“La legge delega sullo spettacolo rappresenta un passaggio epocale, le agenzie di rappresentanza e i manager non sono più considerati banditi a piede libero o agli arresti domiciliari. Ora però c’è bisogno di un passo avanti che va fatto subito e bene perché riconoscere la figura del manager è importante, ma sono necessari i decreti attuativi che fissino le specificità dei management”. Lo ha detto Franco Silvestri, presidente di Ariacs (Associazione rappresentanti italiani artisti concerti e spettacoli), nel corso della conferenza stampa “Le prospettive del mondo della musica lirica sinfonica e concertistica alla luce della legge delega sul codice dello spettacolo problematiche aperte e proposte di riforme attraverso i decreti attuativi” organizzata dal senatore Andrea Cangini (Azione) e ospitata nella Sala Nassirya di Palazzo Madama.
“Non è possibile mettere sullo stesso piano i manager della classica, della lirica e della sinfonica con quelli delle orchestre da ballo, dei deejay, del jazz o delle ballerine di lap dance, ogni settore ha peculiarità diverse. I decreti attuativi, insomma, dovranno definire i requisiti per l’esercizio della professione di manager, oggi troppo spesso esercitata da apprendisti stregoni senza scrupoli”, ha sottolineato Silvestri. Ma i decreti attuativi “dovranno anche mettere ordine sulla natura giuridica delle Fondazioni lirico sinfoniche, superando dopo 25 anni il concetto privatistico-aziendalista per riportare le Fondazioni a una natura pubblica e con un management che abbia figure chiare e mansioni ben definite – ha aggiunto il presidente di Ariacs -. I decreti attuativi servono subito e non devono giacere sui tavoli del Ministero della Cultura perché verrebbe vanificato il senso della riforma contenuta nella legge delega sullo spettacolo”.