Nel 2020 un male incurabile uccideva a ventinove anni Nebbiolo, più che una promessa torinese della canzone d’autore indipendente nazionale. Amici e colleghi si mobilitarono subito per ricordarlo come sarebbe piaciuto a lui, ovvero stimolando creatività e condividendo un nuovo progetto. È nato così il Premio Nebbiolo, alla prima sortita pubblica questa sera negli spazi dell’hub culturale Off Topic di Vanchiglietta. Il programma prevede l’esibizione dei tre giovani cantautori scelti tra le 120 candidature iniziali, nonché le votazioni di rito. Con una giuria d’eccezione di cui fanno parte, tra gli altri, Bebo Guidetti dei bolognesi Lo Stato Sociale, il genovese Maurizio Carucci, Elio Biffi dei lombardi Pinguini Tattici Nucleari e il veneto Dutch Nazari.
Un parterre de roi che conferma quanto Gwydion “Nebbiolo” Destefanis fosse stimato nell’ambiente della musica indie, in cui fece in tempo a lasciare una sola testimonianza discografica, l’album “Un classico”, pubblicato dall’etichetta torinese Libellula un anno e mezzo prima della sua scomparsa. Alcune di quelle canzoni rivivono nel corso della serata con gli interventi live degli stessi giurati eccellenti e di amici di sempre, come lo chansonnier Latleta e il poeta Alessandro Burbank. Quest’ ultimo intraprese il 1° maggio dello scorso anno con Yalmar Destefanis, fratello di Gwydion, e con Monica Torasso una marcia a piedi da Torino a Venezia per reclamizzare la campagna di raccolta online dei fondi necessari a organizzare questa prima edizione del Premio.
Il viaggio è stato anche occasione per rendere omaggio all’attitudine nomade di Nebbiolo, che trascorse quattro anni in camper lungo l’Europa mantenendosi con le esibizioni su strade e piazze di città e paesi e all’interno dei ristoranti italiani. A giocarsi la vittoria finale sono oggi Edgar Allan Pop, Rosita Brucoli e Mora. Alle 21,30 in via Pallavicino 35