Un marchio che ormai si è fatto strada nelle attenzioni della scena indie e noi del MEI abbiamo spesso celebrato il suo lavoro. Parliamo della Elastico Records che torna in scena con un progetto davvero ricco di glamour, di fascino e di quella teatralità che certo non deve mancare se parliamo di un collettivo come Le Cadavere Squisite, nato nel 2016 a Bologna in un laboratorio di Scrittura Teatrale tenuto da Rita Felicetti… inevitabile parlare di impatto scenico se consideriamo che il collettivo è formato da 5 attrici, autrici, musiciste, clown e cabarettiste. Il nuovo singolo è “Più di là che di qua” firmato anche dalla produzione di Umberto Maria Giardini. E noi lo mettiamo in circolo come possibile…
Torna la Elastico Records e torna quella musica tutta al femminile. Il cadavere per voi che simbologia è? Cosa rappresenta davvero?
Si certo è musica al femminile ma con collaborazioni maschili: il produttore Umberto Maria Giardini, il regista del video clip Giovanni La Parola.
La collaborazione con Elastico Records per noi è importante perché crediamo nella forza ‘ femminile’ ma anche perché lavoriamo nello stesso territorio e questo rende le cose più affini. Le ragazze di Elastico hanno subito capito la nostra poetica rock demenziale e cercano di esaltarne le qualità.
Al femminile perché tocca argomenti e problematiche anche molto femminili ma di certo ” più di là che di qua” ci andremo tutti! Ahaha sdrammatizziamo perché siamo un po’ stufe di fare musica al femminile, facciamo musica e basta.
Il Cadavere Squisito o anche detto “eccellente” è il gioco caro ai surrealisti che utilizziamo per scrivere canzoni e monologhi. È da lì che nasce il nome della band. “Cadavere”, perché nel momento in cui nasce una canzone è di conseguenza pronta a morire. È la natura delle cose .
Ironia ma forse più allegoria… un modo per scappare dalla realtà?
Più che per scappare dalla realtà, un modo per afferrarla in ogni sua sfaccettatura! La realtà può fare paura a volte, per questo esiste la sdrammatizzazione.
Dicono che i clown siano decisamente custodi di una tristezza interiore… e questo brano sotto traccia sembra tradirla… vero?
Siamo clownesse e siamo attrici comiche e siamo di certo molto molto complesse perciò più vulnerabili. Se non vedessimo il lato triste delle cose, non potremmo approfondire la controparte buffa e ironica.
Il punk sembra far capolino… musicalmente parlando a cosa dovete l’ispirazione?
Gli Skiantos di certo sono d’ispirazione. Elio e le storie tese, ma anche i cartoni animati, Cristina D’Avena e poi ci piace molto Nada e Margherita Vicario e i CCCP e Nilla Pizzi e Caterina Caselli e Madame e Bianconi e…. di tutto di tutto ahahahah tutto tutto !
A chiudere: sarà l’incipit di un vero disco?
Chissà, abbiamo molti pezzi già scritti e nascosti che a volte accenniamo in alcuni live per testarne l’ orecchiabilità. Cercheremo di capire come e quando registrarli!!