♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Jordi.
Jordi è l’alter ego di Ilaria Giordani. L’essenza più pura, quella che non ha paura di manifestarsi al mondo per ciò che è davvero. Scorrendo indietro nel tempo, Jordi è un progetto che ho in cantiere da quando avevo 12 anni, ma che ha visto la luce solo da qualche anno grazie ad una maggiore maturità che mi ha permesso di capire chi sono e dove voglio arrivare. Jordi è la mia voce interiore, che ha deciso di uscire dalla mia testa e mostrarsi agli altri raccontando pensieri, emozioni e vicissitudini attraverso la musica.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Distruggere”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Distruggere rappresenta l’emblema di una parola a me cara: resilienza. Frutto della penna del giovane autore Daniel P., è la prima tappa di un percorso che porterà ad un rinnovamento e ad un’evoluzione artistica mai statica. Anche se non è un brano che porta mia firma, parla di me. Di tutti coloro che ad un certo punto si sono trovati a mettere in discussione qualcosa e hanno preferito ricominciare da capo, con energia rinnovata, piuttosto che rattoppare alla meglio. Al momento i riscontri dopo l’ascolto del brano sono stati quasi tutti positivi, e mi auguro di poter raggiungere un pubblico sempre più vasto per continuare a raccontare la mia storia. Ovviamente, bramo dalla voglia di ricevere anche delle critiche costruttive, nutrimento fondamentale per continuare a crescere e ad evolvere.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Sarebbe banale dire ad un pubblico di ascoltare e acquistare la mia musica perché “ci metto il cuore”: d’altronde qualsiasi artista mette passione e dedizione nei propri progetti sperando sempre che questi piacciano. Io preferirei suggerire di ascoltarmi poiché un giorno o l’altro potrei far uscire il pezzo che conquista, diverso da tutti i brani usciti precedentemente, con sonorità e temi totalmente diversi. Insomma, prima o poi, VI CONQUISTO.
- Sei mai stata definita la copia di qualcuno?
L’ho desiderato spesso, a volte essere me stessa mi dà il mal di testa. Tuttavia, mi piace l’identità che ho raggiunto, sempre lasciando spazio a continue evoluzioni. Magari un giorno mi paragoneranno agli artisti dei miei sogni, ma per il momento…piacere: sono solo Jordi.
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Contano molto, a volte anche troppo. Portano con loro gioie e dolori, perciò riascoltarle a distanza di tempo è sempre un colpo al cuore. Mi piace però l’idea che riescano a trasmettere le stesse emozioni anche ad altre persone. Sono i miei gioielli, e io li regalo a voi con tutta l’anima.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Vedo il palazzo di fronte a quello in cui lavoro, in cui conduco la mia vita parallela da essere umano comune. Guardo quel palazzo e ci vedo il giorno in cui i miei sacrifici saranno ricompensati, e la musica sarà il mio unico datore di lavoro. Ecco la mia Pareidolia.
- Quanto tempo dedichi alle tue composizioni musicali?
Dipende. Non stabilisco tempistiche alle mie composizioni, altrimenti non sarebbero spontanee.
Preferisco scrivere quando ne ho voglia, quando sento di poter dire qualcosa che abbia valore.
- Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Indubbiamente, il primo amore non si scorda mai. Per questo il mio primo singolo, Nolan, è il figlio a cui dedicherei tutte le attenzioni. Probabilmente sarei una pessima madre.
- Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Cantare a Piazza del Popolo (Roma) in occasione di un evento di Emergency. Vedere tutta quella gente sotto il palco è stato elettrizzante.
- Quanto è versatile la tua voce?
Nel mio percorso ho lavorato a vari progetti: band pop-rock, trio soul per matrimoni, duo acustico country. Mi sono messa in gioco spesso, anche se non posso dire di poter cantare tutto. Alcuni generi necessitano di una tipologia di voce che non mi rappresenta.
- Ti senti più Dr. Jekyll o Mr. Hyde?
Nessuno dei due. Mi sento quel piccolo frammento di personalità che si crea nel passaggio tra l’uno e l’altro. Tra il bianco e il nero, sarei il grigio.
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
La mancanza di riconoscenza della figura dell’artista, sia socialmente che economicamente.
- Qual’è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Il non aver tentato abbastanza in alcuni ambiti per paura di non piacere abbastanza.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Assolutamente ad Hayley Williams, lead vocalist dei Paramore e mia musa ispiratrice da sempre. Le dedicherei tutti e tre i duetti.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Mia madre e mio padre, indubbiamente. Sempre in prima linea.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Assolutamente sì. Ho in cantiere un nuovo brano a cui vorrei dare una sonorità elettronica e rock allo stesso tempo.
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
È stato bello parlare con voi! Ringrazio Andrea Gioè, e tutti i lettori del MEI.
Se vi va, di seguito tutti i link nei quali potete trovarmi.
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/jordimusic_/
FACEBOOK: https://www.facebook.com/jordimusician
SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/3EBi8iHwaHjzetkncuZocn?si=a5ZvrQSFRBCD3aDubRXe8w
YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCti-wtoyShDdkBYqZBN9QHA
SITO WEB: https://www.jordimusic.info/
Distruggere di Jordi è presente in AIA Artists for Spotify Vol.7 Spotify – AIA Artists Vol. 7 ♪