♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪
Rubrica a cura di Andrea Gioè
- Raccontaci brevemente chi è Giulia Ventisette.
Sono una ragazza con mille personalità e mille interessi. Da qualche anno ho deciso di dedicarmi all’arte del cantautorato perché l’utilizzo delle parole in forma musicale mi ha sempre affascinata.
- Per la playlist AIA Artists for Spotify ci hai proposto “Mio fratello è figlio unico”.
Cosa significa per te questa canzone? Quando l’hai composta? Che risultati hai già ottenuto? Dove desideri possa arrivare?
Tutte le canzoni che fanno parte dell’ultimo album “Lo stato attuale delle cose”, sono state composte tra il 2018 e il 2019. C’è voluto più tempo del previsto a portarle alla luce, a causa della pandemia che abbiamo da poco (spero) superato.
“Mio fratello è figlio unico” è un brano che racconta una vicenda successa a due persone che conosco, un fratello e una sorella, che dopo un forte litigio non si sono più rivolti la parola per qualche anno. La loro situazione adesso si è risolta, ma il brano ha anche una visione più ampia, a livello di genere umano, che prescinde dalla situazione da cui è nato. Perché abbiamo sempre la necessità di sopraffare il prossimo? Spero che arrivi alle orecchie di molte persone e che aiuti loro a imparare a deporre le armi, a fare un passo indietro, quando serve.
- Ma il tuo “stato attuale delle cose” qual è?
Il mio stato attuale delle cose riflette la realtà che mi circonda: è tutto capovolto!
- Per quale buona ragione la gente dovrebbe ascoltare e acquistare la tua musica?
Perché penso che sia sempre un arricchimento scoprire qualcosa di nuovo e anche perché in quello che racconto c’è molta onestà.
- Sei mai stata definita la copia di qualcuno?
Per fortuna MAI! Mi hanno detto che la mia voce a tratti può ricordare quella di qualche altra artista, ma solo a tratti. Il mio modo di scrivere è stato spesso associato ad alcuni cantautori della scena romana, ma questo credo che sia un bel complimento.
- Quanto contano veramente per te le tue canzoni?
Ogni canzone è come se custodisse un pezzo di me, io stessa sono le mie canzoni.
- Sai cos’è la Pareidolia? Mentre stai rispondendo a questa intervista, alza gli occhi al cielo (guarda fuori dalla finestra) e dimmi cosa vedi?
Nelle forme delle nuvole vedo spesso volti di persone o dinosauri.
- Se dovessi definire le tue canzoni come figli, potresti dire di avere un figlio prediletto?
Come nel caso di un figlio prediletto, sarebbe un errore gravissimo, nonché una mancanza di rispetto verso gli altri fratelli, svelare il suo nome.
- Qual è stata l’esperienza musicale più figa che hai vissuto in tutta la tua carriera?
Ce ne sono almeno 3:
- L’apertura del concerto di Mirkoeilcane, durante la sua tournée successiva alla sua partecipazione a Sanremo giovani 2018.
- La finale del premio De André 2018, dove ho suonato TUTTI ZITTI con Edoardo Bruni alla chitarra e Franco Poggiali al pianoforte.
- Il concerto in duo acustico a Padova, in occasione di un festival contro la violenza sulle donne, intitolato “Nemmeno con un fiore”.
- Quanto è versatile la tua voce?
Non so se “versatile” sia un aggettivo che mi si possa attribuire. Cerco di prestare la mia voce a ciò che credo mi assomigli di più.
- Quanto influisce il nuoto sulla tua musica e sulle tue canzoni?
Forse è più l’acqua che influisce su di me e sulla mia musica. Il fluire eterno delle cose.
“Vorrei essere acqua” definisce in modo perfetto il mio sentimento nei confronti di questo elemento. Io sono molto instabile, proprio come l’acqua, che si adatta alla forma di ciò che la contiene ed è sempre diversa da sé stessa, pur restando uguale e coerente.
- Qual è stato il tuo rimpianto artistico più grande?
Non ho rimpianti. Vivo la vita come un susseguirsi di regali. Ogni giorno è un regalo. Ogni avvenimento lo è. Bello o brutto che sia, mi arricchisce e mi rende, spero, migliore.
- Cosa ti ha fatto incazzare in assoluto a livello artistico in questi anni?
Più di tutti, mi ha ferita il commento di un membro di una giuria di un importante concorso per cantautori, che mi disse che il brano che avevo presentato era più interessante di altri ascoltati nella stessa serata, ma che mi aveva riservato un giudizio peggiore a causa del suo titolo (perché uguale al titolo di un brano importante nella discografia di Rino Gaetano: mio fratello è figlio unico). Ho pensato che a volte, le giurie siano composte da personaggi che non sono in grado di ascoltare con attenzione e la cosa mi ha profondamente scoraggiata. Per fortuna questo sentimento si è presto trasformato e mi ha permesso di scrivere un altro brano, che tratta proprio di questo argomento, dal titolo TUTTA COLPA DI RINO GAETANO.
- Nel cassetto dei tuoi sogni ci stanno tre duetti. Se potessi dargli un nome, a quale artista preferito li attribuiresti?
Niccolò Fabi
Daniele Silvestri
Mirkoeilcane
- Chi è il tuo fan più fedele e sincero?
Mia mamma. Credo che inizialmente ritenesse questa mia indole una perdita di tempo, ma forse si è ricreduta ascoltando le mie canzoni e trovando in esse almeno un po’ di valore.
- Eventi e progetti futuri?
Farò la presentazione del disco LO STATO ATTUALE DELLE COSE in un bellissimo e intimo house concert, su due date: il 27 e il 28 aprile 2022 e non vedo l’ora!
- Manda un saluto speciale a tutti i lettori del MEI e dicci dove possiamo trovarti e ascoltarti.
Grazie a tutti i lettori per l’attenzione. Vi lascio i link in cui potrete venire a scoprirmi in 2D e in 3D:
https://www.facebook.com/giulia.ventisette/
https://www.instagram.com/giulia_twenty/
https://open.spotify.com/artist/4QCXmK64yrNvQ2pFPvhLdr?si=gnnCDzTxQ-iSSRFLEeALrw/
https://www.youtube.com/c/GIULIAVENTISETTE/
Venite a scoprirci dal vivo, in 3D: