“Condividiamo fermamente le posizioni espresse dall’industria musicale e dell’intrattenimento per le politiche culturali del prossimo governo. Da sempre sosteniamo questo settore, chiave per la creatività nazionale, tramite l’AFI e la SILB – dichiara il responsabile Cultura di FdI– riteniamo che le politiche per il settore creativo debbano essere concentrate in una Direzione Generale dedicata che al suo interno raggruppi tutti i comparti e le maestranze legate al settore musicale e dell’intrattenimento, considerato come una vera e propria dorsale economica della Nazione . Va ridotta l’aliquota IVA per il settore della musica e dell’audiovisivo al 4% e introdotta la detrazione del consumo culturale l’impatto della pandemia è ancora esistente nel mercato: per questo va estesa la misura del credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda per discoteche, sale da ballo, night-club e simili, al fine di sostenere proprietari ed esercenti ancora in fase di crisi e va incrementato il fondo destinato alle attività chiuse.”