Disponibile dal 20 maggio 2022, il nuovo e secondo album “Floating Islands” della band milanese Jalayan, pubblicato su CD tramite l’etichetta Soundeffects Records (Grecia), in vinile a cura dell’etichetta Adansonia Records (Germania) ed in digitale per (R)esisto Distribuzione (Italia), edizioni discografiche Materiali Musicali.
“Floating Islands” è il secondo album dei “Jalayan”. Il titolo scelto sta a significare che il nostro pianeta, così come ogni altro corpo celeste, è una semplice isola che fluttua nel mare infinito dell’universo e dobbiamo dunque amarlo e rispettarlo in quanto è la nostra unica e fragilissima casa. Questo nuovo disco vede la band riprendere e sviluppare il lavoro già intrapreso nel precedente “Sonic Drive”. Il gruppo propone infatti un solido progressive space rock intriso di elettronica ed elementi folklorici. Gli otto brani che lo compongono sono state scritti ed arrangiati tra il 2019 ed il 2020 da Alessio Malatesta, fondatore e leader del gruppo. La formazione è composta, oltre che da Malatesta alle tastiere e sintetizzatori, da Vincenzo Calvano alla chitarra elettrica ed acustica, da Matteo Prina al basso elettrico e da Martino Malacrida alla batteria. Le registrazioni, così come il missaggio ed il mastering, sono stati realizzati nel corso del 2021 da Alessio Malatesta presso i “Bad Head Studios”. Le grafiche sono invece opera di Matteo “Hemlock” Spadaro.
1) Ciao, benvenuti su Meiweb del Meeting Delle Etichette Indipendenti. Ci raccontate il vostro percorso artistico? Avete dei punti di riferimento?
Il fondatore della band, Alessio Malatesta, nel corso del 2017 ha composto alcuni brani che ha sottoposto al giudizio di amici, colleghi musicisti e semplici appassionati di musica. In seguito ai riscontri positivi ricevuti, ha deciso di collaborare con dei musicisti che contribuissero a realizzare questo progetto. Dopo qualche prova e la registrazione di alcuni demo, la band si è proposta a diversi locali, dando così il via ad una stagione di concerti che la ha vista impegnata su vari palchi di Milano e hinterland nel corso del 2019.
Nel frattempo la band ha lavorato alla produzione del primo album “Sonic Drive”, pubblicato nel 2020 tramite l’etichetta discografica “Atomic Records”. L’album ha ottenuto un ottimo successo in termini di critica (come dimostrano le recensioni pubblicate su magazine quali Arlequins, Background Magazine, Betreutesproggen, Doomed and Stoned, Downtuned Magazine, DPRP, Music in Belgium, Profil Prog, Prog Resiste, Rockit ed altri) e di pubblico (oltre 200.000 ascolti su Spotify). Durante la pandemia, la collaborazione è proseguita per la realizzazione del secondo album “Floating Islands”.
Come punti di riferimento si possono sicuramente citare alcune band space rock inglesi quali i Gong e gli Ozric Tentacles.
2) “Floating Islands” è il titolo del nuovo album, in uscita il 20 maggio, quale significato ha per voi?
Il titolo scelto sta a significare che il nostro pianeta, così come ogni altro corpo celeste, è una semplice isola che fluttua nel mare infinito dell’universo e dobbiamo dunque amarlo e rispettarlo in quanto è la nostra unica e fragilissima casa.
3) Mi date tre aggettivi per descrivere la vostra musica?
In realtà, per descrivere la nostra musica è sufficiente un solo aggettivo, ovvero psichedelica: ci piace pensare che essa sia in grado di rivelare all’ascoltatore la propria anima attraverso la sperimentazione di una dilatazione della coscienza, di una alterazione della percezione della realtà, di un senso di comunione profonda con l’intero universo.
4) Quale significato c’è dietro al nome della band?
L’origine del nome “Jalayan” è da rintracciarsi nel nostro interesse per la mitologia, la storia, l’archeologia ed in particolare per la teoria degli antichi astronauti (cioè la teoria che ipotizza un contatto tra civiltà extraterrestri e antiche civiltà umane sostenuta da autori quali Von Daniken, Kolosimo, Sitchin, Hancock, Biglino).
Il nome “Jalayan” viene dunque da lontano, e più precisamente dalla Civiltà Vedica, sviluppatasi nella zona compresa tra India e Pakistan tra il II ed il I millennio a.C. e così denominata in quanto compose i Veda (antica raccolta in sanscrito di testi sacri precursori dell’Induismo).
Nei Veda, così come in altri testi religiosi indiani successivi, vengono ripetutamente descritti i “Vimana” (oggetti volanti utilizzati dagli dei per i loro spostamenti e combattimenti).
Il “Jalayan” è un particolare “Vimana”, descritto come un “veicolo progettato per muoversi sia in aria che in acqua”e può essere immaginato come una “barca celeste”, una “nave spaziale”.
Il “Jalayan” è dunque, da un punto di vista figurativo, un mezzo per portare l’ascoltatore dal mondo terreno al cielo, per trascendere la realtà materiale ed elevarsi ad una dimensione spirituale.
5) Come prende forma una vostra canzone? Parlate del processo creativo.
Tutti i brani originano dalle composizioni del leader e tastierista della band, Alessio Malatesta; la composizione in sé può derivare da diversi elementi, quali un riff di chitarra o un loop di sintetizzatore, e si sviluppa lungo traiettorie specifiche e spesso imprevedibili. La band si occupa poi di arrangiare e suonare il brano per dargli forma definitiva; infine è sempre Alessio Malatesta che si occupa di registrare, mixare e masterizzare ciascun brano.
6) Quali concetti espressi nel disco volete trasmettere al pubblico?
Sinceramente non amiamo la musica eccessivamente descrittiva o didascalica, per cui non indirizziamo messaggi specifici agli ascoltatori ma preferiamo che ognuno percepisca la musica in base alla propria sensibilità. Più che esprimere concetti, vogliamo suscitare emozioni, pensieri ed immagini.
7) Cosa vi aspettate per il futuro del progetto?
Per prima cosa, ci aspettiamo un ottimo riscontro per il nostro nuovo album: esso vanta, a nostro avviso, composizioni solide e mature ed è inoltre suonato e registrato in maniera magistrale. In questo momento stiamo lavorando per portarlo sui palchi di festival e locali nel prossimo futuro. E poi riprenderemo a fare jam sessions e a buttare giù idee per nuovi brani e nuovi album.
8) Per tutti i nostri lettori, come possono mettersi in contatto con voi e su quali canali si potrà ascoltare/acquistare il disco?
Per trovarci è sufficiente contattarci tramite la nostra pagina Facebook (www.facebook.com/Jalayan23) o Instagram (www.instagram.com/jalayan23). Abbiamo inoltre un canale Youtube (www.youtube.com/channel/UCIvTA0LjpiHbUIO7B_aAoDw).
Guarda il video:www.youtube.com/watch?v=JVPYXAG89ps