Dopo “Maggio19 – Shades Of Soul Vol.3″ e un periodo di pausa, UanmNess (conosciuto come Ness negli anni passati) decide di pubblicare il volume 4 della nota saga “Shades Of Soul” e ufficializzare il suo ritorno comunicando l’uscita del suo terzo disco ufficiale dopo “Philosophy” nel 2014 per BM Records e “Prince Caffè” nel 2018 per Trumen Records. Il nuovo capitolo della saga “Gettoni – Shades Of Soul Vol.4” esce per 33 Db Good Noise, neo nata etichetta co-fondata dallo stesso artista a Salerno.
Gli abbiamo fatto qualche domanda!
Ciao! Benvenut* nel Meiweb, per i lettori che non ti conoscono: Chi UanmNess? Da dove deriva il tuo nome? Quando ti sei avvicinato per la prima volta alla musica?
Mi chiamo Fausto Marino in arte UanmNess, vengo da Sala Consilina, in provincia di Salerno e da una decina di anni scrivo e produco musica prevalentemente rap. Ho già pubblicato diverse opere tra cui due album ufficiali.
Per quanto riguarda il mio nome, UanmNess è un classico intercalare campano che esprime stupore la maggior parte delle volte e nel periodo in cui ho vissuto al nord veniva usato davanti al mio nome artistico originario che era Ness.
Non sono mai stato in grado di darmi un nome da solo, ho sempre usato nomi che gli altri mi affibbiavano. Decisi anni fa di passare da Ness a UanmNess perché rispetto al primo, metteva in risalto la territorialità che ho sempre espresso e che, evidentemente, le persone attorno a me hanno percepito.
Mi sono avvicinato alla musica in maniera molto naturale. Non vengo da una famiglia ne di musicisti ne di artisti in generale. Ho sempre provato attrazione per tutta la musica e fin da bambino ho sfruttato tutti i mezzi a mia disposizione per scoprirla, ascoltarla e assimilarla.
Ho sempre avuto un’attenzione particolare per i testi e questo mi ha portato a scrivere le prime cose intorno al 2003.
Il primo vero approccio con la musica è avvenuto intorno al 2009 entrando in contatto alcuni musicisti della mia zona, prima di allora per me è stato molto difficile immaginare un percorso musicale. Un po’ perchè non ho avuto la possibilità di studiare uno strumento da ragazzino, un pò perché dalle mie parti non c’era nessun esempio concreto da cui attingere insegnamenti e ispirazione per intraprendere una strada artistica.
Da quando ho iniziato in poi non mi sono mai più fermato e sono molto soddisfatto del cammino che sto facendo. Il fatto che io riesca a vivere producendo musica mi rende molto orgoglioso rispetto alle mie origini soprattutto.
Shades Of Soul è una collana di EP tematici. Il 4 volume è appena uscito. Ci spieghi e racconti come nasce e quali sono gli altri EP della raccolta, per coloro che non ne hanno mai sentito parlare o non l’hanno mai ascoltato?
Quando mi chiedono di Shades of Soul parto dicendo sempre che io odio l’idea di produrre brani che per diversi motivi non verranno mai pubblicati.
Partendo da questo concetto, ho pensato di creare un contenuto in cui inserire e canalizzare tutte le canzoni che precedono la scrittura e la produzione di un album ufficiale.
Negli ultimi anni produrre questi Ep è diventato cruciale per sperimentare al meglio suoni nuovi ed evolvere la mia scrittura fino ad arrivare a decidere che forma e contenuti avrà il mio nuovo album.
“Homework” e “WAR” sono i primi due capitoli usciti prima della pubblicazione di “Prince Cafè” il mio secondo album ufficiale ed entrambi sono caratterizzati da sound molto definiti e temi si differiscono da Ep a Ep. Il terzo capitolo “Maggio 19” invece è caratterizzato dalla collaborazione in tutte le tracce di Mezzometro, uno dei pochi artisti con cui riesco a scrivere a 4 mani.
GETTONI, questo quarto volume è la vera e propria intro del mio prossimo disco.
Il concept di Shades of Soul 4 si rifà al mondo video-ludico dei primi anni 90′, quando le prime console entravano nelle case delle persone e i cabinati arcade erano uno dei principali passatempi per noi ragazzini dell’epoca.
Le canzoni che compongono questo Ep le immagino come gettoni, il mezzo che ti permetteva di viaggiare in quel mondo immaginario in cui ci si ritrovava giocando. Ogni brano una partita, ogni partita un gettone.
In ogni pezzo ho cercato di riscrivere e reinterpretare alcuni dei “villain” di videogiochi, quasi sostituendomi a loro al fine di far emergere la loro parte più umana e sensibile.
Ho provato a sovvertire la natura originaria di ogni cattivo con lo scopo di mostrare solo un punto di vista diverso sulle azioni dei personaggi in questione rispetto a quello dell’eroe di turno e quindi punto di vista “giusto” per partito preso. Principalmente i toni di GETTONI sono intimi e introspettivi ma lasciano spazio anche a sfumature leggere e apparente mente spensierate. I temi trattati sono diversi e variano dai più sentimentali ai più attuali, tutti trattati sotto un punto di vista personale e umano.
La musica che ho prodotto per gettoni è minimale, composta da pochi suoni che secondo me sono messi al posto giusto. Stilisticamente vicino alla LoFi con campionamenti soul e rnb. Consiglio l’ascolto di Gettoni a chiunque abbia voglia di condividere i propri flussi di coscienza.
Se potessi scegliere un artista con cui fare un duetto, chi sarebbe e perché?
Il sogno irrealizzabile è Mac Miller. Nessun artista mi emoziona quanto lui. Irrealizzabile per motivi che praticamente conosciamo tutti, però vista la domanda non potevo non rivelare questo mio sogno. Se domani mattina potessi fare un duetto molto onestamente lo rifarei con Tormento dei Sottotono. Ho avuto la fortuna di fare un pezzo con lui per il mio disco Philosophy di qualche anno fa, e per me rimane uno degli artisti più completi e stilosi del panorama musicale italiano oltre che una persona squisita, disponibile e con una mentalità spaventosamente aperta.
Ci sono nuovi progetti all’orizzonte?
Sicuramente un album. Non so precisamente quando uscirà, infatti mi sto prendendo il giusto tempo per fare tutto al meglio senza fretta e limiti stringenti.
In realtà sono a buon punto con la scrittura ma non sono ancora pienamente soddisfatto, sento che manca ancora qualcosa.
Cercherò di collaborare con molti artisti nel prossimo futuro sia con le mie produzione sia con duetti e brani condivisi, ho molta voglia di confrontarmi con artisti magari anche lontani dal mio genere di appartenenza, sia per creare qualcosa di veramente originale, sia per imparare qualcosa in più.
Sono convinto che le collaborazioni siano principalmente un confronto in cui le due parti oltre a stimolarsi a vicenda crescano anche a livello musicale.
Social:
https://www.instagram.com/uanmness/
https://www.facebook.com/UanmNess
Link video:
Link Spotify: