♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Vladimiro, in arte V-FOX.
Ciao a tutti, mi soffermerei su V-Fox altrimenti sarebbe troppo lunga! Mi ritengo un rapper/song-writer vero e verace. Nel senso che nelle mie canzoni esprimo ciò che sono e dico verità (anche scomode) e lo faccio di pancia, senza particolari filtri o finti perbenismi che non mi appartengono. Cerco di essere sempre professionale perché sono legato davvero a questa musica e voglio che ciò si noti!
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Cecità”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
CECITÁ è forse il mio brano più sentito e più profondo, dedicato alla persona che mi ha stravolto la vita per anni. La mia peggiore droga, oserei definirla. Un amore tossico e praticamente impossibile. Personalmente, quando cerco di uscire da un periodo negativo, uso sempre la musica come via d’uscita, perché so che funziona ed è terapeutica! L’ho composta nel 2019, coadiuvato da Diemme (producer torinese) e Valentina Procopio (voce del ritornello), i quali hanno fatto un lavorone e l’hanno resa speciale. I risultati sono discreti ma credo di meritare molta più visibilità, se la cantassi davanti a migliaia di persone sono certo che quasi tutti l’apprezzerebbero e canterebbero il ritornello insieme a Valentina!
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Perché ci metto l’anima, intanto. Ma anche perché dico cose reali, interessanti, a volte ironiche e/o divertenti. Insomma, di sicuro non ci si annoia. Né per i testi né per le basi musicali. E poi perché sono simpaticissimo, voglio essere un personaggio positivo!
- Sei mai stato definito la copia di qualcuno?
No mai. Anni fa mi diedero del “cantante pop”, come se fosse un’offesa. Ma credo di essere ben lontano dalla Pop Music. Qualcuno trova qualche similitudine con Ensi (magari), Mondo Marcio (senza nessun motivo) e lontanamente con Caparezza, solo in qualche frammento. Io mi ritengo originale e basta!
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Non saprei dare una quantificazione tecnica, posso solo dire che stanno dentro la mia vita e non ne usciranno mai… Sicuramente sono le cose più preziose che ho creato!
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Mi sono documentato prima di rispondere. In questo momento vedo un cielo limpido e terso, mi fa pensare al mare, alla libertà e alla pace. Tutte cose che mi affascinano grandiosamente, fanno parte della mia filosofia di vita!
- Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Uno solo no, non me la sento. E poi ho sempre pensato (avendo personalmente patito la cosa, da fratello maggiore) che fare preferenze coi propri figli sia un sacrilegio! Se però devo scegliere dei titoli su cui puntare, ve ne dico tre: “Cecità”, “L’inverno sta Arrivando” e “Omissione di Soccorso”!
- Quanto è versatile la tua voce?
Direi quanto basta. Credo sia sempre riconoscibile (cosa importante) ma a volte ci vuole un po’ per capire che sono io. Specie quando canto un ritornello (in tal senso vi consiglio il brano “Funk You”, con ritornello in stile Soul ed in dialetto barese misto all’inglese) o quando ho un imprinting rappato più cattivo.
- Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Sicuramente l’Opening Act di Claver Gold presso l’Askatasuna (febbraio 2018), unica volta in cui mi sono esibito davanti a circa 500 persone. C’era un pienone incredibile, nessuno spazio, molti sono rimasti fuori causa sold-out. E vedere quelle persone (di cui il 90% non mi conosceva) saltare e ballare, urlare per me e addirittura fare la coreografia con gli accendini è stato indescrivibilmente bello. Ho la pelle d’oca a ripensarci.
- Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Non essermi approcciato prima alla musica. Ho avuto due momenti in cui potevo prendere un treno importante e invece ho glissato: quando facevo le medie, mia madre lavorava ai corsi di musica. Sarei entrato facilmente, avrei potuto imparare a suonare almeno uno strumento… e invece non m’interessava. Nel 2010 invece avevo visto per la prima volta i miei amici, che all’epoca avevano una Crew, esibirsi live in un locale. Un pensiero mi aveva sfiorato, ma non l’ho seguito. Peccato…
- Ti senti più Dr. Jekyll o Mr. Hyde?
Quando salgo sul palco o ascolto le mie canzoni sicuramente Mr.Hyde. V-Fox è il mio alter ego “supereroico”, un po’ come quando Clark Kent si strappa la camicia!
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
Constatare che il RAP, per come era stato concepito, si sta estinguendo. Siamo sempre di meno, noi che siamo davvero legati alla cultura Hip Hop. Inoltre, mi fa imbestialire questa becera mercificazione che estirpa la musica dall’arte e la rende solo un prodotto. Chi “vomita” sul microfono può essere definito artista, se ha le possibilità economiche per pubblicizzarsi bene. Al contrario di chi fa musica seriamente, ma non ha i mezzi per emergere!
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Difficilissimo fare solo tre nomi, ci provo: Claver Gold, Willie Peyote, Annalisa!
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Ti dico me stesso. Nessuno crede in me stesso quanto lo faccio io, nessuno conosce tutti i miei pezzi a memoria. Però una menzione onorevole la merita il mio amico (cantante e chitarrista biellese) Riccardo Urani, sicuramente il più preparato!
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Ovviamente, anche se facendo tutto da solo risultano sempre assai ardui da realizzare. Ho tre brani in cantiere che usciranno appena possibile, a seguire un EP bello tosto. Ma, in fondo, spero sempre in una chiamata importante…
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Ringrazio e saluto tutti coloro che seguono MEI, sperando di averli incuriositi abbastanza. Sappiate che sono sempre disposto a fare due chiacchiere. I miei ultimi due album li trovate su Spotify e sulle altre piattaforme digitali; su Youtube, invece, oltre alle playlist degli album, trovate anche i singoli e i brani con relativi videoclip. Ve li consiglio caldamente.
Pag. Facebook: V-FOX aka VECCHIA VOLPE.
Pag. Instagram: VLAD_VFOX.23_
Un abbraccio a tutti!
Cecità di V-FOX & Valentina Procopio è presente in AIA Artists Vol.13 https://open.spotify.