♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Donatella Gregorio.
- Donatella Gregorio è una cantautrice e attrice di origini pugliesi, vive a Roma, compra vestiti dai vintage e scrive canzoni col cuore.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Niente da perdere”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare? - “Niente da perdere” è una lettera aperta ad un interlocutore universale, volta a dare dei consigli sulla base delle mie esperienze di vita, per incoraggiarlo a credere maggiormente nella propria unicità; ho scritto il testo e la melodia in un periodo della mia vita in cui stavo facendo il punto della situazione per capire in che direzione volessi andare; la musica è di MOLLA, il mio produttore, che aveva iniziato ad abbozzare la prima parte nello stesso periodo: insieme abbiamo fatto una magia. Ho ottenuto riscontri molto positivi dopo l’uscita di questo brano, ho messo su una squadra con cui lavorare sinergicamente alla realizzazione del videoclip – che racconta il testo della canzone attraverso la metafora della maschera e del personaggio teatrale – e dopo alcune interviste in radio, sono rientrata tra le 12 finaliste del premio Onda Rosa Indipendente. Ne sono immensamente felice.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Racconto la specificità e imprevedibilità dei sentimenti umani attraverso le mie vicende di vita personali, nelle quali spero che le persone possano ritrovarsi e trovare un personale significato.
- Sei mai stata definita la copia di qualcuno?
Mi è capitato tanti anni fa, ma ero più piccola e facevo parte di un progetto completamente diverso. Gli anni e le esperienze mi hanno aiutata a trovare e costruire la mia identità, e oggi sono felice quando mi dicono che “ho qualcosa di unico e speciale”. - Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Sono la colonna sonora della mia vita, che è immersa nell’arte in tutte le sue forme; infatti, spero che un giorno possano diventare parte di un progetto cinematografico.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Aver studiato greco mi avvantaggia! Stasera il cielo è stellato, ma quando c’è la luna piena vedo il volto di una donna dalle labbra carnose e gli occhi grandi che mi sorride, e veglia su di me. - Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Ho delle figlie splendide e le amo indistintamente, perché ognuna di loro porta con sé un’unica e profonda verità. - Se dovessi definirti con un genere musicale, che genere d’artista sei?
Dopo anni in cui cercavo di incasellarmi in un genere specifico, mi sono ritrovata nella definizione musicale più gettonata dalla critica: un ibrido tra il cantautorato italiano e il soul oltreoceano. - Con “DCA 1995” hai dato il tuo prezioso contributo per MEIforPeace del 18 Marzo 2022. Cosa porti nel cuore di questo evento?
Un profondo atto d’amore in un momento storico dilaniato da odio e potere. La musica salva le vite, e come ha fatto con me quando ne avevo più bisogno durante la mia DCA, così ho voluto fare io unendomi a tanti altri musicisti per portare la pace dove questa fatica a risuonare liberamente. - Qual è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Non credo che mi sia ancora successo, ma tutte le esperienze che ho vissuto fino ad ora mi hanno fatta sentire viva e capace in quello che faccio quando canto, scrivo e suono. Non c’è cosa più figa! - Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Essermi artisticamente autosabotata tante volte. Per fortuna, ho smesso. E adesso faccio uno dei mestieri più belli del mondo, direi una missione. - Quanto è versatile la tua voce?
. grazie alla recitazione, le vie sono infinite. - Il Contest “Onda Rosa Indipendente” che emozioni ti ha evocato durante queste settimane? Incredulità, nel momento in cui ho ricevuto la notizia che fossi tra le 12 finaliste; poi, forte senso di appartenenza alla categoria cantautorale al femminile, di difficile affermazione nel mercato musicale odierno, che merita di essere difesa, sostenuta e valorizzata al pari delle altre.
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
La difficoltà di crescere musicalmente dal momento che, da un po di tempo a questa parte, a definire il mercato musicale ci sono i talent e le major (se po’ dì??) - Sei più Dr. Jekyll o Mr. Hyde?
Grazie alla recitazione ho imparato a servirmi di tutte le mie sfaccettature – indistintamente dottore e creatura – soprattutto quando sono sul palco o sul set. Poi, nella vita privata, protendo più verso Dr. Jekyll. - Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Levante: una cantautrice, scrittrice, musicista, donna forte dai pensieri profondi. Mi ci sento vicina. E poi ci sono Robert Glasper (pianista oltreoceano di musica soul e r&b pazzesco), e Max Gazzè, un poeta, un creativo, un artista lungimirante. - Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
La persona con cui da 11 anni condivido tutta la bellezza di una vita imperfetta. - Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Mi divido tra la carriera da cantautrice e di attrice: in entrambi stanno succedendo cose nuove. Spero di parlarvene presto. - Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Un saluto agli amici del MEI dalla vostra cantattrice indiesoul Donatella Gregorio, vi aspetto su Instagram, Spotify, Youtube, Tik Tok, Facebook e tutti i digital store digitando “Donatella Gregorio”.