Skip to main content

Abbiamo ascoltato il nuovo album di SASSO e ci siamo sentiti catapultare immediatamente negli anni Settanta tra chitarre distorte, sintetizzatori e una voce che somiglia ad un mantra, come la laica preghiera che nel suo complesso è “Musica”, il disco uscito il 24 febbraio per Reverse Agency.

https://open.spotify.com/album/5Xx0yLEEU2H2aEUgyRLVJ9?si=f4NKeARuR3eRZGHBpg9erg

Avevamo avuto un assaggio di questo massiccio lavoro attraverso i singoli “Cercatrova” e “Aquila”, due apripista ad un mondo fatto di sperimentazione e devozione (se possiamo dirlo) proprio per le note, la loro combinazione finita e infinita allo stesso tempo, alla meraviglia e alla bellezza della musica, per l’appunto.

È forse proprio per questo motivo che il nuovo disco di SASSO è difficile da catalogare in un genere ben preciso, ne racchiude svariati, seppure mirano tutti a veicolare lo stesso messaggio: tutte e otto i brani del disco sia nei testi che nei suoni si somigliano, si richiamano e si citano l’un l’altro.

SASSO lo sentiamo sperimentatore in questo disco: «Musica è la mia autobiografia sentimentale, un viaggio sonoro e sensoriale sul significato profondo della mia esistenza. Probabilmente se non esistesse Musica, non esisterei nemmeno io», afferma l’artista che in questo lavoro naviga tra la psichedelia, l’elettronica e il french touch più acido.

Il fulcro di tutto questo viaggio (infinito) è la vita e la rinascita, un continuum circolare che somiglia ad un uroboro in cui l’inizio e la fine coincidono. Anche “Musica”, infatti, si potrebbe ascoltare dal primo brano all’ultimo e viceversa e il senso che evoca somiglia ad un palindromo. Tra visioni stroboscopiche e giostre immaginarie, SASSO riesce a farci entrare in prima persona nelle sua galleria lisergica che potremmo associare al suo concetto di “Musica”.

https://www.youtube.com/watch?v=Hbuq-RnIWvU

Anthony Sasso, torinese di nascita, fin da piccolo vive ispirato dalla musica.

È con il progetto Anthony Laszlo per cui scrive e con cui si esibisce fino al disco d’esordio nel 2015 che si presenta al pubblico dell’intera penisola. Sono oltre 50 le date del primo tour nei principali club italiani come il Monk a Roma, il Circolo Magnolia a Milano e l’Hiroshima MonAmour a Torino; oltre a numerose partecipazioni a festival come TOdays, Home Festival, Reload Sound Festival e tanti altri. Nel 2017 con il tour di Andrea Laszlo De Simone esplora nuovi mondi e inizia suonare anche i sintetizzatori. Ed è proprio in occasione di una data del tour a Milano che incontra Federico Dragogna dei Ministri, che gli propone una collaborazione come polistrumentista per il tour “Fidatevi” del 2018 della band. Ma già da tempo l’idea di realizzare un progetto da solista è nei pensieri di Anthony: dal 2009 ad oggi sono infatti oltre 150 le tracce inedite realizzate e mai pubblicate.

Nel 2019 inizia un percorso di collaborazione con il produttore torinese Alberto Moretti, che arrangia e lavora al mixaggio di diverse tracce. Il progetto SASSO inizia a prendere corpo in sala prove con l’inserimento nella band di Zevi Bordovach alle tastiere (Andrea Laszlo De Simone e Francesco Bianconi dei Baustelle), di Francesco Cornaglia alla batteria (I Monaci del Surf) e Marco Gervino alla chitarra (NonostanteClizia e Tsao!) che partecipano attivamente alla fase artistica e creativa delle tracce.