Secondo il recente rapporto UNESCO sulle industrie culturali e creative, nel 2020 sono stati persi in tutto il mondo circa 10 milioni di posti di lavoro. Ma anche prima, come emerge nel libro a cura Antonio Taormina, la situazione dei lavoratori nel settore della cultura non era particolarmente felice: precarietà, inadeguate tutele sociali, scarsa considerazione per le peculiarità delle professioni artistiche e in genere culturali. Da un lato la crisi pandemica ha esasperato le criticità del settore, dall’altro ha reso i lavoratori e le istituzioni più consapevoli della portata dei problemi e imposto la ricerca di nuove soluzioni.