Ciao Chiara, presentaci il tuo progetto musicale
Il mio progetto musicale si basa fondamentalmente sul racconto; mi piace intrecciare persone, strumenti e luoghi diversi per raccontare storie, fatti di viaggi, di guerre, di dolore ed amore. Vita, insomma, quella che attraversa i mari e le terre, anche quelle lontane.
Il tuo nuovo video, “Un solo canto”, è particolarmente suggestivo. Ti va di parlarcene?
“Un solo canto” parla di cura ed attenzione verso l’altro, di carezze e gesti delicati. Troppo spesso ci occupiamo e preoccupiamo della forma delle cose e di come contenerle, anche se dovremmo lasciarle più libere e fluide. In un mondo pieno di conflitti, il bene è sempre la scelta migliore e noi, in quel video, ci stiamo dicendo questo.
Come nasce la collaborazione con Silvia Girotto?
Molto semplicemente quando ho scritto il brano ho pensato a lei, alla sua voce ed in primo luogo alla sua persona.
Il brano è parte del tuo ultimo disco, “Poligoni irregolari”. Come descriveresti il disco a chi non l’ha ancora ascoltato?
Il disco è un miscuglio di gente, di atmosfere e mani diverse intrecciate a strumenti e voci: bambini e adulti di tanti posti uniti dentro ogni canzone. Per me è qualcosa di incredibile.
Stai lavorando su progetti nuovi? Ci anticipi qualcosa?
Sto lavorando a nuovi brani e a nuove collaborazioni, ed in questi giorni uscirà il nuovo singolo del mio secondo progetto di musica folk, gli Almakàntica. Usciranno a breve anche disco e dvd del collettivo iracheno con cui sto lavorando dallo scorso Giugno.
Per quest’estate hai già qualche evento live fissato? Dove ti possiamo venire ad ascoltare?
Sto suonando e suonerò un po’ in giro, specie in estate, sia col progetto solista che con gli Almakàntica, ma per le date ufficiali attendo il mio rientro dal prossimo viaggio in Kurdistan che avverrà a Maggio.