♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Ciaro.
Ciaro è l’altra mia metà, è quel lato “maschio” a cui ho voluto dare voce. Perché credo in fondo che ognuno di noi abbia una parte maschile e femminile dentro sé. Sono una cantautrice marchigiana cresciuta ascoltando la musica dei grandi cantautori italiani…
Una cantautrice con una voglia enorme di fare musica… ma quella voglia, per lungo tempo, l’ho soffocata… perchè si sa, le cose belle fanno sempre un po’ paura.. e per tanti anni, la musica è stata la mia paura… perché scavava nella parte più intima di me, e mi spaventava.. temevo forse, più che il confronto con il pubblico, il confronto con la vera me… fino al momento in cui, un giorno, la voglia ha vinto la paura.. e sono sbocciata
La mia vita è musica…parte tutto da lì.. è tutto ciò che mi muove.. è con la musica che ho trovato il mio senso in questa realtà. Una realtà da cui mi sono sempre sentita estranea, come se non riuscissi mai a trovare un posto che mi appartenesse, che perlomeno sentissi mio, anche solo un poco.
Osservavo il mondo, senza però entrarci dentro.. la vita scorreva, e io mi sentivo sempre così lontana.. fino a quando, questo silenzio dentro il quale mi ero inabissata, ha avuto bisogno di cercare uno sfogo…e ha iniziato a gridare, attraverso la musica… la mia sola fede, la mia ancora di salvezza.. e ho iniziato a dedicarmi alla composizione, tirando fuori quelle sensazioni che nel quotidiano non riuscivano a venire fuori e che reprimevo senza sosta.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Figa”. (Titolo che incuriosisce!)
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
“FIGA” è l’ultimo brano uscito quest’estate che mi ha visto collaborare al testo con Daniele Ranieri e Giulio Iozzi (che si è occupato della parte strumentale) e racconta un’altra fetta dell’estate. Perché non siamo solo noi giovani ad aver bisogno di divertimento, di svago e soprattutto a prescindere dall’età tutti abbiamo diritto (e lo dobbiamo a noi stessi) a sentirci “fighi”. Come rappresentato nel video ho scelto di dar spazio a persone di età più matura e non ai soliti bei ragazzi e belle ragazze dal fisico scolpito…questo è un brano che va contro corrente. Siamo circondati da immagini che richiamano la perfezione…mentre questo è un inno ad apprezzare quello che tendenzialmente viene definito difetto, perché i classici “segni del tempo” possano essere vissuti finalmente con il sorriso. Chiunque può sentirsi figo, basta volerlo…basta crederci. La scelta del titolo invece è una provocazione… Una parola che nasconde molteplici significati. Proprio oggi che diventa sempre più importante l’uso del linguaggio… in un periodo storico in cui ogni cosa viene sempre esasperata, ogni parola rischia di diventare un’arma a doppio taglio…ho scelto di rischiare, perchè senza rischi la vita non ha senso. Mi espongo sempre in maniera molto diretta, senza peli sulla lingua.
“FIGA” mi ha dato delle bellissime soddisfazioni… Attualmente siamo a 70.000 Views YouTube e 37.000 Streaming Spotify. Sicuramente questi sono numeri che regalano molto entusiasmo perché comunque ti fanno capire che ciò che fai arriva.
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Se cercate sincerità, racconti di storie in cui potervi ritrovare… allora credo che la mia musica sia fatta per voi… non sono la tipa che fa autoproclami per “imbonire”il pubblico. Posso soltanto dire che in me c’è la voglia di verità… voglia di raccontare emozioni, storie di vita… che possano toccare i cuori di chi ascolta lasciandovi un segno. Io canto, scrivo per questo… per far sì che magari attraverso un mio racconto qualcuno possa ritrovarsi e magari trarne giovamento in qualche modo…perché sono convinta che a volte una canzone possa salvare delle vite.
- Sei mai stata definita la copia di qualcuno?
Dunque, mi è sempre stato detto (da professionisti del settore e da chi mi ascolta) di avere una timbrica molto particolare e originale. Quindi a questo punto credo che i discorsi relativi a copie e quant’altro non mi riguardino. - Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Ho un attaccamento particolare ai miei brani, in quanto li sento un pò come dei figli.. forse potrà sembrare esagerato il paragone, ma per un cantautore i propri brani sono davvero pezzi di cuore (perlomeno per me, è così)… ogni canzone è legata a una persona, un momento, una sensazione, un’ ideale, un dolore, una gioia… e quindi ogni brano diventa la vita stessa. La musica mi ha permesso di confrontarmi con i miei dolori e combatterli… mi aiuta ogni giorno ad esorcizzare i miei demoni, rendendomi più forte. - Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Ammetto che non ne conoscevo il significato, ma non appena mi è stata proposta l’intervista sono stata talmente attratta dal titolo della rubrica che ho voluto saperne di più… perciò ora so dare una risposta. Praticamente da ciò che ho capito è una sorta di illusione, la tendenza a riconoscere intorno a noi (in cose astratte o indefinite) qualcosa di familiare… dunque, guardo fuori dalla finestra, alzo gli occhi al cielo e vedo me su di un palco con tanta gente che canta assieme a me. - Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Come dicevo sopra, i brani li sento davvero come figli… e come qualsiasi buon genitore farebbe, non ho preferenze. Sono tutti pezzi di cuore, ognuno legato ad un determinato momento che ha lasciato un segno in me. - Se dovessi definirti con un genere musicale, che genere d’artista sei?
