Di fronte alla tragedia che sta colpendo l’Ucraina (e con essa l’Europa con ripercussioni nel mondo intero), davanti alle centinaia di migliaia di donne, anziani, bambini in fuga per mettersi in salvo, la prima osservazione che è necessario fare è che la guerra non mitiga né risolve i problemi ma li centuplica ogni giorno di più. Per questa ragione, e per dare un futuro dignitoso e pacifico a coloro che ci “sostituiranno” nel cammino terreno, è necessario fare tutti gli sforzi possibili per mettere in campo un dissenso condiviso, ad ovest come ad est, verso questa guerra inutile. Come inutili sono tutte le guerre. Pertanto, i musicisti e gli artisti milanesi, seppure colpiti da due anni terribili vissuti sotto il “coprifuoco” della pandemia che ha colpito in maniera drammatica il settore dell’arte in tutte le sue diverse componenti, esprimono il proprio “No alla guerra”, per il rispetto della vita, chiedendo ai governi del mondo di impegnarsi in favore della pace, chiedendo al governo Russo di ritirare le proprie truppe di occupazione dall’Ucraina.
Fabio Treves, musicista
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