Accame ci riporta indietro nel tempo con il suo ultimo singolo, “La storia di un minuto”, un brano synth pop che profuma di anni ’80 ma che nasce dal suo estro di cantautore moderno. Disponibile dall’8 novembre, questa canzone racconta l’incontro sfuggente e imprevisto tra due ex amanti, un incontro rapido e intenso che evoca emozioni sospese e lascia, in un istante, il retrogusto dolceamaro del passato che ritorna.
La magia del brano sta anche nel suo arrangiamento: con una veste synthwave carica di suoni elettronici e decisi, Accame trasforma una ballata acustica nata dieci anni fa in una hit dal fascino nostalgico, richiamando l’epoca d’oro degli anni ’80. Il richiamo ai sintetizzatori e alle ritmiche incalzanti riporta immediatamente alla mente le colonne sonore dei film e dei videogiochi di quell’epoca, dove emozione e adrenalina si incontravano.
Questa scelta non è solo un omaggio stilistico, ma anche un modo per donare al brano un sapore retrò inaspettato. E Accame non dimentica di citare l’origine acustica del pezzo: il breve assolo di chitarra distorta tra la prima e la seconda parte riporta all’ascoltatore un frammento della natura autentica della canzone. È un’interruzione che spezza l’atmosfera synthwave, creando un piacevole contrasto e ricordando l’origine personale e viscerale della canzone.
“La storia di un minuto” è una scommessa ben riuscita per Accame, che qui dimostra come reinventarsi e rinnovare le proprie sonorità senza perdere di vista l’essenza del proprio stile. Il brano ha già fatto parlare di sé, portando Accame fino alle finali regionali del Tour Music Fest a Milano, a riprova del suo talento e della sua capacità di raccontare storie con autenticità e passione. Con questo singolo, Accame non solo omaggia un’epoca leggendaria della musica, ma crea un connubio affascinante tra passato e presente, confermandosi una delle voci più interessanti del panorama indie pop italiano.