Ciao! Benvenut* nel Meiweb, per i lettori che non ti conoscono: Chi è Daniele? Quando nasce la tua passione per la musica?
Daniele è un medico psichiatra e psicoterapeuta, padre di due figli, persona un po’ schiva ed introversa, ma che coltiva grande passioni, crede profondamente nei valori della solidarietà e dell’amicizia, ama il bello in tutte le sue forme, la musica, la poesia, le arti figurative, i paesaggi, le città, i colori cangianti della vita, dell’amore.
La musica mi ha accompagnato per tutta la vita, in tutte le sue forme. All’età di 14 anni ho iniziato a strimpellare la chitarra da autodidatta, poco disciplinato, ho da subito cercato di imitare, con pessimi risultati, i cantautori dell’epoca: De Andrè, De Gregori, Guccini, dall’altra Dylan, la West Coast, Cohen, etc… . Sono nate così le primissime canzoni, inevitabilmente ingenue e , riascoltate oggi, abbastanza inascoltabili! Era l’epoca del movimento studentesco, della passione politica. Con un gruppo di amici mettemmo su un repertorio di canzoni politiche, Pietrangeli, Della Mea, Inti Illimani, girando per SOMS e Festival dell’Unità. Poi venne la volta del folk, con la riscoperta dei canti popolari del territorio, successivamente ci venne voglia di proporre brani nostri per alcuni anni. Poi presi dai diversi percorsi di vita, il gruppo di amici si sciolse, ognuno per la sua strada. Nel 1981 mi convinsi su sollecitazione di amici a proporre le mie canzoni alla Ricordi, presso cui feci un provino, naturalmente senza successo.
Niente di nuovo è tuo ultimo disco, ce lo racconti? Com è nato?
Niente di nuovo è il mio album di esordio, alla fresca età di 62 anni! Per più di vent’anni, preso dal lavoro e dagli impegni familiari, abbandonai completamente la musica suonata, la chitarra giaceva nella custodia. Tuttavia ad un certo punto, la verve creativa, quasi da un giorno all’altro, 10 anni fa circa, riprese vita, con la poesia. Quasi mi avessero tolto le manette ai polsi, iniziai a scrivere in modo quasi compulsivo. Grazie alla rete iniziarono i primi contatti con poeti e critici. Nel volgere di poco mi trovai completamente immerso in quella nuova grande passione e, fortunatamente, apprezzato da diverse persone dell’ambiente letterario, pubblicai 3 raccolte poetiche.
Un giorno presi la chitarra in mano, e, per quanto arrugginito, qualche accordo e qualche melodia vennero in aiuto alla scrittura poetica. Da 5 anni a questa parte ripresi a scrivere canzoni, con una maturità e una consapevolezza nuova. Le canzoni ritornarono con una certa naturalezza, le ispirazioni rimasero quelle della mia gioventù, con contaminazioni nuove e del tutto inaspettate, forse qualcosa di originale si faceva strada. Una ventina di canzoni presero forma, alcune scritte di getto, altre che arrivavano e scivolavano via per poi tornare.
13 di queste alla fine sono entrate nel disco. Niente di nuovo è il titolo che abbiamo voluto dare al progetto,ironicamente per sottolineare il fatto che , allo stato attuale delle esperienze musicali di oggi, non vi è veramente niente di assolutamente nuovo da proporre, l’ispirazione è quella dei classici del cantautorato italiano, anglosassone e francese, con qualche richiamo al folk e alla musica brasiliana, anche se qualcosa di nuovo forse riesce a fare capolino.
Il disco è nato con il fortunato e del tutto casuale incontro con Paolo Enrico Archetti Maestri degli YoYo Mundi, che , con mia grande sorpresa, ha dimostrato di apprezzare le mie canzoni, proponendomi dopo poco di farne un disco, curandone, con il supporto importante del bravissimo fonico Dario Mecca Aleina, gli arrangiamenti. Al disco hanno partecipato cari amici, come Giorgio Penotti al sax, armonica e flauto, Mara Tinto e Massimo Torchio alle voci, Chiara Giacobbe al violino e arrangiamento d’archi, naturalmente Paolo Enrico Archetti Maestri alle chitarre, basso elettrico, charango, ukulele e bouzuki, Ginetto Capogna alle percussioni, Dario Mecca Aleina al pianoforte e mellotron e la sezione ritmica degli YoYo Mundi: Eugenio Merico alla batteria e Andrea Cavalieri al contrabbasso e basso elettrico. A tutti loro va il mio più sentito ringraziamento. Le canzoni hanno assunto una nuova vita, arricchite e impreziosite dalla sapiente produzione. Ad ogni ascolto mi stupisce ancora la freschezza e l’originalità del risultato.
I singoli che contiene, hanno un filo che li lega?
I singoli che contiene il disco hanno senz’altro un fil rouge che li lega: tutto nasce dalla mia storia personale, come sempre accade a chi scrive, per quanto i contenuti, trasfigurati in narrazioni apparentemente discordanti, alla fine facciano sempre riferimento ai miei vissuti, le mie passioni, i miei dolori,alle mie diverse anime. Sono tutte canzoni d’amore, per le donne che ho amato o che ho sognato, per i figli, per la passione politica e poetica, per la verità, la libertà e per il futuro. Spero che tutto questo passi a chi ascolta.
Descrivi la tua musica utilizzando solo tre aggettivi e dicci perché proprio questi tre
Colorata: sento una valenza cromatica ed impressionistica nelle mie canzoni, i testi sono nati spesso come poesie. Per me la musica è essenzialmente e visceralmente un’esperienza evocativa di immagini e colori.
Sognante: la dimensione del sogno e della reverie, sono parte integrante dell’ispirazione, tutto nasce da una traccia inconsapevole che prende forma, una bolla nella quale tutto assume un significato nuovo ed inaspettato.
Delicata: la delicatezza è una cifra costante della mia musica, amo i toni rarefatti e le melodie in minore, forse un po’ malinconica e sentimentale a tratti, ma comunque vera e coerente con la mia persona. E’ la verità di un momento, l’intensità di una notte colorata di stelle.
Ci sono nuovi progetti all’orizzonte?
Sto scrivendo nuove canzoni e ogni tanto capita una serata. Forse un nuovo album il prossimo anno.
Il video: https://youtu.be/jFTjCE1mG9U