Sicuramente posso definirmi un’artista Pop, magari posso essere in gran parte questo. Anche se non amo troppo le “etichette”. È bello variare, sperimentare, per cui cerco soltanto di seguire il flusso di energie e lascio che le cose prendano forma da sé… seguendo l’istinto, con naturalezza.
- Qual’è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Decisamente direi la Finale di Area Sanremo… del 2019. È stata un’ esperienza meravigliosa che mi ha dato tanto… oltre la soddisfazione per il traguardo raggiunto, le emozioni vissute in generale… indescrivibili !!! - Qual’è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Sinceramente non so se definirlo rimpianto (perché se ho fatto la scelta che ho fatto, significa che in quel momento magari non mi sentivo pronta per un’esperienza di quel tipo… perché alle volte non conta quanto desideri arrivare ad un determinato obiettivo… devi anche capire come vuoi arrivarci), però la curiosità di come sarebbe potuta andare c’è… e chissà, magari adesso farei scelte diverse… perché poi con il tempo rifletti e analizzi tanti aspetti… comunque direi la partecipazione ad un Talent, ne ho avuto la possibilità, ero stata chiamata per un provino, ma ho rifiutato… quindi direi possa essere questo un rimpianto artistico…
- Artisticamente parlando, cosa ti ha fatto più incazzare in questi anni?
Come noto spesso accade, ma in generale nella vita e in tanti settori lavorativi… se c’è una cosa che non tollero sono le raccomandazioni (senza merito). Perché io faccio una divisione in questo ambito…parliamoci chiaro, chiunque ne avesse la possibilità (senza voler essere ipocriti) accetterebbe volentieri una piccola spinta per andare avanti… sicuramente avere delle conoscenze può aiutare… e va bene, ci sta. Dico solo che posso accettare ciò quando c’è un reale merito, ma quando non ci sono delle qualità particolari allora non ci sto… e questo mi fa incazzare !!! Posso capire che tizio abbia un contatto, sia amico di, ecc… però che alla base ci sia sempre una dote particolare, un talento… altrimenti davvero poi è normale che mi girino le scatole. Vedere andare avanti persone senza arte né parte è davvero deprimente.
E un’altro aspetto è questa sorta di “gara ai numeri”. Oggi giorno non ti viene chiesto, cosa fai, parlami dei tuoi brani ecc … piuttosto: che numeri hai? Pensare che la musica si riduca ad un numero fa davvero tristezza… come se fossero i numeri a dare valore a ciò che fai, a definirti… meritevole o meno… io questo modo di vedere le cose non lo condivido… perché ci sono tanti artisti talentuosi che magari hanno poco seguito perché non hanno modo di mettersi in mostra o magari perché non sono molto ferrati con i social per cui non sanno muoversi bene da quel punto di vista. Oggi è diventato tutto un mondo di strategie di promozione, servizi per incremento follower, visualizzazioni, streaming… un mondo artefatto a mio avviso. Ma quanti artisti sentiamo oggi in giro che non sanno cantare, che non sanno esprimersi, eppure contano milioni e milioni di views ecc… e tutto perché? Perché si creano un personaggio, quasi come se la musica poi venisse in secondo piano… credo si sia perso tanto dal punto di vista musicale e dei testi…alle volte, vorrei essere nata in un’altra epoca per poter godere davvero della vera musica.
Scusate la franchezza, ma sono una persona molto diretta e schietta.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Allora, questa è una domanda a cui non è semplicissimo rispondere, ma proprio per questo l’apprezzo. Diciamo che ora come ora, considerando che da poco ho realizzato una rivisitazione di un suo brano “il mare d’inverno” (portato al successo da Loredana Bertè), ti direi Enrico Ruggeri. Un Cantautore che apprezzo tantissimo. - Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Decisamente direi la mia fidanzata. - Eventi e progetti futuri ne abbiamo?
Quest’estate ho avuto diverse esibizioni in giro per la mia regione…
E ora mi sto dedicando al prossimo singolo… sto preparando un nuovo progetto. Quindi vi invito a restare sintonizzati per saperne di più.
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Voglio mandare un grande abbraccio a tutti i lettori del MEI, a tutti gli amanti della musica… e ricordate che ovunque c’è musica ci sarà sempre speranza… dove c’è musica non può esserci nulla di male… rifugiatevi sempre in essa, perché saprà sempre capirci e permettervi di trovare la vostra dimensione. Un saluto dal cuore.
Ciaro
Figa di Ciaro è presente in AIA Artists for Spotify Vol.7 https://open.spotify.