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1. “Tu crir e p semp” racconta un momento di trasformazione profonda nella tua vita, un’apertura inaspettata all’amore. Come è cambiata la tua visione delle relazioni dopo aver vissuto questa esperienza e trasformarla in musica?

La mia vita è cambiata radicalmente. Grazie all’incontro con una ragazza che per me è stata molto importante, ho ritrovato la forza di credere nell’amore e nel “per sempre”. Questo brano è dedicato a lei e alla speranza che mi ha saputo infondere.

2. Il dialetto napoletano rende il brano ancora più intimo e autentico. Cosa significa per te utilizzare la tua lingua d’origine per raccontare emozioni così universali? E quanto è importante mantenere questa connessione con le tue radici?

Quando canto in dialetto, non solo racconto una storia, ma restituisco un pezzo di identità: la mia. Il dialetto è un legame con la mia terra, usarlo nella mia musica è per me un atto di autenticità. Ci sono alcune cose che non riuscirei a dire in altri modi!

3. Hai descritto il tuo singolo come una sorta di serenata moderna, ma anche come una narrazione cinematografica. Se “Tu crir e p semp” fosse il tema di un film, come immagineresti la storia e il finale?

Sicuramente sarebbe una storia d’amore intensa ma non perfetta, perché parla di quelle emozioni che ci spingono a dare tutto senza sapere se ne varrà la pena. La narrazione del film sarebbe un viaggio tra piccoli gesti quotidiani. Per il finale non immagino un lieto fine classico, ma qualcosa di più reale. Il brano magari potrebbe fare da colonna sonora, è una cosa che spero di fare un giorno, una colonna sonora per un film.

4. La tua musica è il risultato di una ricerca emotiva e sonora che spazia tra pop, drill e R&B. Come hai trovato il giusto sound per questo brano e in che modo credi che rappresenti il primo passo del tuo percorso artistico?

Il singolo è nato quando ho sentito il beat della canzone, mi ha colpito il giro di chitarra del ritornello. Mi ha scaturito subito un’emozione forte che mi ha ispirato e portato a scrivere ciò che sentivo. Non voglio però focalizzarmi su un solo genere o lingua; in futuro mi piacerebbe sperimentare più generi musicali e mostrare più sfaccettature della mia personalità.

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