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Help Musicians, Musicians’ Union e Women In CTRL hanno pubblicato il report “Musicians’ Census”, il quinto report basato sulle risposte di 2.526 musiciste, dalle quali emerge il tema della disuguaglianza nel settore musicale del regno Unito e la necessità di  lavorare di più per capire cosa influenza le carriere delle donne, in modo da poter intraprendere azioni per promuovere l’equità dove necessario.

Le donne hanno denunciato discriminazioni legate all’età in percentuali significativamente più alte rispetto agli uomini (30% delle donne rispetto al 21% degli uomini) e dichiarato di avere maggiori responsabilità di assistenza primaria rispetto ai musicisti di tutti gli altri generi (28% rispetto al 20%) e, per quanto riguarda la cura dei figli, il 22% delle donne dichiara di essere la prima a occuparsi di un bambino, rispetto al 15% degli altri musicisti. 

È inoltre più probabile che le responsabilità di cura costituiscono un ostacolo alla carriera musicale (29% rispetto al 18% degli altri musicisti). Le musiciste hanno livelli di istruzione generale e musicale più elevati rispetto agli altri musicisti, con un 14% in più di donne che hanno conseguito una laurea in musica e un 15% una qualifica musicale post-laurea. 

Tuttavia, ciò non è correlato a guadagni medi più elevati, e si registra un  divario retributivo di genere, con un reddito medio annuo di 19.850 sterline rispetto alle 21.750 sterline degli uomini. Il divario è maggiore dopo le 34.001 sterline all’anno e nella fascia di reddito più alta.

Le donne che hanno risposto al sondaggio hanno maggiori probabilità di lavorare in teatro rispetto a qualsiasi altro genere. Il più grande divario di genere tra le intervistate si registra nel rap britannico, con solo l’8% delle donne che dichiara di fare musica di questo genere, rispetto al 16% dei musicisti di tutti gli altri generi. 

L’88% delle donne ha riferito che la propria carriera è stata limitata in almeno un modo e, mentre molte barriere alla carriera sono sperimentate a livelli simili tra le donne e gli altri gruppi, alcune presentano marcate differenze di genere, tra cui: il costo della formazione e la difficoltà a trovare un’assistenza all’infanzia. 

L’87% delle donne, rispetto al 65% degli uomini, ha sperimentato o assistito a discriminazioni mentre lavorava nel settore musicale. Di particolare rilievo è il fatto che più della metà delle donne (51%) ha dichiarato di aver subito discriminazioni di genere mentre lavorava come musicista, rispetto a solo il 6% degli uomini. Inoltre, il 33% delle donne ha riferito di aver subito molestie sessuali mentre lavorava come musicista. 

Le donne disabili hanno maggiori probabilità di subire discriminazioni basate sulla disabilità e sul genere rispetto alle donne non disabili, e il 38% delle donne della Maggioranza Globale ha subito o assistito a episodi di razzismo. Allo stesso modo, le donne della Maggioranza Globale e le donne disabili sperimentano un maggiore divario retributivo nella musica, con entrambi i gruppi che hanno il 10% in più di probabilità di guadagnare nel gruppo di reddito più basso nella musica rispetto alle donne bianche e alle donne non disabili, rispettivamente.

I rappresentanti di tutta l’industria musicale hanno formato un gruppo di stakeholder che hanno partecipato alla stedura del censimento, condividendolo con le loro comunità e fornendo un feedback sui risultati. Questo gruppo ha contribuito a garantire che il report fosse inclusivo e rappresentativo e siamo grati per la loro collaborazione e il loro sostegno; tra questi figurano: Arts Council England (ACE), Association for Electronic Music (AFEM), Association of British Orchestras (ABO) Attitude is Everything (AiE), Black Lives in Music (BLiM), Drake Music, Drake Music Scotland, English Folk Dance and Song Society (EFDSS), Featured Artists Coalition (FAC), The F List 7 Introduction.

I dati sono stati raccolti tramite un sondaggio online della durata di 15 minuti, aperto da gennaio a marzo 2023. Help Musicians e il Musicians’ Union hanno collaborato con i partner dell’industria musicale per raggiungere il maggior numero possibile di musicisti. Walnut Unlimited è stata incaricata di sviluppare il sondaggio, gestire la raccolta dei dati e condurre l’analisi iniziale dei dati.

Tutti gli aspetti della ricerca sono stati condotti in conformità alle norme ISO 20252 e ISO 27001, gli standard internazionali rispettivamente per le ricerche di mercato e per la sicurezza dei dati informatici. Sono stati invitati a rispondere tutti i musicisti di età pari o superiore ai 16 anni “che guadagnano o intendono guadagnare” con la musica. L’indagine era volontaria. I partecipanti si sono auto-selezionati e hanno dovuto dare il proprio consenso informato e completare una serie di domande iniziali di screening. 

Fonte_ www.rockol.it