Prologo di Fine Anno
L’8 Marzo 2022 grazie al prezioso appoggio e sostegno del MEI, ho dato vita a “Pareidolia Musicale” la mia Prima Rubrica dedicata agli artisti indipendenti.
Quest’anno ho avuto l’onore e il grande piacere di intervistare ben 153 artisti.
Grazie a voi sono cresciuto come persona, come artista e come mi hanno definito alcuni anche come giornalista.
Ho imparato tanto da tutti voi ed è stato un arricchimento incredibile che sicuramente mi da la spinta di voler continuare questo bellissimo percorso nel 2023.
♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica Musicale a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Andrea Gioè.
Andrea Gioè è un cantautore palermitano che dal 1994 ha composto 344 canzoni.
Ha all’attivo 11 album, 3 libri e 10 ep. Oltre alla musica lavora come receptionist al Quintocanto Hotel di Palermo. È sposato da un anno e mezzo con la coreografa, ballerina, professoressa di educazione fisica Miriam Di Malta.
Sono un troppo buono per natura ma ciò non significa che sono un “fesso”. So il fatto mio.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Nel cammino delle mie minchiate”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
“Nel cammino delle mie minchiate” è una sincera autoanalisi del resoconto della mia vita tra successi, dolori e sorprese.
Mia moglie è la musa curatrice delle ferite sanguinanti sopraggiunte in questi anni.
Il pezzo è un sincero pop rock con un finale bello tosto che ti invita a pogare come se fossi ad un concerto dei Litfiba. Al momento ha raggiunto ben 28k ascolti su Spotify ed ha riscosso già un discreto apprezzamento del pubblico.
Di certo non sarà un brano che passa inosservato e a mio avviso resterà nel tempo.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Partiamo dal presupposto che in primis io canto e sforno sempre canzoni per un piacere mio.
Nelle mie canzoni ci sono emozioni che vuoi o non vuoi prima o poi arriveranno al cuore dell’ascoltatore. La mia più grande vittoria è il sapervi emozionati, felici e commossi grazie ad una mia canzone.
- Sei mai stato definito la copia di qualcuno?
Io sono l’eclettico per eccellenza quindi ho il potere di confondere l’ascoltatore in quanto nelle mie canzoni ci trovi e ti aspetti di tutto.
Agli inizi quando andavo nel 2002/2003 alle serate di Karaoke mi paragonarono a Ligabue. A volte a Baglioni, Moltheni, Vasco, Fabrizio Moro. Ma ad oggi il complimento più bello è l’esser stato ribattezzato dal pubblico Francese il “Johnny Hallyday Italiano”.
Per chi conosce questo mostro sacro del rock concorda con me che è un super complimento!
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Tengo tantissimo alle mie canzoni al punto che le ho sempre definite “figli”.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Ho scoperto il significato del termine proprio in procinto di scrivere il mio 341°figlio “Pareidolia”. In una mattina di sconforto ho guardato fuori dalla finestra ed ho visto una nuvola misto sole con un grande becco li a sorridermi … beh quello è stato per me un grande segnale che tra l’altro mi ha dato l’input di scrivere di getto questa canzone che poi è diventata un pò il simbolo cult di questa rubrica musicale. - Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Il mio figlio prediletto è senza ombra di dubbio “Andrea!(… sto rinascendo)”. Proprio una settimana fa ha compiuto 20 anni dalla sua stesura. È la mia forza, la mia cura principale il mio biglietto da visita che ad oggi mi ha donato un botto di soddisfazioni tra cui il 46°su Indie Music Like, RAIPLAY Rai RadioTuttaItaliana; 1°Indipendenti “Emergenti Web” e 16°Indipendenti Web.
Al 2°posto immancabilmente “Lo so” che scrissi nel 2003 a un anno della scomparsa di mia madre. Ci tengo così tanto d’averla anche tatuata sull’avambraccio sinistro.
Poi più passa il tempo ed è sempre più è difficile dare un 3°, 4° posto fisso in quanto ci sono tantissime altre canzoni a cui sono molto affezionato come “Andriam eromA”, “Picciriddu”, “U mari”, “Papà”, “Tu seras le Midi”, “Premura” e via dicendo …
- Quanto è versatile la tua voce?
Col mio vocione ci gioco parecchio. Certo … dal 2004 non ho mai continuato gli studi fatti a Cinecittà Campus con Tosca, Maria Grazia Fontana, Gabriella Scalise e Fabiana Rosciglione.
Il palco è stata la mia continua gavetta, la mia palestra vocale, il vero confronto con i miei limiti.
Diciamo che sulle frequenze medio basse e nei falsetti me la cavo piuttosto bene.
Sulle parti alte ci devo ancora lavorare per ottenere maggiori ottave ma alla fine “sugnu già cuntientu accussì”.
- Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Una delle più simpatiche è stata l’aver girato il 13 Agosto 2017 il videoclip di “Premura” nell’inedita città di Campan in provincia di Lourdes (Francia). Una città di montagna piena di marionette ovunque (le famose “Mounaques”). Mi sono divertito un casino a scovarle in tutti i vicoli e filmarle per poi trasformare tutto in un fresco videoclip che ad oggi è tra i più amati dal mio pubblico.
- Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Grande mi sembra esagerato. Sicuramente oggi ad alcuni provini passati di Castrocaro, Area Sanremo, X-Factor, Tu si que vales, La Corrida ecc avrei proposto qualcosa di diverso e magari probabilmente più opportuno.
Alla fine sono convinto che nella vita nulla è al caso e che ogni esperienza vissuta debba servire ad arricchirci in qualche modo sempre più cercando di farci divenire ogni giorno sempre uomini nuovi e sicuramente migliori di prima. - Quanto tempo dedichi alle tue composizioni musicali?
Non c’è uno standard. Diciamo che di solito sono molto viscerale, istintivo e scrivo di getto quello che mi passa per la testa. Magari alcuni figli sono già nati perfetti con quella scrittura immediata altri hanno richiesto e richiederanno più tempo.
L’ultimazione completa di ogni brano per me avviene sempre quando vado in studio di registrazione e poi ho in mano il Master. A volte modifico ben poco, a volte stravolgo. - Ti senti più Dr. Jekyll o Mr. Hyde?
Sono un perenne Dr. Jekyll che si sforza di reprimere e mantenere calmo quel Mr. Hyde che vulcanicamente parlando sarebbe sempre pronto ad esplodere se non godessi di un autocontrollo quasi “paranormale”.
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
La mancanza di serietà e di rispetto di tante figure presenti in ambito musicale. Non gradisco quando cerco di fare tutto nel migliore dei modi e dall’altro lato mi son ritrovato spesso una strafottenza disarmante. Ecco perché mi son sempre definito “Impresario di me stesso”.
Uno dei tanti torti che ho difficilmente digerito è stato quando nel 2009 un certo “Joker” ha compromesso la presentazione del mio primo album comunicandomi solo 24 ore prima che per problemi di service non sarebbe più stato possibile presentare il disco live con la band.
A quel punto proprio per non fare un torto alla storica Teccà Band che si era impegnata a fondo con me, decisi a malincuore di annullare quella presentazione live che non vide mai più la luce come progettato in origine. Forse anche per questo motivo che negli ultimi anni preferisco esibirmi da solo per evitare possibili situazioni del genere.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Claudio Baglioni, Moses, Umberto Maria Giardini.
Un sogno si è realizzato ad Area Sanremo 2014. Ho duettato con la cara amica Simona Molinari.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Mia moglie è sincera, amorevole, diretta e critica ad ogni mio lavoro artistico.
Mio fratello che non lo dà a vedere ma in realtà conosce tutte le mie canzoni a memoria.
Poi tra familiari e amici la lista è felicemente infinita. - Se potessi tornare indietro …. ?
Sarei stato più partecipe e mi sarei mosso ancor di più per trovare una soluzione per salvare mia madre 20 anni fa. Ma in realtà non posso rimproverare l’Andrea quasi 18 enne che si è ritrovato a crescere di botto dopo la sua scomparsa.
Avrei continuato a studiare seriamente canto, chitarra e pianoforte senza farmi condizionare da eventi collaterali.
Avrei mandato a fanculo prima tante persone prima che potessero diventare un problema per la mia vita.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Ufficialmente dalla notte di Natale sto lavorando al mio 4° libro, quello più lungo che ad occhio e croce potrebbe uscire nel 2044. Sarà la continuazione del Mio Eclettico Primo Tempo, difatti ho già iniziato a scrivere i punti salienti della mia vita dal 2019 al 2022. Chissà negli anni come si evolverà questo Mio Eclettico Secondo Tempo … Stay tuned ♪
Ho in progetto di pensare ad un nuovo album cercando di scegliere solo brani di recente composizione. Non a caso questo 2022 rispetto ad altri anni è stato numericamente meno proficuo di figli proprio in proiezione di questo progetto futuro.
Sicuramente c’è tanta voglia di tornare live con la mia storica Teccà Band che non ho avuto il piacere di poter coinvolgere dal 2018. Perché no … sarebbe figo finalmente un bel concerto in elettrico con la band al completo. Sarebbe bello pubblicare un disco di soli duetti o un concept album solo piano e voce … chissà … sono sicuro che non mancheranno le sorprese.
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Un saluto sincero a tutti i MEIani da Andrea Gioè, cantautore palermitano.
Basta digitare il mio nome ovunque e ovunque mi troverete!
Per comodità eccovi il mio sito ufficiale www.andreagioe.it
Sempre a testa alta e on the rock!
Tempo al tempo e né sentirete delle belle!
Teccà!
Buon anno e Buon 2023! ♪