Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la “Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo”, che entrerà in vigore il 18 agosto 2022. Saranno poi necessari i decreti attuativi che dovranno sostanziare i principi contenuti nella legge delega. Con il provvedimento, approvato in via definitiva dalla Camera lo scorso 13 luglio, si delega il governo ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per il coordinamento e il riordino delle disposizioni legislative vigenti e di quelle regolamentari in materia di attività, organizzazione e gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche, nonché per la riforma, la revisione e il riassetto della vigente disciplina nei settori del teatro, della musica, della danza, degli spettacoli viaggianti, delle attività circensi, dei carnevali storici e delle rievocazioni storiche.
Previste, soprattutto, nuove tutele in materia di contratti di lavoro e di equo compenso per i lavoratori autonomi. Infatti il governo è delegato ad adottare un decreto legislativo che rispetti i seguenti princìpi e criteri direttivi: riconoscimento delle specificità del lavoro e del carattere strutturalmente discontinuo delle prestazioni lavorative nel settore dello spettacolo, indipendentemente dalla qualificazione autonoma o subordinata del rapporto e dalla tipologia del contratto di lavoro sottoscritto dalle parti; riconoscimento di un’indennità giornaliera, quale elemento distinto e aggiuntivo del compenso o della retribuzione, in caso di obbligo per il lavoratore di assicurare la propria disponibilità su chiamata o di garantire una prestazione esclusiva; previsione di specifiche tutele normative ed economiche per i casi di contratto di lavoro intermittente o di prestazione occasionale di lavoro; previsione di tutele specifiche per l’attività preparatoria e strumentale all’evento o all’esibizione artistica; determinazione di parametri retributivi diretti ad assicurare ai lavoratori autonomi la corresponsione di un equo compenso, proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto, alle caratteristiche e alla complessità della prestazione; obbligo per le amministrazioni pubbliche di retribuire ogni prestazione di lavoro autonomo nello spettacolo derivante da bandi o procedure selettive.
L’obiettivo della legge, insomma, è quello di conferire al settore un assetto più efficace, organico e conforme ai princìpi di semplificazione delle procedure amministrative e ottimizzazione della spesa, promuovere il riequilibrio di genere e migliorare la qualità artistico-culturale delle attività, incentivandone la produzione, l’innovazione, nonché la fruizione da parte della collettività, con particolare riguardo all’educazione permanente. Dall’indennità di discontinuità agli Osservatori dello spettacolo, passando per la creazione di uno Sportello Inps e l’istituzione di Tavolo permanente al MiC, fino alle Fondazioni lirico-sinfoniche: numerose le misure contenute nel disegno di legge.