♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è
Esma è un coltivatore, coltiva la musica e suona la natura. Se Ascolti le mie canzoni entri nell’ecosistESMA
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Baudelaire”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Baudelaire è nata circa un anno fa ed è nata come sfogo naturale per raccontare diverse storie d’amore andate a male.
Questa canzone significa per me un cambio radicale di sound, la consapevolezza di poter fare ballare e voler essere Pop, cioè diventare con il mio repertorio un cantante popolare.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Una ragione è che così facendo il mio sogno si realizzerebbe ed inizierei a giocare un serie A. L’effetto collaterale, è giusto lo sappiate, ascoltandola potreste rimanere sedotti da Baudelaire.
- Sei mai stato definito la copia di qualcuno?
No, perlomeno non mi è mai stato detto in faccia. Ammetto di essermi ispirato molto a Jim Morrison però per scrivere questo nuovo brano.
- Quanto ti definiresti istrione? Quanto è versatile la tua voce?
La mia voce ha una decisa estensione, la svolta è stata aver fatto due anni di musica in strada in Australia. Cantando quasi tutti i giorni ho ottenuto risultati sorprendenti ed è sbocciata la mia voce letteralmente.
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Non contano, cantano!
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Non ho mai sentito questo termine e mi andrò a documentare, appena letto ho pensato ad un vocabolo inventato. Guardo fuori dalla finestra del Camper e vedo la vetrina della lavanderia a gettoni dove sto facendo il bucato.
- Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
No perché gli altri si potrebbero offendere e pagherei un Karma salato..
- Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
La prima tournée in giro con un furgone per l’Italia con la band (i Moog) con cui son cresciuto da ragazzino. Impagabile sensazione di potere e godere.
- Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Aver più volte detto no a chi voleva cambiare le mie canzoni in passato per orgoglio ed eccessivo purismo.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Kurt Cobain, Jim Morrison e Gianluca Grignani.
- Artisticamente parlando … cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
L’autotune ovunque, i testi osceni di alcuni rapper ed i due anni di coviddi.
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Il mio amico Fabrizio che mi segue ad ogni concerto e mi consiglia su come scrivere meglio.
- Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
A razzo concentrato su Baudelaire e poi le sue sorelle saranno da lanciare sul mercato.
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti. Seguitemi sui social come Enrico Esma, sarà un piacere avervi accanto a questa nuova avventura. Se poi volete farvi un giro potete visitare enricoesma.it
Ciao e ci abbraccio forte!
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