♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Giovanni Segreti Bruno.
Giovanni Segreti Bruno è un giovane cantautore e un sognatore incallito. Scrive canzoni per necessità, per evadere da un mondo che spesso non gli piace.. e grazie alla musica ha trovato il suo mondo, che è suo.. e di nessun altro.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Ti voglio bene”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Ho scritto “Ti voglio bene” durante il primo lockdown. “Ti voglio bene” sono quelle tre semplici parole che vorremmo dire, spesso non lo facciamo, oppure arrivano quando è troppo tardi. Vuole essere un abbraccio collettivo.. non è un caso forse che sia stata scritta proprio nel periodo in cui eravamo costretti a stare divisi e lontani.. in cui vedevamo nell’altro il nemico. Devo dire che sono tante le soddisfazioni che questo brano mi ha dato. Il videoclip del brano, la cui regia è stata curata da Emanuel Lo, ha superato le 200.000 views su YouTube e il brano ha raggiunto i 200.000 streaming su Spotify. È stato selezionato da Rai Isoradio in collaborazione con Siae e Ministero della Cultura per l’iniziativa “Sulle strade della musica”. È stato scelto nella colonna sonora del nuovo film di Federico Moccia, “Mamma qui comando io” che uscirà al cinema in autunno. Spero che questo brano arrivi a tutti, perché è un brano che veicola un messaggio importante.. e oggi abbiamo bisogno di canzoni che esaltino il bello delle cose. Canzoni che esaltano il brutto, l’odio, la violenza ce ne sono fin troppe.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Perché la mia musica è come un quadratino di cioccolato… rilascia serotonina e dopamina (pessima questa, vè?) - Sei mai stato definito la copia di qualcuno?
Una volta un personaggio noto della tv italiana, durante uno stage.. mi disse “nonostante la tua voce scura, prendi molto dalle voci nere femminili.. come Sarah Vaughan e Dinah Washington”.. non sono stato definito “copia” ma è stata forse l’unica volta che hanno cercato di inserirmi in una casella. - Quanto ti definiresti istrione? Quanto è versatile la tua voce?
Credo sia evidente una trasformazione incredibile dal Giovanni fuori dal palco a quello che poi va in scena e si trova davanti ad un microfono. Ho una luce totalmente diversa. Riesco a raggiungere note che cinque minuti prima di iniziare, durante il riscaldamento, neanche sognavo di prendere. L’energia del pubblico mi dà una forza incredibile. - Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Per me le canzoni sono tutto. Puoi avere una bellissima voce ma se non hai delle bellissime canzoni nulla ha senso. Sei un esecutore! Ma l’artista è colui che riesce a creare. Sono due cose diverse. Le canzoni per me sono pezzi di vita.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
. ho cercato “pareidolia” su google ahah. Sono in un bus, lato finestrino (giuro è un caso lol) vedo una strada. Quella che ho percorso in passato per fare provini, live ecc.. partivo dalla mia terra, la Calabria, con la valigia carica di sogni e di speranze. Ma non solo il passato, vedo la strada che ancora devo percorrere. E mi sembra bellissima. - Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Oddio, inconsciamente credo di sì. Credo ci siano canzoni nel mio repertorio davvero forti e ancora inedite. Però tra quelle che reputo fortissime non saprei scegliere. “Ti voglio bene” resta per me un pezzo speciale. - Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Sicuramente Area Sanremo 2018. Quell’anno al Teatro del Casinò di Sanremo sentire pronunciare “Giovanni Segreti Bruno” nella rosa dei vincitori è stato incredibile. Perché sicuramente non immaginavo. Dai, pensavo fosse la solita storia.. quella del “vabbè tanto so’ tutti raccomandati”. E invece… io non conoscevo nessuno! Addirittura al provino con Baglioni, trovai gli altri ragazzi che erano con i loro manager, agenti, ecc… Mi si avvicina un manager e mi chiede “Ma a te chi ti porta?” (si, il senso era quello…) Io: “mio zio, mi ha accompagnato lui”. - Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Cerco di seguire sempre il mio istinto e finora mi ha permesso di non fare grandi “errori”, quindi non ho grossi rimpianti. - Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Eh… sono troppi! Ti direi Adele, Hozier.. tra gli italiani Mina. - Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
Le ingiustizie. Aspettare ore ed ore in una stanza per fare un provino e poi prendevano gente che, diciamolo, non c’entrava proprio nulla con la musica. - Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
La mia famiglia sicuramente. Chiedo sempre il loro parere sui pezzi che scrivo. - Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Assolutamente si! Come ti dicevo uscirà al cinema il nuovo film di Federico Moccia, “Mamma qui comando io” e “Ti voglio bene” sarà nella colonna sonora. Poi due mesi fa è uscito un brano che ho scritto “Eli Hallo” per Lorenzo Licitra, vincitore di X Factor 11 e Anggun, star internazionale. E poi non nascondo che Sanremo sarebbe un sogno.. quindi potrei presentare un brano. Potrei.
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Un abbraccio fortissimo a tutti i lettori del MEI! Seguitemi su tutti i social per restare aggiornati su tutte le news che riguardano me e la mia musica! A presto.
Ti voglio bene di Giovanni Segreti Bruno è presente in AIA Artists for Spotify Vol.9 https://open.spotify.