Oggi 13 aprile, in anteprima, esce il videoclip di Zero Killed, title track dell’omonimo concept album firmato Marco Del Bene aka Korben e uscito su tutte le piattaforme il 21 marzo. Zero Killed è un universo sonoro a tratti psichedelico che, costruito nei mesi passati, incontra oggi l’attualità, affrontando con attenzione e sensibilità tempi di incertezza e violenza, il senso di frustrazione e impotenza dell’uomo comune di fronte ai drammi della Storia e la necessità di guardare oltre.
Ogni brano è un piccolo spaccato di contemporaneità, una pillola di quotidiano nella sua cupezza, ma anche nella sua risoluzione, che non può che passare attraverso l’incontro e il dialogo, autentico e senza sovrastrutture: un ritorno all’origine per guardare al futuro con uno sguardo puro. Tutto questo in un percorso musicale che si fa involontaria colonna sonora per un concept album in pieno stile, che attraverso passaggi musicali intensi e lirici, neri e luminosi, costruisce una storia: la nostra.
“Zero killed nasce innanzitutto dalla volontà di fare un album con un sound molto deciso e chitarristico – racconta Del Bene ai nostri microfoni – un sound violento ma allo stesso tempo positivo. L’album è stato realizzato per l’etichetta FM Records di Alessandro Pinnelli, un’etichetta italiana specializzata in musica per audiovisivi e production music, un editore che mi sta seguendo da vicino in questi anni e che sostiene la mia arte. Nello sviluppo dell’album sono stato totalmente libero di scegliere la mia linea artistica, andando ai confini anche di quelli che potevano essere i dettami di un normale catalogo audiovisivo; anzi, la spinta del mio editore è stata proprio quella di andare oltre e così ho capitalizzato tutto un percorso sonoro nella mia crescita: passando dal rock, c’è un po’ di sinfonica, c’è sicuramente anche del beat rap, in una sintesi che mi ha portato a una rivalutazione del mio strumento, che è la chitarra”.
Il videoclip di Zero Killed porta la firma di Paolo Di Pierdomenico, regista e musicista che, nel 1997, fonda il progetto Demiurgo con l’idea di un approccio “narrativo” e “fantastico” nella composizione. Rimane attivo nella scena elettronica indipendente con due album e alcuni singoli fino ai primi anni 2000. Nel 2020 il progetto viene rilanciato durante i mesi di lockdown con la produzione del nuovo album Holographic Ghost Stories (giugno 2021), distribuito a livello globale, seguito da alcune collaborazioni e dal nuovo singolo Spiral into Darkness (novembre 2021). Si tratta di un vero e proprio nuovo esordio sottolineato da inedite scelte nel sound e da un rinnovato stile visuale veicolato principalmente tramite video lo-fi/glitch autoprodotti che accompagnano ogni singolo.
“Ho incontrato Demiurgo sul digitale, su Instagram” racconta Marco Del Bene. “Avevo notato i suoi lavori molto affascinanti e gli ho raccontato il concept che stava dietro le 11 tracce: quello di un percorso di lotta per la sopravvivenza, fino arrivare a una conclusione, cioè la consapevolezza che solo attraverso un’evoluzione si possa sopravvivere. Questa è una cosa in cui credo sia per i singoli che per la collettività; ecco, Demiurgo ha praticamente calato tutto questo nella realtà di oggi con un video apocalittico ma con un finale assolutamente green e pacifista.”
“Zero Killed è un cammino personale che racconta il sentirsi totalmente disadattati rispetto al mondo che ci circonda,” aggiunge Del Bene “un percorso sonoro dedicato al pensiero distopico che scarnifica ogni nostra purezza e gioia. Una fragilità mentale ed emotiva che nasce dalla confusione interiore ed esteriore prodotta dall’incapacità del riconoscersi nella violenza, mancanza di dialogo, presenza di personalismi assolutisti e assordanti che quotidianamente sovrastano la nostra esistenza generalizzando e semplificando scenari che fanno della complessità la loro drammatica bellezza. Zero KIlled mi ha difeso dal bipolarismo tra pensiero positivo e visione del disastro globale, uno scudo contro l’assenza di una proiezione positiva per il domani. L’intero album è dedicato al dialogo e vede, nella sua traccia finale, la soluzione: Evolution”.
Compositore e innovatore editoriale, Marco Del Bene ha al suo attivo moltissime collaborazioni musicali fra le quali Marco Mengoni e Patty Pravo, non ultima l’attività di produttore artistico per Sherol Dos Santos. Con un inizio precoce che lo ha visto compositore per il teatro dall’età di quattordici anni, Marco ha nel mondo dell’audiovisivo e del gaming il suo territorio preferito. Negli ultimi mesi si è dedicato quasi interamente al cinema firmando le colonne sonore di Vita, film doc di Matteo Raffaelli, scritto da Matteo Raffaelli e da Giorgia Colli, prodotto da D-Color e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, dell’horror Reverse di MJ Capece e di Not to Forget, pellicola americana diretta da Valerio Zanioli con cinque premi Oscar, distribuita negli USA e UK da Vertical Entertainment, e con cui si è aggiudicato il premio di Best soundtrack al New York Across the Globe Film Festival. Imprenditore digitale, giornalista e producer, dirige oggi la rete di portali Funweek ed è fondatore di un gruppo di aziende impegnate, a più livelli, nel mondo della comunicazione e nel mondo dei media. È padre di 4 gatti.
Zero Killed è missato e masterizzato da Alessandro di Nunzio.
La cover dell’album è firmata dal fotografo italiano Alessandro Vona. L’album esce per la FM Records di Alessandro Pinnelli, etichetta specializzata in musica per audiovisivi che accompagna diversi talenti compositivi italiani.