Rispetto ai due brani pubblicati precedentemente (CNC e Cappotto verde), Giorni maledetti è un pezzo più ritmato e basato maggiormente sul synth, pur restando ampiamente nell’alveo dello stile intimo e riconoscibile di Iofortunato. Si tratta di una canzone nata attraversando varie metamorfosi, e alla fine liberata dai quei veli che l’artista le aveva messo sopra per attenuare il dolore.
“Giorni maledetti mi affondano e mi salvano allo stesso tempo, mi feriscono e poi mi curano, mi abbandonano alla solitudine e mi regalano appigli per rialzarmi”, spiega Iofortunato a proposito del brano. “Non è vero che resta un vuoto dopo il distacco. Nei ricordi e in ciò che è rimasto si può costruire un senso nuovo, per cicatrizzare la ferita e riprendere a camminare“.
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Iofortunato presenterà il suo nuovo disco dal vivo:
giovedì 4 maggio @ I Candelai, Palermo