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 La Blubelldisc Music ci ha abituati negli anni a una serie di pubblicazioni dedicate al mondo delle colonne sonore. Con RED EROS, album che racchiude 24 brani tratti da colonne sonore originali composte da Natale Massara, continua questa importante opera editoriale, divulgativa e storica. Ne parliamo con il CEO Andrea Natale.

 

Ciao Andrea, bentrovato! Torniamo a parlare con te perché tra poco uscirà per Bluebelldisc un nuovo disco a tema colonne sonore, ovvero Red Eros. Di cosa si tratta?

Bentrovati a voi! RED EROS (che andrebbe reso graficamente sempre con tutte le lettere capitali) è un compact disc album (e album digitale) che raccoglie 24 brani tratti dalle colonne sonore originali composte da Natale Massara per tre gialli erotici italiani, usciti nei cinema tra il 1993 e il 2003 e distribuiti anche all’estero. Le prime 6 tracce audio di RED EROS, edite da Warner Chappell, provengono dal film Graffiante desiderio, diretto nel 1993 da Sergio Martino, prodotto dalla Dania Film di Luciano Martino e distribuito dalla Warner Bros. Italia; altre 6 – sempre edite da Warner Chappell – sono tratte da Bugie rosse, diretto nel 1994 da Pierfrancesco Campanella, prodotto da Globe Films e Sagittario Film e distribuito dalla Warner Bros. Italia; le altre 12 tracce di RED EROS, edite da Café Concerto, sono tratte da Cattive inclinazioni, sempre diretto da Campanella nel 2003, prodotto dalla Bell Film e distribuito dalla Columbia TriStar Films Italia. Grazie alla licenza fonografica concessa a Bluebelldisc Music dagli editori musicali e proprietari master delle colonne musicali/sonore dei film – ovvero Warner Chappell Music Italiana e Café Concerto Italia – Bluebelldisc presenterà per il Record Store Day del prossimo 22 aprile un album veramente cult, che porta in luce un lato ancora poco noto e inedito di un grandissimo personaggio della musica italiana come Natale Massara.

Prima un libro su James Bond, ora questo Red Eros. Intanto ti chiediamo da dove nasce questo legame tra la Bluebelldisc e il cinema e poi cosa accomuna e cosa differenzia questi due progetti distinti.

Il legame tra Bluebelldisc e il cinema nasce anzitutto dal forte interesse che io stesso nutro nei confronti della musica “applicata” (come la definì giustamente Morricone) al cinema e alla televisione e molti dei miei ricordi, in vari momenti della mia esistenza, sono legati alla musica per le immagini. Quindi è venuto spontaneo, nel momento in cui – quattro anni fa – ho avviato l’attività editoriale e discografica con Bluebelldisc, riservare un’attenzione produttiva anche al cinema. Così sono stati realizzati con la label progetti di musica e cinema quali Omaggio a Donaggio di Isabella Turso (vinile album pubblicato per il Record Store Day 2021), Two Evil Eyes di Pino Donaggio (pubblicato nel dicembre 2021) e infine questi due nuovi progetti 2023, RED EROS (in uscita per il Record Store Day del 22 aprile) e Operazione Underscore (in uscita per il World Book Day del 23 aprile). Entrambi escono come edizioni speciali in tiratura limitata. L’elemento comune tra RED EROS e Operazione Underscore (a parte la pressoché concomitante data di uscita…) sicuramente è il cinema di genere e l’ingrediente detection (le avventurose imprese spionistiche e di investigazione di 007 da una parte e gli enigmatici delitti e personaggi del giallo dall’altra). Sono due mondi che convergono perché raccontano l’evoluzione ma anche gli stilemi di stagioni cinematografiche ben caratterizzate. Hanno entrambi lo scopo di incuriosire il lettore/ascoltatore verso i film che vengono raccontati nelle releases ed entrambi sono prodotti di entertainment. Differiscono naturalmente come medium: da una parte un libro che espone e argomenta criticamente le colonne sonore e l’universo sonoro dei film di James Bond, dall’altro un prodotto discografico su supporto fisico da ascoltare; un prodotto dunque più “mediato” e un altro più “immediato”.

Natale Massara: come vi siete conosciuti? E soprattutto, come ha reagito all’idea di questo progetto a lui dedicato?

Nell’ottobre 2016 mi occupai, per conto del web magazine ColonneSonore.net, di un’intervista a Natale Massara. A lui sono arrivato tramite Pino Donaggio (suo storico amico e collaboratore artistico), che conoscevo già da tre anni. Da allora è nata tra noi una solida e duratura amicizia che ci ha portati – sette anni più tardi – a collaborare per questo progetto discografico monografico a lui dedicato, anche quale tributo ai suoi 50 anni di attività nel mondo del cinema (iniziata nel 1972 con la prima colonna sonora realizzata da Massara per L’isola del tesoro con Orson Welles). Quando lo annunciai per la prima volta a Natale il novembre scorso, lui ne è stato assolutamente entusiasta e da subito ci siamo confrontati per definire il formato e i contenuti del progetto discografico; Natale mi ha sempre dato massima libertà, accettando e apprezzando ogni proposta che gli sottoponevo nelle nostre telefonate e nei miei (lunghi) messaggi vocali… Il titolo RED EROS – subito apprezzato dal compositore – è un chiaro omaggio a Deep Red (Profondo rosso) – emblema del giallo/thrilling italiano – e anche a un film iconico americano del genere thriller erotico, qual è Basic Instinct di Paul Verhoeven del 1992.


