È decisamente quello lo stile per quanto il suono concorra a ricordarci che ormai siamo a due passi dal futuro. Andiamo in veneto con gli Equarantacinque che sfoggiano una buonissima salute con un nuovo singolo dal titolo “Stupida favola”: dentro la provincia italiana, un amore finito di cui coccoliamo ceneri e nuovi inizi. Il sapore metropolitano di un certo pop che ha fatto scuola non mente. Ma da qui si parte per un viaggio che ci aspettiamo abbracci vedute altre…
Posso dirlo come complimento che con questo brano si torna ai fasti degli anni ’90 con gli 883 e compagnia cantando? Era un po’ questa anche la vostra intenzione?
Sicuramente gli 883, come molti altri gruppi che hanno caratterizzato la musica italiana durante gli anni ’90, hanno influenzato la nostra musica. Proveniamo tutti e 5 da influenze musicali differenti, ma indubbiamente in quell’epoca ci sono molti artisti da qui prendere ispirazione. Con questo voglio dire che questa associazione tra Stupida Favola e la musica di quell’epoca non sia pensata, bensì una cosa emersa in modo naturale e indiretto.
A parte qualche aspetto della produzione per il resto molto del vostro suono ha a che fare con quel tempo. Che rapporto avete con quel momento storico li?
Partendo dal presupposto che essendo in 5 teste differenti, anche il rapporto che ognuno di noi ha con la musica del passato è differente. In modo generale, possiamo affermare che tutta la musica di oggi è un’evoluzione di quello che è stato creato nel passato, il genere pop attuale è influenzato da quello degli anni ’90 in molti aspetti. Ovviamente è cambiato il modo di comunicare, i termini utilizzati in quegli anni non arriverebbero al giorno d’oggi, però una canzone d’amore può essere moderna e gli Equarantacinque lo hanno fatto vedere nel brano Stupida Favola. Noi crediamo che nel brano ci si possano rispecchiare diverse persone, esistono ancora ragazzi che in questo momento sono chiusi nella loro cameretta pensando ai bei momenti passati in una relazione finita.
Un brano che vive e nasce dalla provincia italiana. Altro elemento cardine o sbaglio?
I nostri testi sono tutti scritti e pensati in italiano, è una caratteristica voluta e che si vede sempre meno nel genere e nell’epoca dove siamo collocati. La globalizzazione musicale che hanno portato le piattaforme di streaming è un fattore che può essere d’aiuto nell’ascoltare i brani che vengono prodotti a migliaia di chilometri di distanza, detto questo comunque la musica italiana ha ancora molto da dire all’interno del panorama mondiale!
Durante la storia della musica, il nostro paese ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo che in questo momento storico è andato a spegnersi. La nostra missione è quella di mostrare ad un grande pubblico, anche estero, che la musica scritta in italiano possa tornare ad avere un posto fondamentale nel mondo musicale. Ci piace immaginare un futuro dove artisti provenienti dall’altra parte del mondo si incuriosiscano e cerchino di capire quello che vogliamo comunicare attraverso i nostri brani.
Un video? È un brano decisamente radiofonico e decisamente ricco di visioni… ci avete pensato?
Il video è un progetto pensato e quasi realizzato, siamo ai punti di ritocco finale…tra qualche giorno sarà disponibile sul nostro canale ufficiale di YouTube, quindi tenetevi pronti!
E quindi il futuro? Ci sono elementi nel suono che strizzano l’occhio… come nella voce… o sbaglio?
Sicuramente la voce è la parte che viene, in maniera voluta, messa in risalto. È una voce pulita e tecnica che apre a diverse possibilità, magari in futuro ci potranno essere brani dove una voce con queste caratteristiche viene messa in contrasto con gli strumenti…una sorta di ossimoro musicale. La fortuna di avere un progetto musicale con un organico composto da 5 strumenti può permettere di sperimentare diversi panorami musicali, bisogna vedere il futuro come la possibilità di aggiungere dei nuovi mattoni sopra ad un muro costituito dai grandi successi del passato.