Oggi in esclusiva per le nostre pagine le parole di Vito Di Modugno, fresco della pubblicazione del disco “Black, White and Blues” insieme a Fausto Leali.
Bentrovato Vito, come hai trascorso questi anni, dallo stop che il Covid ha inflitto alla musica dal vivo, ad oggi?
Come dice il detto “non tutti i mali vengono per nuocere”. Il lock down mi ha permesso di restare molto tempo a casa e ne ho approfittato per studiare di più ed elaborare nuove idee, tra le quali quella di realizzare questo nuovo lavoro discografico con Fausto Leali. Dopo il lock down, un po’ alla volta, c’è stata una ripresa dell’attività, sia concertistica che discografica un po’ per tutti, fino a raggiungere, oggi, uno stato di normalizzazione.
Quando hai iniziato a concentrare la tua attenzione sul disco “Black, White and Blues”?
Durante il lock down ho iniziato con il lavoro di scelta brani, la pianificazione delle composizioni e arrangiamenti, per poi andare in studio a febbraio del 2021.
Perché proprio l’inconfondibile voce e talento di Fausto Leali ad accompagnarti in questo lavoro?
Prima di tutto perché sono sempre stato un grande ammiratore di Fausto, poi perché ho sempre pensato che la sua vocalità e le sonorità dell’organo Hammond sarebbero state un’accoppiata perfetta.
Tu e Fausto farete, o magari state già facendo, concerti insieme per promuovere il disco?
Certo, ci stiamo preparando per l’attività concertistica.
“Black, White and Blues” è un lavoro di indiscutibile valore. Una domanda un po’ scomoda: secondo te, nel mare di musica che viene costantemente pubblicata digitalmente, una perla del genere trova il giusto spazio per essere scoperta ed apprezzata?
Innanzitutto ti ringrazio per aver attribuito questo valore al mio disco. Ovviamente, spero che il pubblico lo possa apprezzare.
A cosa ti stai dedicando di altro in questo periodo?
Alla promozione di altri due lavori discografici. Il primo è del pianista Carlo Maria Barile su composizioni di Johann Sebastian Bach, dove sono impegnato come bassista. Il cd è stato pubblicato due mesi fa dall’etichetta giapponese Da Vinci. Il secondo è un cd della cantante Patty Lomuscio che per l’occasione ha coinvolto in blocco il mio trio con Pietro Condorelli alla chitarra e Massimo Manzi alla batteria, e che vedrà la luce nei primi mesi del nuovo anno. E’ un progetto dedicato a colei che, secondo me, è stata una delle più grandi artiste del nostro paese, riconosciuta in tutto il mondo: Caterina Valente.