Walter Tocco è il cuore del progetto musicale Nictagena, che ha appena pubblicato il nuovo album, “Lunatica”. Un disco di undici tracce di rock elettrico e nervoso, corredate da un filo comune tra i brani: la correlazione tra gli astri del sistema solare e le emozioni umane. Lo abbiamo intervistato.
- Ciao Walter, puoi inquadrarci il progetto Nictagena?
Il progetto nasce molti anni fa e oggi ha all’attivo un ep e due album. Il progetto ruota intorno a Walter Tocco, cantante e chitarrista e compositore dei brani. Il nome prende spunto dal fiore Bella di notte della famiglia delle nyctaginacee. Questo fiore apre i suoi petali al tramonto come metafora della conoscenza di tutto ciò che è oscuro ed inesplorato.
- “Lunatica” è il tuo nuovo album. Da quali ispirazioni nasce?
Lunatica nasce con l’etichetta I Make Records di Francesco Tedesco che ha collaborato anche alla scrittura delle parti di batteria e basso. E’ un viaggio tra i pianeti che sono metafora dell’esistenza umana. Ho immaginato di legare ogni emozione ad un pianeta e di riportare alla dimensione umana ogni caratteristica. Un modo per evadere dalla quotidianità ed esplorare l’universo con gli occhi di un astronauta che intraprende il suo viaggio di purificazione.
- La correlazione tra astri ed emozioni umane è millenaria. In che modo l’hai resa attuale?
Ogni pianeta ha una caratteristica sua. Qualcuno è lucente e scintillante, qualcun’altro è agitato e irruente, altri abbandonati, altri lontani. Tutte queste qualità le ho trasformate in emozioni che poi sono le tipiche dell’uomo decadente di questi tempi. Ecco, ho immaginato di vivere ognuna di queste sensazioni su un pianeta diverso, in un’ambientazione inesplorata con un paesaggio sicuramente nuovo e pieno di surrealismo.
- Qual è stata la canzone che ti ha causato maggiori difficoltà di scrittura o esecuzione?
Marte è sicuramente il brano più complesso perché presenta un climax di emozioni e musica e quindi era importante lavorarci per tirare fuori questa sensazione anche nell’ascoltatore. Sostanzialmente però la mia idea è che i brani più immediati e semplici alla fine sono quelli più complicati perché frutto di un momento artistico che poi non ritorna più e bisogna essere fortunati e pronti nel coglierlo quando arriva.
- Stai preparando il live legato all’album? Ci anticipi qualcosa?
L’attività di organizzazione del live è molto complessa in quanto il progetto è nuovo e ha bisogno di tempo per essere assorbito all’interno della scena musicale alternative. I music club e gli agenti di booking sono oberati di lavoro e capisco che non è mai facile cercare di inserire tutte le proposte musicali che ci sono. In ogni caso nei prossimi due mesi abbiamo già chiuso tre live molto importanti tra Cesena e Ravenna e sulla pagina sono indicate le date e i luoghi. Poi man mano verranno aggiornate le nuove date.
- Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?
Se parliamo dell’Italia, sicuramente Franco Battiato e Giovanni Lindo Ferretti rappresentano tutto per me e per il mio percorso artistico. E poi ci sono gli Area che fanno classifica a parte. Fuori dal paese, gli anni 70 e gli anni 90 sono le due decadi dove la musica che si è fatta ha contribuito alla mia crescita artistica. Per citare tutte le band ci vorrebbe un articolo a parte.