♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Yulia.
Yulia è una cantautrice russa, trasferita in Italia nel 2010, alla ricerca di nuove ispirazioni e alternative di vita. Partendo dallo studio del canto pop, è passata al jazz, arrivando a comporre i propri brani dove si mescolano varie lingue e generi musicali.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Prendimi l’anima”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
“Prendimi l’anima” è un piccolo estratto da una poesia più complessa e lunga, scritta da me 6 anni fa circa, in un periodo “abissale” e poco “sorridente”. Ad un certo punto volevo immortalare quella poesia e quel momento. Ho preso il foglio con la poesia e l’ho cantata, seguendo la musica che mi veniva spontaneamente. Dopo ho portato quel progetto crudo a Davide Fasulo, il produttore e arrangiatore con cui collaboro per tutti i miei brani, e gli abbiamo dato forma, dando un tocco di ironia e leggerezza ad un testo che di leggero aveva ben poco.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Per nessuna! 😊 Nell’ascoltare la musica non c’è La Ragione, ma solo Istinto e Cuore. Con i miei brani condivido le emozioni più forti che mi sono capitate nella vita, dando a loro veste e forme differenti. Se un ascoltatore entra in sintonia con il mio sentire, con la mia voce e melodia, è lì che avviene un incontro e scambio tra di noi. Considero questi “incontri” speciali.
- Sei mai stata definita la copia di qualcuno?
No, non sono mai stata paragonata con nessuno nel mio cantare. Forse solo una volta… ascoltando i miei primi brani qualcuno mi ha detto che gli ricordavo Levante (il che lo prenderei come un complimento. Mi piace questa artista.)
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Mi piace paragonare le mie canzoni ai miei bimbi, sono le particelle del mio cuore, parte del mio vissuto, e rappresentano la parte vulnerabile di me.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
La luna, il mondo nella sua immensità, la quiete. Pareidolia? Non saprei…
- Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Ecco, lo sono proprio 😊. No, non ne ho uno preferito. Posso però dire che man mano che li faccio nascere, ogni “figlio” mi assomiglia sempre di più. Come il prossimo brano che sta per uscire… Un brano per me molto profondo, una canzone immagine – slegata da qualsiasi lingua. Sarei curiosa poi sapere quali immagini e emozioni avrà chi la ascolterà.
- Se dovessi definirti con un genere musicale, che genere d’artista sei?
Pop folklorico 😊
Scherzo, sarebbe troppo riduttivo essere un genere solo.
- Qual è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Ogni volta che canto dal vivo, sentire lo scambio tra me e l’ascoltatore.
- Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Non rimpiango mai niente, tutto fa parte del mio percorso.
- Quanto è versatile la tua voce?
Cosa è la voce versatile? Quella che sa cantare 3 ottave e si presta per ogni genere? Non sono io. Il mio scopo non è essere versatile, ma essere me stessa. E condividere quella unicità che ho (che ognuno di noi ha) con l’Altro.
- Il Contest “Onda Rosa Indipendente” che emozioni ti ha evocato durante queste settimane?
Delle bellissime emozioni, sentire le altre voci cantare in un contesto tutto al femminile è stato indescrivibile. Vorrei che ci fossero più occasioni di questo tipo, ma preferirei la prossima volta sentire più brani di ogni cantautrice. Magari due-tre.
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
Incazzare nulla. A volte mi infastidivo se notavo che cercavo di riprodurre canzoni semplicemente per prendere quella nota o per cantarla bene come Quella Cantante, dimenticando della Mia Voce e di quello che vorrei portare nel mondo musicale.
Vedo che hanno preso un piede enorme i Contest Televisivi, dove scelgono i cantanti con le voci più potenti. Questo crea una moda e tendenza (non sempre sana) tra i bambini e i giovani di cantare come loro, oppure iniziare ad essere al 100% versatile e cantare come delle grandi star, come fa Ariana Grande per esempio. Va bene migliorare la propria tecnica, ma la cosa più importante è preservare e coltivare la propria identità vocale, avere cura di trattarla nel modo dolce e empatico.
- Sei più Dr. Jekyll o Mr. Hyde?
Se sapessi chi sono…
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Nina Simone, Pelageya, Rita Dakota.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Mia mamma.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Creare un duo o trio acustico per poter suonare i miei brani dal vivo.
Promuovere il mio ultimo singolo “Raku”.
Finire le due canzoni su cui sto lavorando e mettermi a scriverne delle altre.
Cantare, cantare, cantare.
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Cari lettori del MEI, vi auguro di ascoltare sempre una buona musica, scegliere e cercare i vostri artisti anche se non sono troppo famosi. Là dietro le quinte ci stanno dei gruppi e delle cantanti da paura, con le loro anime complesse, che hanno deciso di non seguire le tendenze e scegliere la strada del cuore. Sceglietela anche voi.
Per chi ha piacere di conoscermi e ascoltare le mie creature mi trovate su YouTube:
https://www.youtube.com/channel/UCGuNZECgTIRZcqOItGQgB4g
E su Spotify:
https://open.spotify.com/artist/6v9NfXN2Z1ghUK8mmzggq8?si=nUXGu5-QTu-QGLnhWO2H3A