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IL NUOVO SINGOLO SVELA LA CRUDA REALTÁ DELLE GUERRE MANIPOLATE

Nel loro ultimo singolo, “This is not my war”, i The Underdogs gettano uno sguardo sulle guerre orchestrate da autorità e lobby governative. La traccia infatti è una cruda analisi che denuncia chi detiene il potere sulla vita di individui innocenti, sacrificati sull’altare della politica.

La canzone emerge come un inno potente alla resistenza rivolto soprattutto alle nuove generazioni, incitandole a destarsi dal torpore e a superare l’assenteismo, a prendere consapevolezza del proprio ruolo nel mondo e a non cadere preda degli inganni dei falsi maestri.

“Svegliatevi, alzatevi, lottate per i vostri diritti. Svegliatevi, alzatevi, non abbandonate la lotta.”

Un grido d’allarme, un appello urgente a combattere per la giustizia e la verità.

Con questa traccia The Underdogs trasformano la musica in una potente arma di consapevolezza, invitando ogni ascoltatore a essere protagonista del proprio destino.

In un’epoca in cui le marionette del potere danzano sulle vite degli indifesi, “This is not my war” si fa portavoce dei senza voce.

The Underdogs sono un gruppo punk rock formatosi nel 2018.

L’idea di creare una band è dei suoi due fondatori, Federico e Max rispettivamente il cantante e il chitarrista.

Il punk rock è da sempre un genere dal quale sono da sempre affascinati. The Ramones, Sex

Pistols, The Adicts sono solo alcuni dei nostri idoli degli anni 70 per poi passare ai gruppi pop punk del nuovo millennio.

La scelta del nome si focalizza sulla categoria di persone, The Underdogs, gli svantaggiati

che, nel nostro caso, è un’espressione che calza a pennello.

Sono infatti arrivati al punto di voler mollare dopo che molti componenti si ritiravano dal voler proseguire con il progetto della band. Solo da due anni, dopo svariati cambiamenti nei componenti della band, hanno

trovato il quartetto vincente grazie all’aggiunta di Massimo al basso e Federico alla batteria.

Con i loro inediti vogliono esprimere la voglia di far sentire la loro voce e le loro idee utilizzando come mezzo di comunicazione l’unica cosa che più li unisce, la musica.