Fabrizio Tavernelli “Algoritmi”
La parola Algoritmo deriva dal nome del matematico persiano Abu Ja’far Mohammed Ibn-Musa Al Khwarizmi vissuto alla corte reale di Baghdad.
Numeri, freddi, rigidi, capaci di risolvere i nostri problemi o spietati nell’organizzare, nello scandire i nostri tempi e i nostri modi. Eppure nel momento della loro creazione, nel loro apparire, i simboli numerici hanno assunto significati magici, sono stati un linguaggio esoterico fatto di segni e significati più vicini all’astrazione e al caos che a qualcosa di finito e determinato. Numerologia, Cabala, numeri visti come il dono offerto dagli dei agli uomini. Pitagora e la matematica per spiegare il mondo, il moto degli astri, le armonie della musica. La sequenza di Fibonacci, la sezione aurea, il numero uno degli occultisti, il numero della bestia, le rune celtiche, il sistema di numerazione arabo. Nel tempo questa visione mistica, con l’avvento di calcolatori, computer, tecnologie, software e programmi digitali, ha lasciato il posto a schemi, regole, dati e l’automazione ha sempre più sostituito l’umanità. I numeri stessi hanno perso la loro anima insieme a noi. Oggi sono gli algoritmi a governare il mondo, il nostro quotidiano, il lavoro, le nostre scelte, persino la nostra sfera sentimentale/sessuale. Certo esistono ambiti nella ricerca, in medicina, nella scienza in cui gli algoritmi hanno accelerato progressi, evoluzioni, scoperte ma non si può negare che oggi la gestione sociale/esistenziale degli individui secondo calcoli e simulazioni informatiche assomiglia ad una tirannia. Una tirannia che nonostante i proclami di efficienza e modernità ci riportano a un passato in cui i diritti e le condizioni di lavoro erano inumane, un passato oscurantista in cui la censura colpiva opere d’arte perché ritenute blasfeme, quello che accade sempre più spesso con gli algoritmi dei social network tarati su una forma di bigottismo digitale e incapaci di riconoscere un nudo d’arte. Gli algoritmi che gonfiano la nostra bolla, che plasmano i nostri gusti, che rendono liquide le nostre opinioni, che conoscono i nostri desideri e ci lusingano come sirene attraverso motori di ricerca e trappole per catturare la nostra attenzione. Algoritmi come filtri attraverso cui osserviamo il mondo secondo visioni e forme prestabilite. Forse è giunta l’ora di liberare i numeri dalle prigioni, dalle gabbie in cui tutti siamo chiusi, forse è di nuovo necessario lo stupore, la nostra fallibilità, l’inesattezza, l’impossibilità di enumerare ogni cosa e corpo dell’universo.
LIBERA I NUMERI
NON FARE CALCOLI
LIBERA I NUMERI
INFINITI
“Algoritmi” è il sesto album di Fabrizio Tavernelli. Come per gli episodi precedenti si tratta di un concept basato sulla onnipresenza degli algoritmi in ogni ambito della società e dell’esistenza degli umani. L’album si inserisce nel percorso eclettico e avant esplorando nuove strade musicali e letterarie.
Tra gli ospiti Giorgio Canali e l’orchestra Algoritmo Ensemble diretta da Simone Copellini
Cantante, produttore, musicista, scrittore. Attivo negli anni ’80 con EnManque D’Autre e dal ’93 al 1999 con gli Afa (Acid Folk Alleanza) con i quali incide diversi album dal crossover ed elettronica per Sugar di Caterina Caselli e Dischi del Mulo/CPI/Polygram . E’ideatore nel 1995 dell’evento “Materiale Resistente”, rilettura moderna di canti della Resistenza. Dal 2000 presenta diversi progetti dal pop alla sperimentazione, dalla psichedelia all’elettronica, dalla italo-disco all’avanguardia : Groove Safari , Roots Connection , Duozero , Ajello Babel, IRRS, Impresa Gottardo. Del 2011 è l’uscita del suo primo libro “Provincia Exotica” viaggio nella provincia italiana allucinata e distorta. Attualmente è impegnato in veste solista con una serie di devianti canzoni d’autore. Tre gli album incisi per l’etichetta personale Lo Scafandro : “Oggetti del Desiderio” , “Volare Basso” e il visionario “Fantacoscienza” un viaggio nello spazio interiore. Segue poi “Infanti” un disco incentrato sul coinvolgimento dei bambini nelle guerre mediatiche . Nel 2020 “Homo Distopiens” un concept sulle odierne distopie . Il live si muove trasongwriting, musiche d’autore ricercate, elettricità, psichedelia, con una costante attenzione letteraria per il testo. Nel 2022 e’prevista l’uscita del nuovo lavoro intitolato “Algoritmi”. Nei prossimi mesi Fabrizio Tavernelli insieme al suo gruppo denominato “Fabrizio Tavernelli Complesso” proporrà dal vivo il nuovo album “Algoritmi” con incursioni nel repertorio precedente e toccando episodi salienti degli AFA.