Eccolo il quarto singolo per il cantautore abruzzese che conferma la produzione di Cristiano Romanelli degli UMMO… lo abbiamo ampiamente celebrato nelle sue release precedenti e non manchiamo ora con questo quarto lavoro dal titolo “Fermo Immagine”, canzone d’amore e di vita che si consuma nelle acide dinamiche della nostalgia come del tempo che cambia molte cose e molte altre invece le ferma come dentro una eterna fotografia. Un brano che forse come altri manca di quel sapore blues che tanto accostiamo ai lineamenti della sua voce. Aspettando il disco d’esordio…
Incisi Records: come nasce e cosa ti porta dalle loro trame?
Conosco i ragazzi della Incisi Records da anni e ho avuto il piacere di collaborare con loro in più situazioni. Hanno da subito preso a cuore il mio progetto supportandomi ed aiutandomi con grande professionalità, pertanto posso definirmi più che felice di poter lavorare di nuovo insieme a loro.
Raccontiamoci un poco del “Fermo immagine” che vivi in questa canzone. L’amore tossico che non passa o il bisogno che tutti abbiamo, quasi cronico, di fermarci dentro le abitudini?
Più il fermarsi dentro le abitudini. Sappiamo tutti che la ruotine può facilmente diventare noia e mostra sempre di più i difetti dell’altra persona. D’altro canto, il ricordo di certe abitudini può fare del male perchè, come un fermo immagine, rimane vivido e fisso ed ogni volta che si ripresenta porta con sè una forte malinconia. Ci vorrà tempo prima che diventi parte di noi senza far male. Ci si rende conto di cosa si aveva solo quando si perde.
Autobiografia o semplice storytelling? Visto che la genesi del brano doveva essere altra…
Penso che ognuno di noi abbia sperimentato almeno una volta nella vita questa situazione, è una situazione piuttosto familiare. Nonostante questo, non mi sono ispirato a nessuna storia in particolare. Infatti avrei voluto scrivere una canzone sul crollo della persona e sulla perdita di sè stessi, realizzando che questa condizione si crea anche dal distacco emotivo da qualcuno di importante. Come abbiamo detto prima, si perdono le certezze e le abitudini e questo può generare la sensazione di aver perso una parte della propria persona. Quindi ho lasciato andare la penna sul foglio e subito dopo ne è uscito questo pezzo. E‘ come se qualcosa nel mio incoscio si fosse manifestato ed avesse riportato in musica qualcosa di represso e dimenticato. In qualche modo è riuscito ad uscire.
Il blues di Mezzalibbra? Come si sta ridefinendo? E dove lo troveremo?
In questo singolo l’ho accantonato un po’ a favore di un’impronta più pop rock. Ho deciso di uscire dalla mia “comfort zone” e testare nuove sonorità, anche perché un musicista, secondo me, deve saper essere camaleontico e riuscire a trasmettere ciò che ha da dire anche con stili diversi senza mai perdere la sua personalità. “Fermo Immagine” la considero una sorta di sfida, perché è una canzone che parla di qualcosa di cui non ho mai parlato fino ad ora e ho voluto pubblicarla nella maniera più diretta possibile: come singolo che presenterà il mio primo EP. Dunque, all’interno di questo nuovo lavoro si troverà, oltre al caro vecchio blues e “Fermo Immagine”, nuovi singoli tutti diversi tra loro. Spero di farvelo sentire presto.
E cosa manca ora al disco d’esordio? Stamperai anche in vinile?
In realtà siamo a buon punto, manca davvero poco. Sia io che tutta la squadra siamo molto soddisfatti di come sta uscendo, in primis perché è un lavoro molto intimo che avrei voluto pubblicare diverso tempo fa, inoltre perché sto lavorando con dei grandi professionisti e ci stiamo impegnando tutti moltissimo affinchè questo EP esca nel migliore dei modi. Per quanto riguarda la stampa in vinile mi piacerebbe molto, essendo io stesso un grande amante e collezionista di vinili. Ci sto ancora pensando ma la cosa mi alletta particolarmente.