I Red Room sono pronti a lanciare il loro primo album – „Teens never tell the truth‟ (tradotto: i ragazzi non dicono mai la verità) – prodotto dall‟etichetta foggiana „Noteum‟, con il sostegno di Puglia Sound Record 2022. La data da segnare sul calendario è fissata al 27 luglio, giorno in cui la giovane band pugliese presenterà ufficialmente l‟album d‟esordio. Il gruppo sta vivendo un periodo d‟oro: dopo l‟esaltante esperienza del Medimex, sono stati scelti da Elisa, per la tappa di Molfetta, per esibirsi nel „Green Village‟, lo spazio che caratterizza il tour ecosostenibile dell‟artista triestina, e rappresenteranno la Puglia al Reset Festival di Torino i prossimi 4 e 5 ottobre.
Li abbiamo incontrati per fare qualche domanda:
Ciao! Benvenuti nel Meiweb, è un vero piacere avervi qui con noi. Per i lettori che non vi conoscono, parlateci un po’ di voi. Chi sono i Red Room? Quando nasce la vostra collaborazione?
Siamo quattro giovanissimi musicisti baresi di età compresa tra i 17 ed i 18 anni: Gianluca Amoruso (voce e chitarra), Francesco Blasi (basso e cori), Rosario Garbati (chitarra), Daniele Fato (batteria) e siamo un po’ in antitesi con le mode e le tendenze della nostra epoca. Nasciamo per gioco, in un pomeriggio del dicembre 2018, ed abbiamo intrapreso un percorso artistico musicale caratterizzato da brani originali e stilisticamente molto personali di matrice post punk e alternative rock. Nel giro di 3 anni, (durante i quali abbiamo studiato musica in maniera intensa, specie in pandemia) abbiamo raggiunto importanti risultati ed abbiamo riscosso notevoli attestati di stima tra gli addetti ai lavori, tra gli adulti cresciuti a pane e rock, e tra i coetanei incuriositi da un genere e da una attitudine alla maggior parte di loro sconosciuta. Ed è proprio tra i nostri coetanei che generiamo reazioni contrastanti, tanto che oltre ad una nutrita schiera di fans e groupies, i Red Room “vantano” anche alcuni heaters, che testimoniano probabilmente la nostra capacità di non lasciare indifferenti nessuno, di fronte ad una nostra esibizione live o all’ascolto di un nostro inedito.
Attualmente stiamo vivendo un bel periodo: dopo l’esaltante esperienza di Puglia Sounds del Medimex, siamo stati scelti da Elisa, per la tappa di Molfetta, e ci siamo esibiti nel ‘Green Village’, lo spazio che caratterizza il tour ecosostenibile dell’artista triestina e rappresenteremo la Puglia al Reset Festival di Torino il 4 e 5 ottobre.
Hanno detto di noi: “I Red Room nascono a fine 2018 ma sembrano arrivare dal 1978, la loro viscerale punk rock attitude e la loro presenza scenica è sorprendente”.
Teens never tell the truth è il vostro primo album, da pochissimo fuori. Come ci si sente ad aver pubblicato?
Il nostro progetto discografico è stato premiato nell’ambito di ‘Puglia Sounds Record 2022’, programma di creazione e promozione di nuove produzioni discografiche, ed è stato presentato dall’etichetta Noteum che ha sempre creduto in noi. Pubblicare un disco di esordio alla nostra età è per noi un piccolo grande sogno ed averlo realizzato nell’ambito di una realtà come Puglia Sounds ci rende fieri ed orgogliosi. Siamo felicissimi di questo disco, ci rappresenta appieno in tutte le sue sfaccettature. Il disco è disponibile dal 27 luglio su tutti i Digital Stores ed anche su supporto CD.
Raccontateci un pò dei 7 brani che sono al suo interno?
‘Teens Never Tell The Truth’ è involontariamente un concept album “nel quale raccontiamo le vicende, le incertezze e le passioni dei ragazzi di oggi”. Il nostro bisogno è raccontare esperienze, comunicare stati d’animo ed emozioni di una età, l’adolescenza, non facile e segnata dalla pandemia; un bisogno che trova sfogo nella musica. Così, le nostre composizioni, basate su un sound da classica formazione rock (batteria, basso e chitarre) e senza l’utilizzo di artifici e sovrastrutture, sono caratterizzate da una urgenza comunicativa energica, introspettiva, rabbiosa e talvolta ironica, che cifra le nostre effettive difficoltà e dei nostri coetanei nel trasmettere agli adulti e, in particolare ai genitori, i nostri reali pensieri, sogni, desideri e preoccupazioni, oltre al disagio qualche volta, di sentirsi inadeguati al confronto con i coetanei stessi.
I brani che contiene il vostro album sono collegati tra di loro?
Assolutamente. Il racconto degli stati d’animo della nostra età vengono descritti nei singoli brani e creano un percorso emozionale che esprime una sorta di disagio coccolato. ‘Teens Never Tell The Truth’ è espressione della nostra vita, delle nostre esperienze, delle nostre ambizioni, delle nostre insicurezze e della nostra crescita, nel bene e nel male.
“Facciamo rock a KM 0” questo è quello che viene riportato nel lancio del vostro album, come mai questa scelta? Trovo sia una cosa incredibile, raccontateci un po’ cosa comporta essere a KM 0.
In realtà questa espressione nasce dal fatto che essendo giovanissimi nessuno di noi ha la patente (risata). Scherzi a parte, abbiamo realizzato un disco nella nostra terra, lavorando con professionisti e non della nostra terra, abbiamo coinvolto molti nostri coetanei appassionati di fotografia, filmica, mixaggio che hanno lavorato con noi creando un team molto solido ed unito. Ci piace quindi raccontare che questo disco è frutto del lavoro di un collettivo a Kilometro Zero.
Siamo giunti alla fine. Felici di essere stati insieme,
Ci sono nuovi progetti all’orizzonte, ci anticipi qualcosa?
Abbiamo in programma una serie di live per promuovere il disco e non vediamo l’ora di partire: crediamo che una band come la nostra realizza la sua totale essenza sul palco, non importa quanto sia grande o piccolo, l’importante è salirci su ed incendiarlo, parola dei Red Room.