Decisamente un tuffo nel grunge che tanto ha segnato storie e generazioni. E sempre più spesso la penna delle nuove voci torna in una dimensione “vintage” per quel che riguarda la scelta di una direzione artistica. Si torna al suono suonato, anzi sudato… sono gli abruzzesi Aneurisma che avevano ampiamente anticipato tutto questo percorso prima della pandemia. Esce oggi “Inside my Rage”, un disco urlato, di rabbia dentro cui il grunge di Seattle sfocia anche in ballad non poco viscose e sempre senza celare uno sfacciato accostamento con i nomi più grandi di questa scena tutta americana. Un disco che sottolineiamo con molto interesse.
Inevitabile chiedervelo: da “Never Say” e da “Insanity” ad oggi… che cosa è accaduto?
Ovviamente dopo “Never Say” e “Insanity” sono cambiate un po’ di cose. Per prima cosa, finalmente abbiamo pubblicato il nostro Album “Inside My Rage” che attualmente è in promozione e distribuzione con l’etichetta Ghost Label Record. Le recensioni fortunatamente stanno andando molto bene. Ci rende orgogliosi il fatto che nella nostra musica riconoscono un sound personale. Come musicisti ci sentiamo molto gratificati da ciò.
Abbiamo avuto anche il piacere di collaborare per il nostro terzo singolo “Come Undone” con una band californiana I Rotten Apple. Attualmente “Come Undone” è in rotazione su molte radio Italiane.
Cosa più importante dopo due anni di pandemia abbiamo ripreso l’attività live tra locali e festival in giro per il paese. Beh sì dobbiamo dire che un po’ di sono successe in questo ultimo anno e mezzo.
La pandemia quanto ha scritto questo disco?
In questo album molte canzoni sono state scritte prima del periodo “Covid19”. Detto sinceramente l’album non ha risentito nella scrittura degli ultimi due anni di pandemia. Ma c’è stato un lato positivo di questo periodo, che purtroppo ci ha costretti a stare lontano dai live. Abbiamo sfruttato questo tempo per creare nuovi pezzi, ricercare, esplorare sound e dinamiche nuove. In verità abbiamo nel cassetto molto materiale per produrre un nuovo album… non vediamo l’ora di entrare nuovamente in studio.
E oggi che impera la guerra, che ferite raccoglie il vostro urlo?
Partiamo da un presupposto: la guerra è una merda. È una delle azioni più oscure che l’essere umano riesca ad attuare. È una cosa che è si insinua nelle nostre ferite, brucia, fa male e non fa altro che logorarci. Il nostro urlo è direttamente proporzionale a ciò che ci circonda e in questo periodo siamo letteralmente incazzati.
Pensiate sia un disco che si rinnova nell’attualità, che non perde coerenza… nonostante il cambiamento di tempo e di storia?
Il periodo storico che stiamo vivendo non è dei migliori, ma guardando indietro l’umanità ha vissuto periodi molto più bui. Certamente è impossibile non rimanere influenzati da quello che sta accadendo. La nostra coerenza sta nel fatto di portare alla luce emozioni e argomenti che ci hanno segnato nel profondo e nonostante il cambiamento in atto cerchiamo sempre di rimanere noi stessi.
Il prossimo video ufficiale?
Stiamo lavorando su un vecchio pezzo scritto qualche anno fa, vi anticipiamo solo che non ci saranno distorsioni e chitarre elettriche, sarà qualcosa di più intimo. Come diciamo sempre, la nostra musica nasce dalle nostre esperienze, dai nostri gusti e non da una lotta tra generi o stili. A volte alcune canzoni, anche se sono più soft, sono in grado di fare più rumore all’interno della nostra anima.
ANEURISMA
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