CUPIDO EMO SPAZIALE è il debut album degli UFO BLU, disponibile dal 17 marzo per Futura Dischi. Il future pop della band bergamasca arriva finalmente su lunga traccia dopo i singoli Spirali”, “Nn mi parlare nn mi stressare” e “Cresci bambino”, che ne hanno anticipato l’uscita svelandone alcune delle sfumature musicali.
Un Ufo Blu che incontra un cupido emo nello spazio: mi sembra una scena bellissima e sognante…che rapporto avete con lo spazio? Abbiamo un bel rapporto con il cielo, con l’ignoto, un infinito romantico. Essendo noi UFO BLU lo spazio è il nostro habitat naturale, la nostra musica è fatta di sintetizzatori eterei e chitarre riverberate.
Il mood sognante direi che accomuna tutti i brani, anche se alcuni testi hanno comunque una componente malinconica, nostalgica. Cosa e quanto dicono di voi i testi e quale il fil rouge che li lega insieme, se c’è? I testi di Yuri sono molto intimi, sono piccole confessioni. Il filo conduttore del nostro album è il racconto di tutto quello che interiormente succede durante i primi 20. Disastri sentimentali, la noia delle città provinciali e la voglia di andarsene.
Tre dischi che hanno influenzato la nascita di questo album. Domanda difficile con risposta di pancia: “Salad Days” di Mac de Marco, “Swum Baby” di Puma Blue, “Ti amo” dei Phoenix.
Il vostro sound mi sembra che ormai sia arrivato a un risultato veramente unico e riconoscibile. Quanta ricerca c’è stata dietro tutto ciò? UFO BLU è un progetto di ricerca, l’esperienza dei nostri lavori precedenti ci ha permesso di affinare il nostro suono. CUPIDO EMO SPAZIALE è un un traguardo. Dopo aver scritto abbiamo iniziato a produrre i brani insieme Daniele Capoferri e abbiamo sempre avuto un approccio artistico per costruire un’identità solida, nulla è stato fatto a tavolino, abbiamo anche sacrificato un po’ di Pop per il Punk.
Leggiamo che Nord Europa è la focus track: ce ne parlate? Insieme a “Ladri di bici” sono due tracce complementari che raccontano le nostre due facce fondamentali. “Nord Europa” è una canzone dal tiro aggressivo, Yuri l’ha scritta gridando per spiegare quanto sia difficile vivere in un luogo in cui non ci si sente stimolati. E’ un inno contro la noia, un inno alla partenza.