“Processo a Ferretti” è un racconto breve presentato per la prima volta al BUK Fest 2023 di Modena (Festival della Letteratura Indipendente) e oggi finalmente pubblicato. Distopico ed autobiografico, narra la storia di un fantomatico Processo al leader dei CCCP reo di aver tradito gli antichi ideali. Il processo inscenato è l’occasione per un viaggio nella memoria – non solo musicale – di un’intera generazione in un periodo cruciale della storia nazionale ed internazionale.
Le canzoni dei CCCP sono il trait-d’union di questo “viaggio” alla ricerca di un senso ormai perduto. Quando ancora, sotto la musica, ci batteva forte il cuore.
Il racconto è parte di un progetto multimediale (musica, letteratura, teatro, videoclip) che vede riuniti un gruppo di artisti di varia estrazione intorno al tema del “punk filosovietico” ed è oggi assolutamente attuale. A breve segnaliamo anche l’uscita per Kutmusic del singolo “Amandoti” (cover CCCP audio e video) a nome di Urssus e gli Infedeli, con antivideo di Flavio Sciolè.
La trama del racconto: Un gruppo di fanatici del punk-rock rapisce Giovanni Lindo Ferretti, reo di aver tradito gli antichi ideali punk e lo spirito dei CCCP. Un Tribunale Inquisitorio lo giudicherà. A guidare il gruppo, un personaggio ambiguo e contraddittorio (“Ursus”) un ex-cantante fallito e disilluso che ha seguito le orme del Maestro e ora vuole sostituirsi a lui. Tra di essi ci sono anche un americano (Sam, forse agente della CIA), Vladimir (detto Jurij) un russo filosovietico forse amico di Putin, Balù (un cane corso e corsaro) ed un cavallo. Il gran finale a sorpresa stupirà tutti.
L’autore del racconto:
Carlo Passamonti: nato a Pescara (1967). Arteterapeuta, laureato in Filosofia, ha davvero vissuto le esperienze che racconta. Ha lavorato come presentatore TV a Berlino (dove ha vissuto tra il 2010 e il 2015); ha insegnato nelle scuole della provincia di Reggio Emilia tra il 2015 e il 2019. Egli stesso musicista (ex) punk-rock e cantante, ha (forse) ricevuto le stigmate dopo una lunga e complessa malattia. Si e salvato grazie all’amore per la musica e i CCCP. Questo racconto è una dichiarazione d’amore incondizionato e sincero per la vita e per Giovanni Lindo Ferretti.
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