Nel dettaglio, quali sono i brani che tu reputi i più rappresentativi di tutta la raccolta e perché?

Sicuramente ci sono alcuni brani/temi di ciascun film che restano più impressi nell’ascolto perché – al di là delle scene dei film in cui sono stati sincronizzati – funzionano benissimo anche all’ascolto assoluto al di fuori dell’applicazione filmica. Citerei i tre singoli digitali tratti dall’album, scelti proprio per la loro bellezza estetica ma anche rappresentativi di tre tipologie di rapporti sentimentali tra i protagonisti dei film. Il primo è Sonia and Luigi Love Theme (da Graffiante desiderio di Sergio Martino) – uscito sulle piattaforme digitali lo scorso 4 marzo – che identifica il sentimento (autentico) di Luigi nei confronti di Sonia, la quale si rivelerà tuttavia una diabolica e seducente manipolatrice e schizofrenica femme fatale, con lo scopo di condurre l’uomo all’autodistruzione. E’ un tema apparentemente innocente, positivo e spensierato, ma sporcato da una fuliggine noir che si percepisce nascosta nel tema d’amore. Il secondo brano è There’s Love – uscito come singolo digitale lo scorso 18 marzo e tratto dalla colonna sonora di Bugie rosse di Pierfrancesco Campanella. Qui domina il sax (nel precedente brano invece era la voce synth), suonato da Claudio Pascoli. Una struggente melodia che raccoglie la passione, ma nel contempo il tormentato dubbio del protagonista Marco che non è più sicuro di essere attratto e innamorato della bellissima moglie Adria la quale, proprio nella scena intima all’interno della vasca da bagno in cui si ascolta questo brano, percepirà l’insicurezza e la demotivazione erotica di Marco e la sua inattesa attrazione verso Andrea (al quale è dedicato un altro piacevolissimo tema nella colonna sonora del film). Infine, il terzo brano, Otilia and Premio Flirt (ho ideato il titolo dell’opera musicale/traccia insieme a Natale) – in uscita come singolo digitale sabato prossimo 1° aprile – che racconta, sempre al ritmo di tastiere e sax (stavolta suonato dal compositore stesso, noto saxofonista dai tempi dei Ribelli), il corteggiamento/amoreggiamento di Otilia (che intratteneva una relazione omosessuale con Nicole) con Premio Politano, tema dolce e spensierato (e molto ispirato nella sua dimensione sostanzialmente soft-eros lounge), ma che costerà una tremenda fine alla donna. Non voglio spoilerare troppo però, qualora qualche lettore volesse conoscere e andare a vedere questi interessanti film.

Più in generale invece, quanto credi sia importante nel 2023 continuare a lavorare certi cataloghi? A livello storico e culturale.

Senza dubbio è un’operazione coraggiosa quanto fondamentale, perché nell’odierno panorama discografico assistiamo a molti ricorsi storici, a un progressivo ritorno allo stile e al sound di un passato che in realtà è la base fondante di tutto. Riscoprire le gimmick artistico-estetico-produttive di un determinato genere/epoca è nel contempo affascinante ma anche educativo e il dovere culturale di riportare all’attenzione del pubblico materiale storicizzato ha un valore etico assolutamente prezioso. Anche se trattasi di cataloghi e situazioni culturali molto “di nicchia”, riservati a un pubblico specializzato e già predisposto. E’ tuttavia un pubblico che si dimostra autentico e realmente grato e interessato. Sono musiche che non sono destinate a un ascolto massivo, né tantomeno generico usa-e-getta, casuale e disattento. Un ascolto “impegnativo”, che mette in gioco la curiosità e il desiderio di scoprire qualcosa di nascosto, lontano dai riflettori, ma assolutamente incontaminato, puro e bellissimo. Ecco, il “graffiante desiderio” di Martino credo sia un po’ tutto questo…

Grazie per essere stato nostro ospite, lasciamo le ultime righe a tua completa disposizione

Grazie a voi per avermi nuovamente ospitato e dato spazio sul vostro sito. Posso concludere dicendo che sono particolarmente onorato e orgoglioso di aver creato e lavorato a questo progetto discografico RED EROS perché mette in luce le virtù compositive e artistiche di Natale Massara, un musicista straordinario, e suggella il nostro legame speciale (dato anche dalla curiosa e predestinata omonimia del mio cognome con il suo nome…). Sono anche altamente grato a Pierfrancesco Campanella, il quale – da sensibilissimo autore, regista e produttore di due film dell’album – mi ha sostenuto moralmente e concretamente fornendomi i poster e gli stills di Bugie rosse Cattive inclinazioni, che ho potuto inserire nel booklet del CD e che sto divulgando anche in funzione promozionale nel digital marketing. Una generosità e una partecipazione veramente non comuni, lodevoli ed esemplari. Ma è anche un mio personale tributo a quel cinema di genere, il “giallo all’italiana/thrilling”, che da 17 anni coltivo nella video-fonoteca privata nonché nel “cantiere cardiaco”. Poter essere non più soltanto il customer/collezionista di CD di colonne sonore di gialli italiani ma anche dare il proprio contributo diretto alla discografia del genere in veste di produttore/etichetta fa un certo effetto e non l’avrei mai nemmeno sognato. Posso dire che non mi sembra quasi realmente accaduto. Mi sembrerebbe tutto veramente un film. Giallo, naturalmente…