E torniamo a parlare con Mauto, un nome ormai di riferimento nella scena romana e non. Dopo quel disco importante come “Il tempo migliore”, anche suonato e ripubblicato interamente per piano e voce dal titolo “Il tempo migliore – Acustico” anche arricchito dal singolo “Nero Bianco e Blu” con Miranda Martino (musica inedita di Mauto scritta per le liriche mai pubblicate di Piero Ciampi), oggi è tempo di due nuove release. La prima uscita proprio l’11 Aprile, giornata mondiale contro il Parkinson: parliamo del singolo “Le mani nel vento” (sempre tratto da “Il tempo migliore”) lanciato in radio e in rete anche grazie al bellissimo video ufficiale per la regia di Claudio Piccolotto dove la danza e la vicinanza dei corpi si muovono in un dialogo armonico che significa anche allegoria di vita e di comunione. E poi una nuova scrittura dal titolo “La tua rivoluzione” che attinge ovviamente da quella celebre “Talkin’ Bout a Revolution” di Tracy Chapman ma che qui ritrova liriche nuove e in italiano che per la penna di Mauto significano anche nuova rinascita, nuova esistenza e non solo dopo questo tempo assurdo che abbiamo vissuto. E il 45 giri digitale che citavo nel titolo? Beh perché anche “La tua rivoluzione” la troviamo sia in versione prodotta come nel video ufficiale sempre diretto da Claudio Piccolotto, che in una versione acustica chitarra e voce.
https://www.youtube.com/watch?v=KmmqK6bVF-U
Ritroviamo Gianfranco Mauto e mettiamo in circolo questi due nuovi brani. Il passato e il futuro. Un ponte per nuove cose?
Sicuramente una prospettiva aperta verso il futuro, con più determinazione e voglia di sperimentare e cambiare, provando a lasciarci alle spalle la paura e lo sconforto. I prossimi brani partiranno da qui, ed anche il mondo sonoro prenderà spunto da questi ultimi brani.
E queste nuove canzoni di Mauto saranno sempre in doppia faccia, prodotte e acustiche?
Credo che ne verrà un mix, un bilanciamento tra la ricerca di suoni moderni ed il gusto delle vibrazioni acustiche, mondi che comunque entrambi mi appartengono e non voglio smettere di scandagliare in profondità.
Un passo indietro: cosa hai raccolto dall’inedito di Piero Ciampi? Un discorso verso il quale siamo molto sensibili…
Innanzitutto una grande crescita artistica umana e personale, dopo aver potuto interpretare quel testo inedito nel brano “Nero bianco e blu”; aver avuto il regalo di cimentarmi con liriche così alte e così fuori dal coro sgraziato contemporaneo, e per questo così moderne, imperiture mi ha donato una grande spinta verso la ricerca di essere comunque se stessi, sempre. Poi la fortuna di aver potuto incontrare Miranda Martino, un’artista immensa con cui spero di poter collaborare ancora in futuro. Resta un po’ di amaro se penso alla mancanza di interesse da parte anche di esperti del settore o blasonati premi: di certo non io, ma Piero Ciampi e Miranda avrebbero meritato più attenzione e rispetto artistico.
https://www.youtube.com/watch?v=YMf-Vny0Ka4
E qual è la vera rivoluzione per Mauto? L’origine e la radice della verità, dove pensi di trovarla?
Essere ogni giorno pronti a combattere per le proprie idee, grandi o piccole che siano, di fronte qualunque ostacolo. Soprattutto in questo momento storico di totale “appiattimento”, quasi un’ecatombe delle emozioni e dello scambio reciproco umano, scegliere da che parte stare, dire come la si pensa: è questo il tempo migliore che fa la nostra rivoluzione.
La musica, le mani, il suono nudo… un cantautore oggi che armi ha per parlare alla gente contro la vita ampiamente prodotta del mondo digitale?
Mi piace definirmi più un musicista che canta come diceva Pino Daniele: e di certo dalla nostra abbiamo questo suono “nudo” e parole vere da poter utilizzare ma soprattutto il coraggio di andare oltre le apparenze e parlare ai cuori ed alle anime in modo sincero; credo che questo alla lunga sarà il modo per essere vicini agli altri, sopra l’indifferenza musicale ed il trito radiofonico che ci circonda.
https://open.spotify.com/album/7lcEkqO2gzdSyYkau18ju1?si=1da33af6909e461d