LIGHTHOUSE è il punto di riferimento. LIGHTHOUSE ci salva. LIGHTHOUSE ci rassicura. LIGHTHOUSE è complesso perché per creare nuove strade ci sono molti modi. E noi architettiamo ogni soluzione per rinascere, per ricrearci.
Il nome è apparso dal nulla, ma completamente perfetto: un elemento di salvataggio dedicato a chi ha perso la direzione, a chi è in tempesta, a chi non vede altro; composto da la parola LIGHT, che si definisce da sola, e la parola HOUSE, altrettanto.
Abbiamo cominciato a concepire la nostra musica assecondando le sensazioni che il cervello dava. Per ogni emozione lasciavamo che il flusso si dirigesse dove voleva, scavando e creandosi da sé la strada. Forse per destino o forse perché funziona meglio così, tutte le strade hanno scelto di avere una cosa sola in comune, il GROOVE.
La musica come creazione, la musica come trasformazione. Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
Anche l’uso della voce ha risentito della situazione, le scelte stilistiche si sono modellate sul feel. E quando questo è successo abbiamo pensato che effettivamente aveva un senso: non è la musica al nostro servizio, siamo noi al servizio della musica. Lei arriva, insegna, dimostra. Sta a noi tradurla nel modo giusto.