraio 2025 Milano – ARCI Bellezza
28 febbraio 2025 Bologna – Covo
01 marzo 2025 Torino – sPAZIO 211
Prevendite qui: https://dnaconcerti.com/artisti/generic-animal/
È il più sottovalutato della vecchia fattoria, e non solo. Quello bruttino, incompreso, spesso male interpretato.
In un mondo di animali più esotici, eleganti e fascinosi, l’asino è lì con tutte le sue apparenti contraddizioni e la sua innegabile originalità ed è oggi copertina, titolo e animale guida del nuovo disco di Luca Galizia.
“Il canto dell’asino” è il quinto album di Generic Animal (ascoltalo qui https://bfan.link/il-canto-dell-asino) e arriva per la prima volta live all’Alcazar di Roma venerdì 21 febbraio (ore 22, via Via Cardinale Merry Del Val numero 14).
Sul palco con Valerio Visconti, Fausto Cigarini e Giacomo Ferrari, Generic Animal presenta il nuovo progetto: un suono potente fatto di carne e ossa, rock avvelenato di R&B isterico, cantautorato italiano contaminato da chitarre nervose, voci sgolate e pianoforti scordati. La chitarra regna sovrana ed esce dai soliti schemi: è reinventata e usata per scrivere e comporre anche per altri strumenti, come i pianoforti e i sax.
È il suo disco “più suonato”: le batterie sono granitiche e ostinate, come nella cavalcata finale di Tokio 20; le chitarre suonano a volte baritone, come un crossover alla Deftones, altre volte apparentemente drammatiche come nel riff stile The Smiths ne I Grandi, e ancora ecco le incursioni di assoli acidi di un disco glam rock, Fleetwood Mac di un futuro passato.
Un genere difficile da definire, complesso da etichettare. Come l’asino, che non si riesce a mettere a fuoco se sia animale pacifico o irritabile; che quando raglia non si capisce se sia più arrabbiato o felice, così Generic Animal fugge agli schemi e rimane fedelmente ancorato alla sua originalità.
In questo disco ci sono storie vere, autobiografiche o egoriferite che dir si voglia. Il suo autore, ormai prossimo alla soglia dei 30 anni, si guarda indietro e racconta quello che è stato, con urgenza e semplicità.
È un album fiabesco dove trovare tante storie e immedesimarsi con facilità. Si snoda colorato come pagine di una graphic novel tra personaggi vestiti da Batman e vicini molesti. Un disco allo stesso tempo allegro e malinconico, calmo e arrabbiato, epico e distopico, scritto con un tocco di sarcasmo e placida ironia.
“Il Canto dell’Asino” è una riflessione (positiva) su quello che è stato e che sarà, sulla cura e il volersi bene, tra lo stare e il fuggire. È coprodotto con Yakamoto Kotzuga e ospita un’unica voce, quella di Marta del Grandi, brillantemente incastonata nel lungo finale di Karaoke, timida e irrequieta canzone d’amore. Mixato da Fight Pausa, masterizzato da Giovanni Versari, presso La Maestà studio. Alla costruzione e agli arrangiamenti del disco hanno collaborato tanti amici di Luca: Arianna Pasini, Fausto Cigarini, Giacomo Ferrari, Jacopo lietti, Marco Giudici.
Il tour – curato da DNA concerti – prosegue il 22 febbraio a Terni (Baravai Festival dell’Amore); il 26 febbraio a Milano (ARCI Bellezza); il 28 febbraio a Bologna (Covo) e il 1 marzo a Torino (sPAZIO 211).

BIOGRAFIA
Generic Animal è lo pseudonimo e progetto solista di Luca Galizia. Un nome nato da un disegnino di un animaletto che ha fatto qualche anno fa. Luca è del 1995 e fa musica da un po’ di tempo. Suona la chitarra, scrive cose, canta. Vive a Milano, viene dalla provincia di Varese. Arriva dall’hardcore e dall’emo. Nel 2018 esordisce con il suo primo omonimo disco, edito da La Tempesta; “Emoranger” è il secondo album, con un imprinting più trap ed edulcorato, lavorato in cooperazione tra La Tempesta e Bomba Dischi. Nel 2020 arriva “Presto”, uscito per La Tempesta/Universal, scritto da GA e arrangiato e suonato con l’amico e sodale Fight Pausa. È costruito tra sonorità trap che si fondono con il math rock, echi emo che sconfinano nel post-rock, sfumature soul/r’n’b e un’attitudine hip hop. “Benevolent” è il suo quarto album, sempre per La Tempesta, ancora con Fight Pausa. Il primo singolo del disco (Lifevest) è stato pubblicato in esclusiva per Colors Studios, la prestigiosa piattaforma tedesca che ha selezionato solo due italiani (insieme a lui Nitro) tra gli artisti di maggior talento e originalità. Qui si prendono le distanze da trap e rap per avvicinarsi al rock e post-rock, sonorità underground e pop. Un disco che ondeggia tra i pieni e i vuoti della vita umana e trova la propria dimensione in una terra di mezzo tra età adulta e infanzia, sogni e incubi. Nella primavera del 2023 pubblica l’EP “Mondo Rosso”. Il 2024 è l’anno de “Il canto dell’asino”, il suo quinto disco.