Partiamo da voi: Rita Bincoletto, Diego Vio e Max Trabucco. Quando nasce la vostra amicizia e, soprattutto, la vostra bella collaborazione artistica?
La nostra amicizia nasce molti anni fa collaborando in diversi progetti musicali. Rita e Max si sono conosciuti studiando insieme in Conservatorio nella classe di Jazz; l’incontro con Diego avviene successivamente nel 2014 a Venezia, assieme a Rita prendono parte ad uno spettacolo teatrale.
Il progetto Duende invece nasce un paio di anni fa, in seguito alla composizione di musiche e testi di alcuni brani ispirati allo stile mediterraneo che dopo vari concerti abbiamo consolidato fino alla registrazione dell’album.
Duende è il nuovo disco pubblicato per Abeat Records. Un lavoro “mediterraneo”. Quale è il file rouge che lega queste canzoni?
Il file rouge che lega questi brani è il tema del viaggio onirico dove l’istinto guida il viaggiatore a riscoprire le radici dei luoghi che ispirano melodie arabeggianti e canti antichi, e naufragare tra le onde di questa sensazione. Dal canto profondo, nero e vivo tipicamente “Duende” della Spagna, attraversando le isole della magna grecia, fino alle porte di una città incantata e meta di scambi e ispirazioni secolari tra oriente e occidente, questo viaggio musicale evoca la suggestione e il mistero che hanno visto questo mare teatro di incontri leggendari tra le culture che vi si affacciano.
Non solo un viaggio geografico ma anche introspettivo, già la parola Duende racchiude in sé un sentimento: è quello di creare una relazione tra gli opposti mondi dentro di noi, tra mondo esteriore e interiore, è una guerra di emozioni, un legame misterioso tra l’oscurità dell’inconscio e la luce della coscienza, un elevato stato di emozione che si concretizza nell’atto artistico come spiega bene il poeta Garcìa Lorca. Il disco infatti contiene brani come Isola e Duende, che descrive appunto un mondo introspettivo, e altri come Amygdalaki Tsakisa, brano tradizionale greco che brinda al godere della vita in compagnia delle persone che amiamo. Parliamo anche dell’amore e dei suoi sentimenti contrapposti in Esperaré ma anche della dolcezza del naufragare nei nostri pensieri in Samba em Naufrágio.
Quanto di ognuno di voi tre c’è in questo lavoro e come i vostri tre talenti si combinano nel disco tutto?
Tutti e tre abbiamo contribuito alla realizzazione del disco. Il gusto per la musica che si affaccia al mediterraneo è una caratteristica comune, anche se ognuno si esprime anche in altri generi musicali. L’album è stato ideato da Rita Bincoletto e Diego Vio compositori dei brani originali; i testi sono scritti da Rita e nel disco compaiono anche due canti antichi in seguito ad una ricerca delle musiche mediterranee. Il contributo di Max Trabucco è stato importantissimo perché con l’uso di particolari percussioni come l’Udu, il Bodhran, e molti altri ha saputo concretizzare la nostra ispirazione. L’ospite speciale di questo lavoro é Anais Drago, talento del violino che ha colto subito lo spirito del progetto e si è immersa con noi in questo viaggio.
Duende dal vivo: come si sviluppa?
Mentre nel disco abbiamo dato un ordine ai brani in base alla loro sonorità, nella dimensione live cerchiamo di seguire un percorso di viaggio geografico, partendo dal mare e attraversando le sue coste; dalle sonorità della Spagna, alla Grecia fino ad arrivare al mondo del Medio Oriente.
Come nel processo di registrazione di questo disco, anche ai concerti lasciamo spazio all’improvvisazione e alla sperimentazione.
Quando e dove i prossimi concerti?
Dall’uscita del disco il 9 Giugno abbiamo presentato il lavoro in molte occasioni, per esempio a Venezia il 14 luglio per la rassegna “Women for Freedom in Jazz”. Per gli aggiornamenti dei prossimi appuntamenti potete seguirci nei canali social.