DI ALICE VALERIA OLIVERI
Gli ultimi saranno i primi, si diceva. E il Festival quest’anno l’ha confermato, con la ribalta del perdente.
Ogni settimana una riflessione tra social e televisione, vicende e personaggi ad alto tasso di deperibilità.Vent’anni fa, nel 2002, all’ultimo posto della classifica di Sanremo c’erano i Timoria con la canzone “Casa mia”. Oggi di questo brano hanno memoria in pochi: riecheggia solo come testimonianza del passaggio della band bresciana sul palco dell’Ariston. Nella storia del Festival, infatti, rimangono le stranezze, i tormentoni, i grandi successi, le cadute, gli imprevisti. Siamo portati a dimenticare fisiologicamente tutto ciò che sta sullo sfondo, le decine e decine di canzoni in concorso che spariscono senza lasciare traccia. Quest’anno, all’ultimo posto della classifica di Sanremo, c’era invece Tananai.Poteva trasformarsi in uno dei fili d’erba che compongono il grande prato della kermesse, e invece è diventato fiore, aggiungendosi alla lista dei pochi e fortunati ultimi illustri. Inutile cercare una formula che spieghi il motivo per cui alcuni artisti, alle volte, riescono a ribaltare la classifica: le ragioni sono tante e cambiano via via. Ma una cosa è certa: la rilevanza di un personaggio non piove dal cielo; il trucco, semmai, può essere far credere che questa cosa arrivi dal nulla. Tananai ha capito che oggi per essere un artista pop non basta fare hit, devi metterci lo storytelling, la narrazione parallela al palco, i fuori onda, l’emoji che funga da allegoria per il fandom – nel suo caso, una lontra. Quell’ultimo posto poteva passare inosservato, e invece lui è diventato un personaggio, o forse è più attuale dire un meme.Un frammento di racconto su internet può diventare virale o può sparire nel nulla. Nel caso di Tananai, il video nei camerini del teatro Ariston ha aperto un varco con il pubblico che lui stesso ha sapientemente allargato. Amato subito dalla tv generalista per la sua apparente giovane sfiga – figlioccio di zia Mara, pupillo di Amadeus, ospite gradito di Zoro – e accolto su internet a braccia aperte per la sua perfetta compatibilità con il mezzo, tra tweet ironici, storiessimpatiche, un’estetica romantica e un po’ fattona, tutta occhiaie e rose rosse. Insomma, Tananai è un perdente ma non è un loser.Ora Tananai siede al fianco di Fedez, nelle vesti di ennesimo co-protagonista delle sue avventure estive in cima alle classifiche, nel singolo “La dolce vita”. I due si conoscevano da prima, ma un tempo il cantante dell’ultimo posto stava dietro le quinte, a scrivere per il principe dei tormentoni. La prima prova stagionale post-sanremese è stata dunque superata, e il merito è oggettivamente tutto suo. Social media manager di se stesso, Tananai è la pop star del presente. Il problema, piuttosto, è che nessuno sa quanto sia pericolosamente vicino il futuro.