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Oggi ospite dei nostri spazi Daniele Cortese, bassista, compositore e musicista a tutto tondo che, accompagnato dalla voce di Yasmine Zekri, pubblica il nuovo disco Dan Zone, totalmente autoprodotto. Ecco come Daniele e Yasmine hanno risposto alle nostre domande.

Daniele, Yasmine, come è nato questo nuovo “Dan Zone”?

L’idea di questo lavoro è nata durante la pandemia. In quel periodo terribile purtroppo ci siamo trovati tutti ad avere molto tempo a disposizione e ho ritenuto opportuno, in quel momento, di concretizzare un progetto che da anni avevo in mente e cioè di scrivere musica che guardasse in questa direzione. Dan Zone non è il primo album totalmente a mio nome, diversi anni fa ho pubblicato un disco firmato da me ma era un disco di jazz. Siccome le idee sono sempre molte ho sentito che era giunto il momento di tradurre in musica anche questo mio aspetto musicale e compositivo, di linguaggio e corroborato da testi. Amo raccontare storie. Chiarisco questa cosa perché io sono un bassista e negli anni ho sempre collaborato come strumentista nei vari organici in cui ho avuto la fortuna di militare. Questi progetti musicali spaziano o spaziavano dal Jazz alla musica classica, dal progressive alla world music e anche se in queste realtà musicali ho sempre portato anche il mio apporto compositivo non li sento del tutto miei.  Ecco perché questo disco e questo progetto l’ho chiamato Dan Zone, cioè proprio la zona di Dan. Dan Zone è il mio laboratorio, il mio studio e il mio parco giochi. La musica che compongo e realizzo suonando tutti gli strumenti è la musica che sento più vicina per questioni di gusti e di ascolti da sempre. Quindi una musica con sonorità molto più vicine all’acid jazz, al Funky, al Soul e alla black music in generale. Poi c’è la fortuna di essere sposato con questa cantante straordinaria che è Yasmine e che secondo me è davvero la voce adatta per la sonorità che avevo in mente. Ed è così che piano piano ho cominciato a comporre la musica e scrivere i testi sviluppando le idee sonore che avevo in testa e che erano già molto chiare. Alcuni brani appaiono in testa già fatti e finiti, sembra solo di doverli trascrivere, altri invece avevano bisogno di quella scintilla per illuminarsi del tutto ed è lì che è entrata in gioco Yasmine con con la sua musicalità e la sua grande creatività melodica.  Quello di Yasmine è un contributo determinante per quei brani dell’album che hanno una connotazione più  Pop.

Il disco è composto da 9 brani per un viaggio che parte dall’acid jazz a arriva fino al pop. Avevate già in mente dove sareste arrivati musicalmente parlando?

Dal punto di vista musicale assolutamente sì. Avevo in testa questa musica con questo Sound già da tempo come ti ho detto. In principio lo scopo era solo quello di registrare e suonare della buona musica e che rispecchiasse l’energia che volevo trasmettere attraverso di essa e le storie che volevo raccontare in questo momento. Poi, però, mi sono ritrovato ad avere veramente un sacco di materiale. Diciamo che per i 9 brani presenti nel disco ce n’è almeno altrettanti, forse di più, che non sono stati selezionati.A quel punto con Yasmine abbiamo pensato fosse il caso di concretizzare il lavoro pubblicando un album che per fortuna nel nostro piccolo sta funzionando. C’è da dire che è sbalorditivo vedere che un brano che ha visto la luce dopo una notte passata in studio di incisione proprio solo mesi fa, venga selezionato e diffuso da tre playlist brasiliane, una a Madrid,  una newyorkese e un’altra di Toronto come è successo con “Hash”. Allo stesso modo sentire gli ascoltatori che cantano il ritornello di Tony and the Vortex quando la suoniamo dal vivo.

Daniele, per te “Dan Zone” rappresenta la realizzazione di un progetto totalmente tuo, con ovviamente Yasmine alla voce. Come ti senti ad aver realizzato questo importante passo della tua carriera?

Mi soddisfa artisticamente. Devo dire che è un disco con tutti gli elementi che in questo momento vorrei sentire in un disco. Per me è stato come chiudere un cerchio. Mi piace pensare anche che il cerchio non abbia né un inizio né una fine. Come accade ogni volta che completo un lavoro esplodono immediatamente altre nuove idee.

 Yasmine, in che modo hai lavorato alle voci? Ti sei messa a pieno servizio del progetto da interprete o hai messo anche del tuo?

Ho lavorato alle voci partendo dall’idea di Daniele e adattandola alle mie possibilità vocali. Ad esempio, in Three Forks lui sentiva necessaria una vocalità più graffiante, per cui ho trovato il modo di interpretare il brano utilizzando anche dei suoni “sporchi”. Ovviamente ho dato molto peso ai testi, cercando di renderli al meglio, con la giusta espressività. Ho contribuito al progetto anche mettendoci del mio, non solo creando le seconde voci e gli arrangiamenti corali ma anche talvolta inventando alcune melodie e adattando i testi di Daniele ad esse come ad esempio in “Yellow car” o “Tony & The Vortex”. Inoltre, nel disco è presente anche un brano scritto interamente da me, Revolution, che Daniele ha ritenuto in linea con il sound e l’idea generale del progetto.

Daniele, tra tutte le esperienze della tua carriera, ce n’è qualcuna che in qualche modo è stata fondamentale nella realizzazione di “Dan Zone”?

Io amo la buona musica e ed è un grande privilegio poter suonare nelle realtà musicali in cui sono coinvolto come bassista oggi. C’è da dire però che nessuna di queste si avvicina alla musica che propongo con DanZone. Forse proprio questo ha fatto proliferare le idee e l’esigenza artistica di proporre un disco di questo genere. Molti anni fa, più di venti ormai, suonavo in una band che combinava jazz ad elettronica e ci chiamavamo Scat cat project. Se dovessi pensare ad una formazione che in qualche modo può aver gettato un seme per Dan zone, forse indicherei quella formazione. Gli elementi che uniscono i due progetti musicali sono più che altro la freschezza, l’immediatezza e il groove.

Ed ora, a cosa state lavorando?

In questo momento stiamo lavorando agli arrangiamenti e facendo le prove con con il resto dell’organico perché dal vivo Dan Zone si esibisce come quintetto completandosi con Andrea alla batteria, Marco alla chitarra ed Elia al piano elettrico. Stiamo organizzando i concerti per la prossima stagione perché nel mese di ottobre sarà pronto il disco fisico. Terremo aggiornati i nostri amici tramite Instagram e i vari social. A breve pubblicheremo anche un video live in studio di altri due brani.

 

Marta Scaccabarozzi – 19 Media Agency