♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Toz.
Beh, per raccontare ciò che ho fatto fino ad ora, ci vorrebbe molto, ma molto tempo e anche tanta fiducia da parte dei lettori, poiché è talmente incredibile tutto ciò che ho combinato che non so se tutti effettivamente ci crederebbero.. solo a pensarci mi sorprendo da solo..
Mi posso limitare a riassumere con una parola, “Passione”.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Semplicemente noi”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Mia moglie mi disse una sera.. “certo che potresti essere anche più “comunicativo” a parole..”
così decisi di scrivere quella canzone, dedicata appunto alla nostra avventura.. avrei voluto fargliela sentire per San Valentino, ma sono arrivato decisamente lungo.. ma buono il pensiero.
Nella copertina del singolo puoi trovare le “impronte” delle mani di tutto il team.. la mia, quella di mia moglie e quelle dei nostri due pargoletti.
La canzone fu composta nel 2021, ma fu poi remixata da Roberto Barillari e Fulvio Biguzzi Ferrari (Librasonus) proprio quest’anno.
In questo periodo sto suonando molto, e non ho purtroppo dedicato troppa attenzione alla promozione.
Alle persone che l’ascoltano piace, anche la versione “live” e mi auguro che possa ottenere una buona attenzione anche dai media più importanti.
Fosse per me potrebbe bastare se diventasse la canzone più ascoltata della storia della musica.. vediamo, questo dipende dagli ascoltatori.. 😉
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Penso perché è autentica, vera.. realmente suonata da me o da altri musicisti, non artefatta.
come è registrata è come la suono dal vivo.
E soprattutto ci sono tanti messaggi nelle mie canzoni, che spero un giorno possano anche fornire il loro contributo per un futuro migliore.
- Sei mai stato definito la copia di qualcuno?
Mi hanno accostato a diversi artisti ma preferisco restare sempre me stesso..
cioè anche quando suono della cover (cosa abbastanza rara, visto che cerco sempre di suonare i miei brani) interpreto le canzoni e le suono per come piace o per come mi riesce.. ma certamente non cerco di scimmiottare la band o il cantautore originale.
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
. sono fondamentali..
fu proprio il desiderio di scrivere qualcosa in cui credere che mi portò a cambiare vita e a iniziare questo percorso cantautorale..
“People Without Fear”, “In 10 Years”, “My Name Is Not Important”, “Heroes”, Pride Never Dies”, “They Are Still Here”, “Thanks To You”, “My Dear Faraway Friend”, “Something More” “Let It Go”, “I’m On My Way”, “Quella Scheda Era La Mia”, “Dammi Una Mano”… - Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
No, non conosco il significato del termine..
vedo altre tende (sono in un campeggio) e un cielo grigio.. ha piovuto prima e temo pioverà anche dopo.. o almeno così dicono le previsioni.. ma oggi suono in un locale al chiuso, quindi nessun problema.. - Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Le canzoni non sono figli, sai perché..? perché non crescono.. non cambiano.. 😉
certo sono più affezionato ad alcuni brani rispetto ad altri.
E certamente ci sono momenti giusti per alcuni brani e altri momenti per altri..
mi piace ricordare “My Name Is Not Important” che scrissi anni fa cercando di aiutare un ragazzo che si batteva per aiutare i bambini africani.. scrissi questa canzone per lui, cercando di immedesimarmi… cosa avrei detto o pensato se fossi stato uno di quei bambini guardano al nostro mondo occidentale..? così ho scritto la canzone.
- Quanto è versatile la tua voce?
Direi abbastanza..
sai, quando ho suonato nelle metropolitane di Toronto (con licenza.. è come un lavoro) puoi amplificare la chitarra ma non la voce, cioè non puoi avere un microfono. Quindi devi spingere per essere sentito e ciò ti porta anche ad alzare il tono della canzone.
Poi certamente con il microfono è tutto più semplice e puoi lavorare bene anche sulle frequenze basse.
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
Quando suoni e ti chiedono di abbassare il volume..
cioè siamo circondati da rumori praticamente sempre.. ma se suoni voce e chitarra, spesso diventi un problema..
cerco di prestare attenzione al volume, per non disturbare.. ma se non sei presente, sarebbe meglio mettere su la radio.
- Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Ho fatto diversi tour particolari ed avventurosi.. e questi mi hanno creato, poiché ti trovi a suonare sempre in condizioni e posti diversi.
Ho fatto il primo coast to coast in Canada nel 2015 (da Vancouver a Halifax https://www.antoniopirettitoz.com/roommates-of-the-same-planet ) presentando un format che chiamai “Audio Visual”.. cioè io suonavo voce e chitarra e mia moglie proiettava sul mega schermo i video che avevamo creato per amplificare i messaggi delle canzoni che suonavo.
feci il secondo coast to coast in Canada nel 2017 (https://www.antoniopirettitoz.com/in-the-right-direction-tour ) pedalando, in occasione dei 150 anni del Canada.. volevo portare la mia musica alla gente in modo naturale e diretto, voce e chitarra.. come naturale è il pedalare con la sua velocità “umana”.. andando tra la gente, chiamai il tour “from the roots in the right direction”.. raccoglievo anche fondi per beneficenza.
Feci poi un tour fantastico nel 2020 in Europa (https://www.antoniopirettitoz.com/not-only-a-currency-tour-europe ).. da solo con una bici e un carrellino nel quale portavo l’attrezzatura musicale.. visto che c’era il covid e non si poteva suonare nei locali, mi sono inventato gli “home concert” o meglio i “garden concert”.. praticamente suonavo per le persone che mi ospitavano giorno dopo giorno.. ho girato tutte le nazioni (sulla terra ferma, sono 16) che usano l’euro come valuta con il messaggio “not only a currency”.. sperando che un domani l’Europa possa essere più forte, ma non perché usiamo una comune valuta ma perché veramente collaboriamo meglio insieme.
Ci sono stati alti tour che feci in Europa (https://www.antoniopirettitoz.com/unconventional-tour-europe ) ed in Italia (https://www.antoniopirettitoz.com/enjoywild-tour-italy ) che mi hanno dato tanto e che mi hanno fatto vivere una realtà da musicista che non avrei mai potuto avere se fossi rimasto a casa.
- Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Il problema è il cambiare la tua città.. prima Bologna, poi Toronto, poi Hamburg..
mi piacerebbe creare una band poiché le medesime canzoni verrebbero molto meglio con più musicisti.. ma è sempre difficile quando cambi e devi ricominciare tutto da capo.. poi chiaramente dipende anche dai budget che ricevi.. comunque mi riprometto di cercare di farlo a breve.. almeno crescere progressivamente.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Se posso sceglierne solo tre posso indicare Ed Sheeran, Lucio Battisti e David Gray.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Ce ne sono diversi che ti scrivono, che ascoltano molto spesso la tua musica.. che vogliano dei gadgets, etc.. non posso identificarne uno.. ma posso accostarli a degli “angeli” che sono stati presenti e forti nei momenti giusti.
Alle volte ho pensato, ok, dai, ora basta torna ad un lavoro normale.. beh, queste persone si sono battute per farmi cambiare idea e mostrarmi quanto a loro piacesse ciò che facevo, etc..
ci sono stati diversi angeli nel mio percorso.. chissà chi li ha mandati..? 😉
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Sono in tour proprio ora.. questo l’ho chiamato “a tent & a guitar”.. l’idea è quella di suonare nei campeggi nei quali montiamo la tenda.. e/o nelle vicinanze.. il tour parte dalla Germania, passa per l’Italia e termina in Spagna, devo dire che sono solo all’inizio.. ma è abbastanza “pesa”. Con due bimbi piccoli (2 e 3 anni) più l’attrezzatura musicale e la tenda c’è pochissimo spazio nella macchina.. hai pochi vestiti con te.. e la vita da campeggio con la tenda.. dipende dal tempo. Quando piove e un discreto disastro..
comunque restiamo positivi 😉
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Il Mei mi ha seguito molto durante il tour del 2020, grazie a Giordano Sangiorgi e tutto lo staff.
La mia musica è su Mei Digital grazie a Giuseppe Marasco.. quindi la potete ascoltare sempre su tutte le piattaforme musicali.
Spero di riabbracciarvi presto tutti e di scrivere canzoni che possano toccare l’anima il cuore delle persone.. solo così la musica e la mia avventura hanno senso.
TOZ Antonio Piretti
www.antoniopirettitoz.com