♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi sono i “Allarme Pensiero Indipendente”.
Gli Allarme Pensiero Indipendente sono 5 uomini che hanno unito i loro talenti per farne
delle canzoni con lo scopo di accumulare momenti felici per loro e per gli altri. Le nostre
canzoni sono la nostra visione e i nostri stati d’animo, le fondamenta della nostra isola,
dove ognuno può entrare per dare il proprio contributo e prendere ciò che abbiamo da
offrire.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci avete proposto “Gretel”.
Cosa significa per voi questa canzone? Quando l’avete composta?
Che risultati avete già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Cosa significa? Beh è il nostro primo singolo dopo 2 anni di lavoro. È allo stesso tempo la nostra figlia, amica, amante, madre, moglie…dovunque c’è una relazione con dei
sentimenti importanti, ovunque c’è qualcosa di bello, semplice e puro…c’è Gretel.
La composizione è una lunga storia… facciamo il possibile per riassumerla.
È stata portata avanti in diversi momenti, è una canzone che ha coinvolto diverse vite e tante relazioni.
Grazie all’amore bello e un po’ tribolato di Lorenzo per Benedetta le parole hanno trovato la strada in una spiaggia chilometrica alle Canarie. Un primo arrangiamento è arrivato con l’intervento di un grande amico di Lorenzo, Giovanni, e poi sono arrivati gli API che ci sono entrati dentro con le loro emozioni e i loro strumenti e l’hanno resa una canzone in carne e ossa.
Il risultato è aver fatto una canzone che ci emoziona ogni volta e aver costruito una nostra visione e una band che è in grado di far arrivare a chi ci ascolta queste emozioni.
Ci stiamo guadagnando e prendendo gli spazi per proporre la nostra musica, il nostro show. Il desiderio è che se ne possano aprire sempre di più, sempre di nuovi. Spazi aperti, musica degli API e tanta gente felice pronta ad abbracciarsi e lasciarsi abbracciare.
- Come mai avete scelto di chiamare così la vostra band?
Era un nome che Lorenzo si portava dietro da tempo. Viene da una puntata dei Simpson e
ci piace il fatto che ci sia un acronimo che rende il nome corto e anche un messaggio nel
nome esteso che poi ognuno può interpretare.
- Siete mai stati definiti la copia di qualcuno?
Degli accostamenti tanto per incasellarci e capire chi sarebbe il nostro pubblico ci sono
stati, ma definiti “la copia di…” non ancora.
- Quanto contano veramente per voi le vostre canzoni?
Che parametro utilizziamo per valutare cosa conta nella vita? Per noi conta quanto ti
entrano in profondità le cose, il coinvolgimento, le emozioni, la voglia di riuscire, la
passione e la condivisione con gli altri. Le canzoni ci permettono di avere tutto questo
intensamente e quindi contano tantissimo.
- Sapete cos’è la Pareidolia? Mentre state rispondendo a questa intervista, alzate gli occhi al cielo (guardate fuori dalla finestra) e ditemi cosa vedete?
Mai sentita questa parola. Vediamo i tetti delle case, il cielo azzurro e le nuvole bianche.
- Artisticamente parlando … cosa vi ha fatto più incazzare in questi anni?
Poche cose. Stiamo provando a dire la nostra. Il fatto che l’immagine abbia superato di
gran lunga il contenuto musicale ci infastidisce ma ci pone davanti a una sfida. Le regole
del gioco le conosciamo, cerchiamo di muoverci al meglio restando fedeli a ciò che ci fa
stare bene.
- Se doveste definire le vostre canzoni come figli, potreste dire di avere un figlio prediletto?
Gretel ovviamente è la nostra figlia, la primogenita. Senz’altro ne ameremo anche altri,
magari in maniera diversa ma speriamo sempre intensamente. - Vi sentite più Dr. Jekyll o Mr. Hyde?
Venite una serata con noi, da quando partiamo per andare a suonare attraverso il
concerto e arrivando fino al dopo serata. Vedrete 5 Dr Jekyll e 5 Mr. Hyde.
- Qual è stata l’esperienza musicale più figa che avete vissuto in tutta la vostra carriera?
Il concerto che abbiamo organizzato per il lancio del singolo su 3 terrazzi uniti al centro di
Perugia. Ci speriamo molto ma un altro evento con quei picchi di emozione sarà difficile da
rifare. Lavoriamo per quello comunque.
- Qual è stato il vostro rimpianto artistico più grande?
Per adesso non ne abbiamo di grandi. Alla fine di ogni concerto rimpiangiamo di non aver
fatto quella nota o dato quel colpo o detto quella cosa…ma questo ci serve per avere la
spinta per fare meglio il prossimo.
- Nel cassetto dei vostri sogni ci stanno tre duetti. Se poteste dargli un nome, a quale artista preferito gli attribuireste?
Nell’immaginario di tutti c’è Kurt Cobain con la sua rivoluzione culturale e musicale. Non
possiamo non inserirlo, anche se non c’è più. Per gli altri due diciamo Arctic Monkeys e
Rage Against the Machine.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la vostra musica?
Per passare il tempo a divertirsi e dimenticarsi del male.
- Chi è il vostro fan più fedele e sincero?
Ne abbiamo diversi fedelissimi che ci hanno aiutato e seguito dappertutto. Speriamo di
avegli restituito qualcosa. Ci prendiamo la libertà di fare 2 nomi e diremmo Costanza e
Chiara.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Progetti da vendere. Il nostro singolo da far arrivare ovunque, poi l’uscita dell’EP, tante
location in cui sognamo di arrivare a suonare. Canzoni pronte da registrare. Altri pezzi che ancora non esistono da comporre. Già questo è un piano che ci terrà impegnati mesi e mesi.
A livello di eventi ci vediamo all’Urban club di Perugia il primo maggio, a Giugno all’Hard
Rock Cafè a Firenze. Più una serie di feste di paese e private.
- Mandate un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarvi e ascoltarvi.
Ciao lettori del MEI, vi auguriamo di passare il tempo a divertirvi dimenticandovi del male.
Di viaggiare al centro del mondo e 20.000 leghe sotto al mare. Con la musica degli API –
Allarme Pensiero Indipendente in sottofondo.
La potete trovare su
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