♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Mem.
MEM è una ragazza di 29 anni cresciuta in un paese di provincia immersa in mezzo al verde della campagna. All’anagrafe è Maria Elena Magro, ed il nome d’arte non è altro che l’acronimo del suo nome. Piena di sogni e di desideri, ma soprattutto tanta voglia di andare avanti. Ok ora però scrivo in prima persona, mi fa strano parlare di me come fossi un’altra entità. Nel mio piccolo ho esplorato vari ambiti dell’arte, sono laureata all’accademia di belle arti e faccio varie cose che mi permettono di esprimere la mia creatività, anche se, secondo me, il modo in cui mi riesce meglio è attraverso la musica. Quando provo una forte emozione sento l’esigenza di “imprimerla” o “imbrigliarla” in qualcosa, dunque a volte scrivo una canzone, a volte aggiungo un tatuaggio alla storia che mi sto scrivendo addosso, a volte entrambe.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Icaro brucia”. Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Beh cosa significa per me, è una presa di coscienza, l’ho composta circa 1 anno e mezzo nel contesto di una relazione travagliata con una persona. Ad un certo punto mi sono resa conto di dover smettere di aspettarmi che le persone si comportino come vorrei e semplicemente godermi il momento. Spesso ci si tira indietro dalle situazioni per paura di farsi male, ma già da un po’ ho deciso di vivere al momento ciò che succede e ciò che mi va di fare per non vivere col rimpianto del se. E se è vero che a volte sai già dal principio che non va a finire bene, non significa che non puoi divertirti del tragitto e goderti ogni secondo finché si può. Sono una fatalista, domani potrebbe investirmi un autobus ahahah. Il risultato più grande che ho ottenuto con questo brano è la mia soddisfazione personale nell’essere riuscita ad esprimere me stessa in ogni singola nota, grazie anche al mio produttore Carlo Rizioli ed a Valerio Carboni. Il mio desiderio è che possa arrivare a più persone possibili e che riescano a carpirne “l’idea”.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Beh oggi come oggi sembra che l’intero mondo, tramite i social, voglia sapere tutto di te, cosa fai, cosa pensi. Icaro parla di un’esperienza vissuta ed inoltre mette a nudo i miei pensieri, cosa assai rara da parte mia perché tendo a chiudermi. Inoltre, il tema del “vivi e lascia vivere” e goditela finché c’è, penso che dovrebbe essere il mantra un po’ di tutti, quindi spero che tanta gente si “ritrovi” in questa storia.
- Sei mai stata definita la copia di qualcuno?
Per fortuna no, o almeno finora non me lo ha detto nessuno. Per quanto riguarda lo stile musicale o la voce penso di non somigliare a nessuno, per quanto riguarda l’estetica è molto più difficile, ho sempre cercato di non amalgamarmi ed essere Io.
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Beh sono le mie “creature”, come ho già detto parlano di me ed è forse l’unico modo in cui riesco a mostrarmi per quella che sono veramente.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Ammetto di averlo googlato, ho imparato una cosa nuova. Vedo il contorno scuro degli alberi incorniciati dalla luce della luna e le stelle.
- Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Impossibile. Ce ne sono alcune che mi piacciono più di altre, ma so che ad un certo punto troverò una chiave per migliorarla. Ripeto sono molto molto personali, i testi di alcune mi mettono il magone per giorni se ripenso al momento in cui le ho scritte e perché le ho scritte.
- Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Senza ombra di dubbio la prima volta che ho preso l’aereo per andare a registrare in studio. Ero felicissima e quando sono entrata in studio, ricordo ancora il brivido.
- Quanto è versatile la tua voce?
Ma in realtà provo a cantare un po’ tutto, non mi limito ad un solo genere. Anche se mi sono accorta che se non riesco ad immedesimarmi nel brano o non mi piace il testo, non riesco a dare il meglio di me.
- Ti senti più Dr. Jekyll o Mr. Hyde?
Beh, da buon ariete sono un Dr. Jekyll che diventa Mr. Hyde all’occorrenza.
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
L’isolamento e l’essere sminuiti. Durante il lockdown l’arte era considerata superflua quando per me e per moltissimi altri è l’unica cosa che ci tiene in vita. E non solo, alle spalle ci sono anni di studio per perfezionarsi così come qualsiasi altra professione.
- Quanto tempo dedichi alle tue composizioni musicali?
Poco, o meglio, ci metto poco a scrivere una canzone quando ne sento l’esigenza. Non riesco a scrivere a comando. Seguo letteralmente l’ispirazione. Ho scritto parecchie canzoni, e se devo lavorare su qualcosa riesco ovviamente, ma quelle più vere sono quelle nate cosi, in un’ora.
- Qual’è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Non penso di averne, la vita si basa su scelte consapevoli ed ho sempre cercato di scegliere bene. Se ogni volta che prendiamo una direzione ci lasciamo condizionare dai rimpianti, che vita sarebbe.
- Se potessi tornare indietro?
Probabilmente rifarei quasi tutto come l’ho fatto, perché mi hanno fatto diventare quella che sono adesso, forse eliminerei qualche persona dalla mia vita un po’ prima di quando è successo. Ah gli errori di gioventù.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Chriss Cornell, Chad Kroeger, Ozzy Osbourne.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
È una lei, un’amica che ho conosciuto da poco ma che è come se la conoscessi da tutta la vita. Una di quelle sintonie che è difficile spiegare.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Uh, tantissimi, ma non ne parlo per scaramanzia. Al momento sto curando l’uscita di questo brano e sto già lavorando al prossimo.
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Innanzi tutto grazie per avermi dato l’opportunità di parlarvi un po’ di me, un saluto a tutti e spero di darvi presto altre notizie. Potete ascoltarmi su Spotify, YouTube, Apple music, Amazon music, un po’ ovunque in realtà. Inoltre, se volete seguirmi, mi trovate su Instagram come elenamem__ .