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Origini e ispirazioni: Lawrence, puoi raccontarci come è nato il progetto Mouth Water e quali sono state le tue principali ispirazioni musicali?

Il progetto è nato all’incirca nel 2016 quando dopo aver suonato per anni con diversi gruppi, ho deciso di avviare la produzione di alcuni brani che avevo scritto e di pubblicarli come artista indipendente. Finalmente, dopo qualche piccolo intoppo, ho pubblicato il primo album Mouth Water nel 2019. L’album si può considerare Electro Pop con influenze che vanno dal pop anni ‘80 alla French Touch anni ‘00. 

Evoluzione musicale: Come descriveresti l’evoluzione del tuo suono dal debutto fino al singolo “Blackout” di prossima uscita?

Successivamente ho intrapreso la via del club e lavorando con alcuni DJ è nato l’EP Change influenzato dall’Elettronica e la Progressive House, senza dimenticare l’Electropop. Questo cambio è nato anche dall’esigenza di creare uno spettacolo live nel quale potessi esibirmi da solo con la console e i vari strumenti che suono. 

Il nuovo singolo Blackout porta ulteriormente avanti questo stile in un connubio tra elettronica e pop.

Esperienza live: Che importanza ha per te l’esibizione dal vivo e come prepari le tue performance per festival come il Primavera Sound?

Amo suonare e farlo live è ancora più divertente, inoltre mi consente di uscire dallo studio e viaggiare un po’. Il mio live set richiede molta preparazione perché oltre a mixare i brani stile dj e a suonare i vari strumenti, devono preoccuparmi anche di tenere tutto in sync, cambiare sessione, patch, tonalitá, ecc…

Temi e messaggi: Nel tuo ultimo singolo esplori temi come la liberazione e l’evasione. Perché questi temi sono importanti per te e come speri che risuonino con il tuo pubblico?

Per me ascoltare musica è svago ed evasione, per cui il mio obiettivo non è appesantire l’ascoltatore con tematiche importanti, ma far divertire e magari evocare un certo tipo di immaginario.

Consigli per i giovani artisti: Avendo un’esperienza significativa sia come musicista che come produttore, quali consigli daresti ai giovani artisti che vogliono intraprendere una carriera nella musica elettronica?

Direi di suonare il più possibile, sperimentare, divertirsi, imparare a usare le nuove tecnologie in modo creativo, non fidarsi di chi promette scorciatoie e di fidarsi dei propri istinti.