Storie di vita certamente, canzoni fresche che scivolano portandosi dietro quella viscosità che tanto piace quando vibrano forti sensazioni di punk e di rock. Qui siamo dentro un disco che a tutto questo unisce quel sapore nostalgico degli anni ’90, quando alle pareti avevamo i cartoni delle uova e aspettavamo il dopo scuola per vederci e sognare il futuro da rockstar. Detto questo, i Carpets & Candles sono riusciti nell’impresa di farci tornare indietro nel tempo con un bel disco come “Sangue corrotto” che segna il loro esordio. Siamo dentro le venature adolescenziali del punk e del post-punk e torniamo anche a citare dischi come le Porno Riviste o i Matrioska… e tanto tanto altro. Bella luce in fondo al tunnel…
Esordio oggi con un disco che molto deve ai fasti post punk adolescenziali. Per voi che significa oggi fare musica?
Quello che ha sempre significato: non sapremmo vivere senza fare musica, così come senza parlare o senza nutrirci. Semplicemente è essenziale.
Fare musica ci serve per uscire dalla negatività che spesso pervade il mondo ed entrare nel Flusso, che è quel modo di vivere le emozioni lasciandosi andare e godendosele insieme. E questo dovrebbero farlo tutti, nessuno escluso.
Fare musica è questo ed è anche creare, e noi crediamo e speriamo che altri si possano ritrovare in quello che creiamo.
E poi musica che insomma, al futuro non da spazio… inteso come mode, come stili da seguire. Un lavoro per i nostalgici, non è così?
La nostalgia è una delle dimensioni dei Carpets & Candles. Nostalgia e ammirazione (“Nani sulle spalle di giganti”). Passato e futuro a parte, crediamo che molto dipende dalla sostanza del messaggio, non solo dal modo di dirlo. La ricerca che facciamo coi Carpets & Candles è volutamente autonoma e indipendente, anche se non assoluta, slegata, dal resto. Ci fa sempre piacere sentire cosa pensano gli altri della nostra musica, anche perché ogni volta abbiamo una risposta diversa, a misura di chi ascolta, sente, esprime. Questi brani sono passati da molti arrangiamenti e molti stili. Forse alla fine è emerso quello che ci appartiene di più.
Le mode cambiano e possono tornare, e se è vero che esiste un’autostrada di gusti che definisce un periodo, questo non significa la morte di qualsiasi altra alternativa. Viviamo ogni giorno la ripresa di stili e stilemi del passato, del resto “niente è nuovo sotto il sole”. Poi se qualche artista futurista vorrà reinterpretare i nostri brani, avremo la certezza che saranno un buon humus per derivarsi in qualunque genere.
Questo disco doveva suonare bene in vinile… invece lo troviamo in digitale. Che rapporto avete con queste nuove forme di musica e del modo di fruirne?
Ne siamo convinti infatti il vinile è una delle prime cose che realizzeremo nel prossimo futuro (Yeah!!). Scoop a parte, il nostro rapporto col digitale è ovviamente positivo. Il digitale permette la distribuzione e la fruizione della musica a livello globale anche di piccole realtà e questo decenni fa era impensabile. Noi crediamo sia magnifico.
Sono canali di espansione inediti e in parte ancora non del tutto compreso, e questo ha al suo interno qualcosa di pionieristico perfino. E poi la musica è una necessità, ed è triste pensare che non sia libera e non fruibile su larga scala.
I garage, la sala prove… decisamente un tempo magico. Nel presente invece che cosa vedete? Anzi che cosa avete rubato per la vostra scrittura?
Il presente è la dimensione del nostro passato. Il presente è la lente con cui il passato ci proietta nel futuro. Rubiamo quello che possiamo, vivendo il presente con speranza. In effetti più che rubare ci piace pensare al termine “rielaborare”. Il nostro presente è ancora un tempo magico e per noi la musica ha ancora un ruolo centrale e centralizzante.
In video? Tanto per restare dentro gli stilemi di oggi? Un video ufficiale a quando?
Prevediamo entro l’estate. Anche in questo caso sarà un modo per dare la possibilità a un altro linguaggio di interagire col nostro. Sarà bello dare spazio a un’altra creatività, e poi le canzoni dei Carpets & Candles stanno bene con tutto! Le avete provate sotto la doccia (consigliatissima Immoralità)? durante il jogging (Km spacca per esempio)? oppure la mattina nel traffico (consigli dello chef: Oltremisura)?
Inoltre immaginare i nostri ascoltatori con i nostri brani in cuffia ci fa venire in mente già una dozzina di ottime idee per altrettanti video!
https://www.youtube.com/watch?
https://open.spotify.com/album