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“Un matrimonio alla fine del mondo”:  un canto folk rock tra speranza e apocalisse.

La musica folk rock trova nuova vita e ribellione con “Un matrimonio alla fine del mondo”, il nuovo singolo di Leandro Pallozzi. Un brano che è esplosivo tanto quanto il suo titolo, con un ritmo incalzante di 150 bpm e un ritornello rock che lascia il segno. Pallozzi, artista combat folk e voce eretica, unisce nel suo pezzo la forza della tradizione con l’energia della protesta moderna, in una canzone che celebra la fine e la rinascita del mondo così come lo conosciamo.

L’autore di “Da Bologna alla luna” non si smentisce: questo brano è il grido di chi non vuole cedere ai compromessi, ma cerca una nuova strada, anche se questa è l’ultima rimasta. “Un matrimonio alla fine del mondo” non è solo musica, è un manifesto per un futuro diverso.

BIO

Leandro Pallozzi nasce a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1975, appassionato di musica da sempre è impegnato attivamente nel mondo del cantautorato a partire dal 2018.
Nel 2020 produce il singolo “Siamo diversità” in collaborazione con diverse associazioni del territorio nazionale e gruppi social impegnati nella difesa dei diritti umani. Il brano trattando con un messaggio di speranza il difficile tema della disabilità viene subito eletto dalla giuria popolare come inno a favore della dignità umana e del rispetto delle diversità, vincendo nel 2021 le finali regionali di Sanremo rock e trend e partecipando quindi alle finali nazionali presso il teatro dell’Ariston.
Nel 2021 partecipa anche ad una voce per San Marino, al premio via Emilia e al Gran Galà dei festival ottenendo in ciascuna competizione ottimi riconoscimenti. Nel 2022 esce sulle principali piattaforme musicali il suo primo album nato dalla ormai consolidata fratellanza con la band dei Vecchi draghi “Ciao vez”. Nel 2023 vince il primo festival della canzone dialettale di Bologna “Tin Bota” organizzato dal MEI in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, con l’inedito la Gazza. Anche in questo brano, nato a seguito delle alluvioni che hanno colpito duramente il suo territorio, si percepisce il legame tra Leandro e la sua band, un legame che non è fatto solo di musica ma di sinergia di amici storici: i vecchi draghi, che non solo colorano alla perfezione i testi e la musica che egli compone, ma sono sempre pronti ad infilarsi stivali e inforcare la zappa per aiutarsi andando a liberare fiumi, case e canali dal fango proprio come racconta il brano vincitore. Lo spirito comunitario di Leandro, che si percepisce nella sua musica, ha dato vita inoltre a diverse collaborazioni artistiche dove teatro, danza, lettura, filosofia e cultura si mescolano perfettamente, coinvolgendo artisti del territorio con particolare attenzione al sociale.
Da gennaio 2024 collabora con l’etichetta discografica PMS studio di Ravenna per la realizzazione e distribuzione di un album da iscrivere al Premio Tenco. Nel maggio 2024 vince il premio indetto dal MEI al festival delle Aie a Castel Raniero (Faenza). 

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